Milano, 13 maggio 2000 18:30 hrs.

Il Prefetto di Bologna aveva dichiarato alla comunità ebraica della città che avrebbe tenuto "presenti i diritti di tutti; quelli di Forza Nuova alla libertà di espressione, quelli della città, quelli della quiete pubblica e della legalità, quelli della comunità ebraica alla vita." Al termine di una giornata che ha visto il convegno di Forza Nuova tenersi regolarmente, mentre cariche ripetute e violentissime investivano la contromanifestazione, non possiamo che ribadire la necessità e il valore di un divieto dal basso, di quella previdente disobbedienza civile che ha portato a Bologna migliaia di persone indisponibili ad avallare lo sdoganamento nazionale di una forza politica apertamente collegata ai neofascismi e nazismi europei. Una volta si chiedevano le dimissioni di Prefetto e Questore oggi sarebbe grottesco a fronte di una gestione dell'ordine pubblico che la recente riforma ha ulteriormente fatto emergere in tutte le sue schizofreniche differenze.
Ancora una volta non casualmente, alla vigilia di importanti mobilitazioni nazionali ad Ancona, Genova, e ancora Bologna, si usa il manganello per cercare di soffocarne l'ampiezza, e quando non basta quello si usano direttamente i mezzi blindati come corpi contundenti. Alle caratteristiche di massa di un movimento che ha esplicitamente ammesso di mettere in gioco i propri corpi, di praticare la disobbedienza civile, si oppone una violenza istituzionale grave e soprattutto ormai incontrollata.

DOMANI, DOMENICA 14 DALLE ORE 10,30 PRESSO IL C.S. LEONCAVALLO ASSEMBLEA NAZIONALE PER PREPARARE LA PRIMAVERA DI LOTTA

Il 20 e 21 maggio ad Ancona lungo i percorsi di una guerra per il Kosovo perduta, da noi ferocemente contrari ad ogni guerra, per opporci ad un nuovo intervento, mercantile, da una parte e dall'altra dell'Adriatico lungo le filiere della conquista militare.
A Genova il 24, 25 e 26 maggio per contrastare quella matrice operativa, biotecnologica, che promette salvezza per tutti e si prepara invece a determinare il nostro destino in direzione affatto diversa, con una espropriazione di risorse e diversità a sud come a nord del mondo.
A Bologna il 15 e 16 giugno per segnare il vertice OCSE sulla piccola e media impresa con una presenza indisponibile a legare i processi di globalizzazione con una progressiva e già presente flessibilizzazione e precarietà per affermare una sorta di globalizzazione dal basso fatta di diritti sociali e libertà collettive.

CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO