Giornale di Brescia 8 marzo
È accaduto ai giardini di
Canton Mombello
"M’han picchiato" E
denuncia i vigili
Poteva essere un episodio banale, dovuto a un cane un po’ troppo vivace, ma ciò che è accaduto sabato pomeriggio ai giardini di Canton Mombello è già finito sul tavolo dei magistrati. Non è facile ricostruire l’episodio perchè esistono due versioni contrastanti: da un lato i vigili urbani e alcune guardie carcerarie che sostengono non solo che quel cane ha aggredito e "azzannato" un agente; dall’altro il proprietario dell’animale che afferma che il suo cane non ha morso nessuno e accusa vigili e guardie di averlo malmenato e tenuto chiuso al comando di via Donegani per più di tre ore senza alcun motivo. Il cinquantenne R. S., titolare di una nota società che commercia in tutta Europa prodotti per l’industria, ha presentato una denuncia per percosse, lesioni e sequestro di persona, ed ha ricostruito la vicenda così: alle 16,30 di sabato scorso, mentre R. S. si trova ai giardini per far passeggiare i suoi tre cani (un doberman e due piccoli bastardini) uno degli animali, non il doberman, importuna un agente penitenziario in borghese. Subito R. S. si scusa e il giovane si allontana dicendo che non è accaduto nulla di grave. Poco dopo però, sempre secondo il racconto di R. S., l’agente in borghese ritorna, accompagnato da un collega in uniforme con in mano una rice-trasmittente, e dice a R.S. di tenere al guinzaglio i suoi cani e di mettere loro la museruola. R. S. si scusa di nuovo, ma in quel momento sopraggiungono in auto tre vigili urbani e immediatamente, ha denunciato R. S., la discussione si fa tesa anche perchè R. S. non può esibire i documenti avendoli dimenticati a casa. A questo punto i vigili e anche i due agenti lo circondano e lo costringono a salire sull’auto spintonandolo e colpendolo al capo con la radio rice-trasmittente. Nella denuncia R. S. racconta anche che al comando gli è stato chiesto di firmare un verbale che ricostruiva l’episodio in modo che lui riteneva non veritiero e al suo rifiuto i vigili lo hanno tenuto lì, senza motivo, per più di tre ore fino a che è intervenuto un avvocato. Una volta rilasciato R. S. si è recato in ospedale per farsi medicare per un ematoma al collo e per una ferita alla testa e quindi è andato dal suo avvocato per preparare la denuncia. I vigili hanno ricostruito l’accaduto in maniera molto diversa: innanzitutto risulta che la guardia carceraria ha denunciato R. S. affermando che il suo cane lo ha azzannato e avrebbe un certificato medico con un prognosi di alcuni giorni. La botta in testa, poi, R. S. se la sarebbe procurata da solo battendo il capo contro la portiera mentre saliva sull’auto dei vigili. I responsabili della vigilanza urbana e il sindaco Paolo Corsini hanno fatto sapere che sull’episodio è già stata aperta un’indagine interna. a. pell.
Bresciaoggi 8 marzo
Imprenditore denuncia le maniere forti degli agenti
Fa passeggiare i cani finisce dai vigili urbani
Ha deciso di rivolgersi ad un legale e di stendere una denuncia contro ignoti per abuso d’ufficio, lesioni e sequestro di persona. Roberto Sottini, 52 anni, imprenditore bresciano, non pensava certo che un sabato pomeriggio iniziato nei giardini attorno al carcere di Canton Mombello a far passeggiare i cani (un doberman e due meticci), finisse al pronto soccorso dopo aver trascorso qualche ora nel comando dei vigili urbani di via Donegani. Il racconto di Roberto Sottini è finito in un esposto denuncia raccolto dall’avvocato Leonardo Peli. Tutto era iniziato nel pomeriggio di sabato quando stava facendo passeggiare i cani nei giardini attigui al carcere cittadino. Uno degli animali si era avvicinato, forse un po’ troppo, ad un uomo in abiti civili. Le scuse del signor Sottini sarebbero state pronte, ma l’uomo, dopo essersi allontanato, tornò accompagnato da un collega, un agente della polizia penitenziaria che ha chiesto all’imprenditore i documenti, dopo aver invitato Sottini a mettere la museruola ai cani. "Ho lasciato i documenti a casa, abito qui poco distante" avrebbe risposto Sottini. Alla discussione si sono poi uniti anche tre vigili urbani e, secondo la sua versione dei fatti, sarebbe stato spintonato più volte prima di finire al comando di via Donegani. La permanenza in caserma sarebbe durata qualche ora e alla fine, dopo essersi rifiutato di firmare un verbale, ha potuto lasciare il comando. Una tappa al pronto soccorso, però, ha riscontrato contusioni al collo e al capo, il segno - secondo Sottini - del trattamento ricevuto ai giardini di Canton Mombello e di una radio ricetrasmittente finita in testa durante il battibeccho.
A quanto sembra anche un agente di polizia penitenziaria sarebbe ricorso al pronto soccorso lamentando il morso di uno dei cani, mentre al comando dei vigili urbani di via Donegani spiegano che Roberto Sottini (segnalato all’autorità competente per il rifiuto a fornire le generalità) si sarebbe ferito salendo sull’automobile di servizio. I vertici della polizia municipale, comunque, hanno disposto un’indagine interna sull’accaduto. Sarà probabilmente l’inchiesta della magistratura a dire definitivamente come siano andate le cose.