Il Circolo Che Guevara del PRC del Quartiere Navile lancia l'appello alla mobilitazione generale di tutti i propri iscritti, simpatizzanti, studenti, lavoratori ed associazioni democratiche del territorio contro la provocatoria manifestazione europea indetta dall'organizzazione neofascista Forza Nuova a Bologna il prossimo 13 maggio.

Da quando a Bologna abbiamo assistito alla vittoria delle forze del centro destra sempre piu' frequentemente avvengono fenomeni di presenze fasciste e dichiaratamente naziste che considerano Bologna, citta' medaglia d'oro della Resistenza, come proprio trofeo di guerra.

Riteniamo assolutamente ingiustificabile la motivazione con la quale si vietano le manifestazioni durante il periodo della campagna referendaria: il divieto deve valere per tutte le forze che si richiamano ai valori del disciolto Partito Fascista, mentre non accettiamo alcuna limitazione delle liberta' di manifestazione conquistate con il sangue dei partigiani che hanno combattuto contro i fascisti.

Questa situazione deve servire da molla per un risveglio del sentimento autenticamente antifascista che negli ultimi anni, grazie all'opera dei cosidetti revisionisti e della logica della pacificazione, ha rischiato di essere considerato come il colpevole degli orrori della guerra e del dopoguerra, dando spazio ai nuovi fenomeni di rigurgito fascista.

Oggi non serve piu' la semplice lamentela, ma occorre passare ad una pratica attiva che veda una contrapposizione netta ai valori che vengono presentati come moderni ma che in realta' sono sempre gli stessi: razzismo, xenofobia, violenza, individualismo, competizione. Se e' sacrosanta la battaglia episodica contro questi quattro scalmanati e' pero' vero che la guerra si vince combattendo tutti i giorni contro i portatori della nuova ideologia di distruzione dei valori della solidarieta' e dell'egualitarismo, nei posti di lavoro e nel territorio.

Il Circolo Che Guevara invita pertanto i propri militanti ad una azione di sorveglianza della propria sede contro qualsiasi atteggiamento di provocazione che possa avvenire da parte di soggetti che fanno riferimento a queste forze fasciste e che proprio nel nostro territorio possiedono la loro centrale.