Deposito Bulk
FUORI DALLO SCHEMA DELLA SCONFITTA
Fuori dallo schema
perdente che vede contrapposti squatters in difesa della propria ragione
di vita e sbirri in assetto antissommossa a riportare l'ordine voluto
dai propri padroni.
Uno sgombero non ti lascia scelta se non quella di difenderti e difendere il posto che
rappresenta la realizzazione di parte dei propri desideri.
C'e' un solo monopolio
della violenza, e la scelta di difendersi non puo' pregiudicare la possibilita'
individuale e collettiva di continuare un percorso politico che e' conflitto,
portatore di trasformazione.
Quando la data dello
sgombero e' diventata pubblica abbiamo creduto che la cosa piu' giusta
da fare, fosse immaginare un'iniziativa in cui i rischi individuali (fisici,
per le botte, penali, per le denuncie) fossero ridotti al minimo, mentre
restasse impressa nell'immaginario collettivo l'ignoranza di chi ci vuole
controllare.
Oggi l'amministrazione
milanese ha perso due volte, perche non si puo' sgomberare una societa'
che desidera e che continuera' sempre piu' forte a proporre modelli alternativi
e politiche giovanili corrispondenti a bisogni reali, perche' la violenza
bestiale con cui i suoi soldatini hanno trascinato via di peso decine
di studenti rappresenta degnamente la disponibilita' istituzionale a trovare
soluzioni percorribili
Insieme al portone
del Bulk e' bruciato il tentativo di provocarci e attirarci nel circolo
della repressione, che e' il loro terreno politico, ma non il nostro.
Gli studenti del Deposito
Bulk hanno gia' trovato una nuova sistemazione in via
Niccolini, uno stabile dismesso di proprieta' dell'Enel occupato durante
il cambio di millennio.
Ottomila mq che riempiremo
in breve di progetti e attivita', con un po' di rabbia e disillusione
in piu', ma piu' determinati a ottenere risultati concreti, non sgomberabili
dall'ignoranza istituzionale.
SAREMO
SEMPRE NELLA CITTA', PIU' NUMEROSI DI PRIMA.
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