La presenza dei
cattolici integralisti del Movimento per la Vita, a Torino dal 15 al
17 Novembre in occasione del XXII convegno dei Centri e servizi di
aiuto alla vita, vero e proprio attacco al diritto delle donne
all’autodeterminazione sul proprio corpo in tema di maternità e
libertà di scelta, ha avuto come risposta forte, partecipata,
visibile e significativa la mobilitazione delle compagne torinesi,
organizzate nell’assemblea femminista,dei collettivi femministi e
studenteschi, delle compagne provenienti da altre città (Roma, Castelli,
Milano, Pisa, Firenze, Brescia) e dei compagni del movimento
antagonista, cittadino e no.
VENERDI’
15
Giornata
di apertura ufficiale del convegno, alla presenza del vescovo di
Torino Poletto, del
presidente del MpV Casini, del sottosegretario alla Sanità Guidi,
dell’assessore regionale alla cultura Leo (Polo) e del vicesindaco
di Torino Malgaro (Ulivo), un gruppo di compagne è riuscito ad
entrare all’interno del teatro sede del convegno e, cogliendo
completamente di sorpresa agenti, Digos e responsabili del MpV, ha
interrotto lo svolgimento dei lavori nel momento in cui prendeva la
parola il clerico fascista Casini, srotolando uno striscione con la
scritta “nessuna intrusione sul corpo delle donne”, gridando
slogan contro l’aborto clandestino, a favore della contraccezione
e per l’autodeterminazione delle donne. Nello sbalordimento
generale della platea, mentre tentavano di strapparci lo striscione,
alcune compagne hanno lanciato mazzetti di prezzemolo e cucchiai di
plastica, simboli dell’aborto clandestino.
Siamo
poi state “accompagnate” fuori ed identificate.
SABATO
16
A
partire dalle h 15.30, sotto la pioggia, è partito il corteo, con
la partecipazione di circa 300 persone, compagne dei collettivi
femministi provenienti da tutta Italia, compagne e compagni delle
diverse realtà antagoniste, centri sociali, anarchici, studentesse
e studenti, soggettività della Casa delle Donne e del Forum donne
prc. Il corteo, decisamente attivo e partecipato, si è mosso lungo
le strade di Porta Palazzo , quartiere popolare della città, per
terminare davanti al complesso “Maria Ausiliatrice” in cui si
svolgeva il convegno.
Li
abbiamo disturbati con la nostra presenza , con la musica, con gli
slogan, costringendoli a barricarsi dietro ad un portone chiuso e
protetto da qualche decina di poliziotti agli ordini della Digos.
Abbiamo sporcato quel portone e le divise blu con le nostre uova e
con il prezzemolo e lo abbiamo fatto anche per i compagni e le
compagne arrestati proprio in questi giorni. Due cordoni formati da
compagne hanno fronteggiato gli agenti per circa 1 ora, mentre ogni
tanto qualcuno da dentro la sala osava affacciarsi alle finestre, ma
faceva immediatamente dietro front, alla reazione delle compagne …
La stessa sorte è toccata anche ad un esagitato esponente del MpV
che si è precipitato fuori lanciandoci contro volantini ed altra
paccottiglia contro le donne e contro l’aborto. La risposta delle
compagne e dei compagni alla provocazione è stata decisa. Immediata
e scontata l’ intervento delle forze dell’ordine, da cui sono
scaturiti brevi tafferugli tra
le parti. Prima di
sciogliersi il corteo ha poi percorso ancora un breve tratto di
strada, in direzione del centro sociale Askatasuna.
DOMENICA
17
Ultimo
giorno di convegno, il tema oggetto delle relazioni è: nuovo
femminismo al servizio della vita … Alcune compagne tentano
l’ingresso, per un ultimo saluto prima della chiusura, altre
rimangono fuori a sostegno, ma vengono richiesti pass per entrare
(si sono fatti più furbi!) e anche le compagne già sedute vengono
individuate e sono costrette ad uscire. Digos e agenti in borghese
presidiano la zona, tre compagne vengono fermate ed identificate, ma
anche questo risulta utile, un agente ps ammette che li abbiamo
costretti a barricarsi dentro anche oggi.
NESSUNO SPAZIO AGLI ANTIABORTISTI
SUL CORPO DELLE DONNE DECIDONO LE DONNE
ASSEMBLEA FEMMINISTA – TO
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