Mar 08.Febbraio.2005 h:17.19
L’isola dei (veleni) famosi…



Da un po’ di tempo si apprende dai giornali locali di opere che dovrebbero cambiare profondamente l’assetto urbanistico della città e la qualità della vita dei suoi abitanti. Opere che sono presentate senza alcuna discussione preventiva e coinvolgimento dei cittadini.
L’ultimo regalo che ci presentano oltre a quelli già tristemente noti: (mega inceneritore, gronda autostradale, terzo valico, silos acquasola) è proprio l’isola del petrolio.
Una enorme piattaforma collocata all’interno del Porto di Genova, davanti lo specchio acqueo compreso tra la Lanterna e la foce del torrente Polcevera, sulla quale trasferire il Porto petroli di Multedo e le attività collegate (Carmagnani, Superba, Erg, Oli minerali e vegetali).
L’isola è stimata intorno agli 8,5 milioni di metri cubi, utilizzando proprio il materiale di risulta degli scavi del terzo valico e della gronda autostradale, il così detto “ smarino”.
Un mostro ecologico, che necessita di investimenti faraonici e che non produrrà significativi aumenti di posti di lavoro, in quanto si parla di un mero trasferimento delle attività produttive.
Pensiamo invece a quali servitù sul territorio di Sampierdarena potrà arrecare questa gigantesca opera, in termini di pericolosità, di traffico, di inquinamento atmosferico, di impatto ambientale.
Ce ne è abbastanza per alzare la voce, pronunciare un No deciso “senza se e senza ma” e per fare cambiare idea con la forza del buon senso a Burlando e Biasotti, candidati alla presidenza della Regione Liguria.

ulteriori info: chicomendes_sampi@hotmail.com