Alla rappresentanza in Italia dei
ERNK (Fronte di Liberazione nazionale dei Kurdistan) Roma - Fax 06.4941504
Cari amici,
il popolo italiano ha imparato a guardare al di là della propaganda.
Sappiamo che nella vostra terra è in corso una lotta per i diritti umani, civili e nazionali negati ad un intero popolo. Sappiamo che ciò che la Turchia definisce "lotta al terrorismo" è repressione indiscriminata e terrore di Stato.
Anche noi, come voi, speriamo in una risposta positiva alla vostra tregua unilaterale e all'offerta di un dialogo internazionale per una soluzione pacifica della questione kurda. Sappiamo che, come già per le questioni irlandese o palestinese, il primo passo è il riconoscimento degli interlocutori dei processo di pace.
Per questo affermiamo che il Parlamento kurdo in esilio, il ERNK e il PKK (Partito dei Lavoratori dei Kurdistan), tutti organismi considerati dalla Turchia illegali e "terroristi", sono, nelle diverse competenze, partner indispensabili per la pace.
La richiesta della Turchia alla Siria e ad altri paese di negare l'accesso agli esponenti kurdi ed al loro leader Abdullah Ocalan, sotto minaccia di aggressioni belliche che possono incendiare il Medio oriente, è un insulto al diritto internazionale e alla pace.
Altrettanto grave è l'atto di pirateria elettronica che oscura l'emittente della diaspora kurda Med-Tv, estendendo anche all'estero la censura operante in Turchia.
Chiediamo che cessino, nel Kurdistan turco e irakeno, gli attacchi armati contro la popolazione ed i guerriglieri kurdi, attestati sulla difensiva nel rispetto del cessate il fuoco.
Esprimiamo ad Abdullah Ocalan solidarietà per gli attentati effettuali e minacciati alla sua vita, e protestiamo contro il tentativo di criminalizzare a livello internazionale il leader di una lotta popolare di milioni di persone.
Proponiamo l'Italia come sede e garante di un dialogo per la pace, e in vista di ciò, invitiamo il presidente del PKK a venire a visitare l'Italia.
(Compilare con una o più firme leggibili e relativa qualifica(*)__________________________________________________________________________________
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*(C.S.O., C.S.A., Assoc., Comitat., ) e restituire via fax: 06.4941504)
DA TUTTA EUROPA MIGLIAIA DI MESSAGGI
AL LEADER DI UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE CHE VUOLE LA PACE
Agli amici italiani dei popolo kurdo e della pace
Cari amici,
il foglio allegato è la traduzione, adattata alla situazione Italiana, di un messaggio che in queste ore circola in tutta Europa, per iniziativa delle comunità kurde.
Nel silenzio dell'Europa ufficiale, infatti, stanno avvenendo nel Kurdistan fatti gravissimi Dopo aver ridotto milioni di profughi a profughi o stranieri nella propria terra, la Turchia cerca di espellere, con la minaccia della guerra, íl movimento di liberazione kurdo dalla Siria e dall'intero Medio oriente. Non solo la guerra, ma attentati omicidi al leader dei PKK Ocalan sono la risposta alla sua proclamazione di un cessate il fuoco e alla sua richiesta di un dialogo per una pace giusta. Nello stesso tempo si imbavagliano, con la censura o con il piratesco oscuramento elettronico, le voci libere che reclamano pace e diritti in Turchia e nella diaspora europea, come l'emittente Med-TV.
E' tempo che tutte le persone amanti della pace, in Europa, riconoscano che in Turchia vuole la pace e la libera convivenza e chi vuote perpetuare la guerra e l'oppressione,
L'invito a visitare l'Italia e l'Europa, rivolto al leader del popolo kurda che la Turchia vorrebbe perseguitare e assassinare persino all'estero, ha lo stesso valore di analoghi appelli e riconoscimenti rivolti venti anni fa ad Arafat o dieci anni fa da Mandela. Senza Ocatan, senza il partito in cui la maggioranza del popolo kurdo si riconosce, non c'è dialogo né pace possibile.
Vi chiediamo di sottoscrivere e inviarci questo messaggio, o di rielaborarlo voi stessi. Provvederemo noi ad inoltrarlo a Ocalan e alla stampa libera kurda e turca.
Con profonda amicizia,
Ahmet Yaman Rappresentante del ERNK in Italia
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