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Onore al macellaio
Fu un eccidio, una strage premeditata e ingiustificata, il crimine peggiore commesso dal fascismo italiano in Africa. "Nessuno ha mai osato tanto; nessuna potenza coloniale, nella storia pur tragica del colonialismo, si è mai macchiata di una simile colpa": Angelo Del Boca, lo storico che, con grande puntiglio, ha svelato e fatto conoscere a tutti le vicende del colonialismo italiano, non nasconde certo la sua indignazione.
I suoi libri (Gli italiani in Africa Orientale, pubblicati una prima volta da Laterza e poi ristampati negli Oscar Mondadori) avevano già denunciato il massacro del monastero di Debre Libanos, l'uccisione di tutti i monaci copti del più importante centro religioso dell'Etiopia, avvenuta nel maggio del 1937 ad opera del generale Pietro Maletti su ordine del viceré dell'Africa Orientale Italiana, Rodolfo Graziani; ma nemmeno Del Boca aveva osato pensare che quel crimine fosse stato molto più grave e spietato di quanto risultasse dai documenti pubblici.

Articolo tratto da Nigrizia ospitata nel sito di Peacelink