Corriere della sera 7 agosto 2001 LA STAMPA ESTERA
Denunce sul Wall Street
Journal «Abusi e violenze della polizia»
Dodici testimonianze di
giovani «picchiati» dalle forze dell’ordine nella scuola Diaz e nella caserma di
Bolzaneto raccolte da giornalisti di cinque Paesi diversi. L’inchiesta, pubblicata
ieri in prima pagina dal Wall Street Journal , è un atto di accusa contro i metodi
usati dalle forze dell’ordine italiane. Giovani manganellati, denudati e lasciati per
ore con le braccia al muro: testimonianze che, secondo il quotidiano statunitense, stanno
trasformando il raid nella scuola in «una crisi politica per il governo Berlusconi, il
magnate dei media filo-americano eletto con una piattaforma basata su legge e ordine».
Tra le testimonianze, quella di Miriam Haigl, ricercatrice di scienze politiche di Monaco,
che la sera del 21 luglio era nella scuola Diaz con il fidanzato Tobias Hubner. Quando la
polizia ha fatto irruzione nella scuola, Miriam e Tobias hanno deciso di consegnarsi alle
autorità, terrorizzati dalle urla che sentivano. I due giovani hanno detto di essersi
inginocchiati sul pavimento, con le mani sulla testa, ma anche in questa posizione Tobias
sarebbe stato colpito dai manganelli. Miriam Heigl ha raccontato di essere stata poi
portata a Bolzaneto e costretta a stare tre ore ferma contro un muro con le braccia
allargate. A un giovane vicino a lei che ha ceduto avrebbero spruzzato sul volto gas
lacrimogeno. Poi sarebbe stato denudato, costretto a restare sotto la doccia per mezz'ora
e infine riportato in mezzo agli altri nudo, con solo una cuffietta di plastica per
coprirsi. Vari testimoni, oltre a Miriam, hanno raccontato al «Wsj» di essere stati
spogliati, umiliati e costretti a dormire sul pavimento. Le donne, raccontano i testimoni,
sarebbero state costrette ad andare in bagno in presenza di poliziotti.
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