V_
rassegna di vjing e videoarte
promossa da: Bulk Otolab e BOX
Deposito BULK,
Milano pzza. cimitero monumentale

Venerdì 14 febbraio 2003, dalle ore 22.00

sala sperimentale

22.00 tatiana e mercoledì nella selva oscura
22.50 isacco, riccardo e matteo: veglia
23.30 elec 24.30 fantasmagramma
01.30 videomoog vs kcid (otolab)

sala nera

22.30 evol & dj brd
23.30 ogi:no knauss
01.30 arno & sniper vs menthos (otolab)


Se nel mondo del live video e del vjing si assiste ad uno spostamento di questo tipo di pratiche verso luoghi e ambiti di fruizione sempre più distanti dal club e sempre più vicini allo spazio d'arte e al party da vernissage.

Il secondo appuntamento di V_, la rassegna bulkaniana dedicata alle sperimentazioni audiovisive, va controcorrente e si mette alla ricerca delle radici storiche del vjing, nei club di Amsterdam, fino ai rave techno hardcore di Rotterdam.

La sala dance infatti sarà dominata dal ritmo della cassa dritta della techno, con la presenza di un duo di vj olandesi, i Solidrocketbooster, che tra i primi hanno realizzato vj set sulla musica gabber.
Per la prima volta in Italia, i Solidrocketbooster sono composti da Arno Coenen, vj resident del club Mazzo di Amsterdam, e dal suo "partner in crime" Sniper.
Arno Coenen (1972) è un significativo rappresentante della giovane generazione di dutch media artists che provengono dal vjing e da lì hanno conquistato le gallerie e i musei.

Artisti come Micha Klein o Gerard Van der Kaap, nati nel contesto della musica acida e sintetica dei rave dei primi anni novanta, hanno saputo enucleare i simboli, le icone, e le ritualità della cultura giovanile nata in quel mondo.

Arno Coenen lavora su modellizzazioni in 3D, che poi esporta su altri supporti, dalle ceramiche bianche e blu ai mosaici dei pavimenti, dai video alle installazioni.
Costruisce ipnotici calchi digitali della realtà, virtualità reali, in cui in cui i confini tra autentico e artificiale vengono constantemente illusi.

Al confine della rape art, indaga le ritualità quasi tribali e gli aspetti trash nella proliferazione delle immagini di stampo televisivo. La sua installazione "Time to bone", esposta nel 2002 presso De Appel, il centro per l'arte contemporanea di Amsterdam, e nell'ultima edizione di Transmediale a Berlino, è una ricostruzione di flm porno in animazioni digitali di lego.

Il suo vj set a V_ è un'immersione colta, archeologica, nelle origini techno del vjing, ed è accompagnato dal dj set di Menthos (Otolab), già Wasting Program e dj resident della discoteca milanese Nautilus nei primi anni 90, i tempi d'oro della techno hardcore.
La sala dance di V_ ospita anche un set degli Ogi:no Knauss, nome storico del vjing italiano. Il duo fioretino presenta il nuovo lavoro, "les gammas n'existent pas", portato per la prima volta a Netmage 03 a gennaio a Bologna.

V_ experimental è dedicato invece a sonorità elettroniche più ricercate, con la presenza dei gruppi italiani che rappresentano la sperimentazione più avanzata nell'interazione audiovisiva: Elec, Fantasmagramma e Otolab. Il gruppo di Elec (SIN: Tibor Fabian + Enrico Sebellin, in collaborazione con Autobam:Simone Lalli) presenta una performance audiovisiva live, che sperimenta nuove interazioni tra la traccia sonora e quella visiva.

I performer intervengono con improvvisazioni live su oggetti sonori e visivi, modificandone i parametri di sintesi audio e specifici parametri di controllo digitale delle immagini, utilizzando sintetizzatori modulari e un'interfaccia a/v sperimentale programmata appositamente dagli autori in ambiente flashMX.

Il carattere "dal vivo" della performance è centrale: non vengono utilizzate tracce audio preregistrate e la totalità degli eventi audio e video viene sintetizzata e manipolata dai performer in tempo reale.

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