IL DISERTORE

Foglio di collegamento della Cassa di Solidarieta' Antimilitarista

N. 4 - Dicembre 1996

 

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Il mese di novembre è stato un periodo abbastanza proficuo per l'attivita' della cassa di solidarieta' antimilitarista. Uno degli obbiettivi che ci eravamo proposti – cioè di rendere palpabile l'esistenza di un movimento antimilitarista cercando di fornire strumenti di comunicazione sia attraverso l'organizzazione di incontri e dibattiti a livello locale che nella realizzazione del bollettino, aperto alla collaborazione di tutti – si sta in parte realizzando.

Grazie all'aiuto dei vari compagni che hanno lavorato per rendere possibili le iniziative nelle loro citta' e di tutti quelli che si sono fatti sentire, chi mandando contributi scritti od in denaro per sostenere la cassa e "il disertore", chi per dare/avere informazioni sulla sorte dei nonsottomessi, potremmo dire che almeno un passo siamo riusciti a farlo.

 

Il prossimo appuntamento e' per sabato 21 dicembre alla Scintilla a Modena dove a partire dalle 15.30 assieme alla redazione di Senzapatria si terra' un incontro per redigere un manifesto/volantone da stampare in migliaia di copie da diffondere in lungo ed in largo per la penisola.

Questa giornata e' stata pensata per rispondere alle esigenze espresse da piu' parti di contribuire alla rinascita di una proficua dialettica all'interno degli ambienti interessati alla collaborazione e azione coordinata antimilitarista.

Vista la carenza di materiale a riguardo, avevamo pensato di affrontare le questioni della nonsottomissione, del nuovo modello di difesa e relativa professionalizzazione dell'esercito italiano.

L'idea di base e' quella di un foglio formato doppio A3 "double face" che si possa utilizzare da un lato come manifesto da affiggere e dall'altro come volantone da distribuire.

Nel corso della giornata si vaglieranno le eventuali proposte su altri temi, le ipotesi, i suggerimenti per questo o, se ce ne fosse l'esigenza, per altri progetti.

Il 21 dicembre inoltre, se ci sara' occasione, incontro tra compagni nonsottomessi.

Dopo cena la Scintilla ospitera' una serata danzante in sottoscrizione per finanziare la realizzazione del manifesto.

 

Guerra alla guerra!   ... ci vediamo il 21.

 

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DAL CARCERE

 

 

ARRESTATO GIACOMO CALIGARIS !

Quale migliore occasione per lo Stato di celebrare il 4 novembre, giornata dedicata ad onorare e sfoggiare medaglie e stellette, feticci di un mostro ben piu' reale quale la macchina da guerra con i suoi padroni, i suoi generali e i suoi eserciti? Quale migliore occasione per arrestare e punire Giacomo che non ha voluto far parte di tutto questo affermandolo con la forza e la coerenza del suo gesto?

Il pomeriggio di domenica 3 novembre Giacomo e' stato strappato dalla sua casa, dalle sue amicizie e dai suoi progetti per scontare i tre mesi di reclusione a cui e' stato condannato nel marzo di quest'anno dal tribunale militare di Torino per mancanza alla chiamata.

Dopo tre settimane nel carcere di Sulmona in Abruzzo il giorno 25 novembre, in seguito alla chiusura del braccio riservato agli obiettori totali Giacomo ha subito un nuovo trasferimento, questa volta al penitenziario di Altamura a Bari. Assieme a lui sono stati tradotti una trentina di obiettori (in gran parte testimoni di Geova). Il trasferimento e la lontananza di detto carcere (a piu' di 1200 chilometri da Savona la sua citta') sono un vero e proprio confino per Giacomo ed in futuro per altri nonsottomessi, se ne diventera' definitivamente la nuova destinazione, comportando notevoli difficolta' e ritardi per la possibilita' di ricevere visite e per i contatti con l'esterno.

Protestiamo sdegnati contro quest'ennesimo delitto alla liberta' e diamo tutto il nostro appoggio e solidarieta' a Giacomo. Per rompere l'isolamento a cui vorrebbero condannarlo scrivetegli per essergli comunque vicini.

 

Dopo aver scontato due mesi nel carcere delle Vallette a Torino, Marzio Muccitelli e' stato trasferito nel carcere militare di Forte Boccea, dove dovra' scontare otto mesi per diserzione.

 

Per messaggi di solidarieta' a Marzio e Giacomo ...

 

GIACOMO CALIGARIS c/o PENITENZIARIO

VIA DELL'UVASPINA 18 - 70022 ALTAMURA (BA)

 

MARZIO MUCCITELLI C/O FORTE BOCCEA

VIA DI BOCCEA 251 - 00167 ROMA.

 

 

Il 17 novembre e' stato rilasciato Guido Ceragioli dopo due settimane di reclusione nel carcere di Rovereto. Guido e' un nonsottomesso che gia' nel '93 aveva scontato quattro mesi nelle carceri militari di Peschiera e di Forte Boccea. Durante quella detenzione non avendo voluto piegarsi alla ferrea disciplina in vigore nelle carceri di quel tipo (saluto, obbligo di indossare la divisa e del taglio di barba e capelli, ecc.) era stato oggetto di un'ennesima denuncia per "insubordinazione" con questa ulteriore condanna a 15 giorni.

 

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PROCESSI

 

Venerdi' 22 novembre l'anarchico Luca Bertola e' stato condannato dal Tribunale militare di Torino a tre mesi di reclusione per mancanza alla chiamata di leva.

 

Giovedi' 19 dicembre presso il tribunale di Torino sara' processato Mauro Greco, obiettore totale al servizio civile e militare. Mauro sara' processato perche' non crede nelle gerarchie, nel potere della maggioranza sulla minoranza e nell'autorita'. Soprattutto non crede nello stato e nei suoi obblighi - come il servizio militare - che sono l'alienazione e la morte dell'individuo e della sua liberta'. Ancora una volta assisteremo al ruolo di giudice tra bene e male rappresentato da una stupida toga, ancora una volta saremo li' ad assistere a quella giustizia cosi' ingiusta con la quale lo stato italiano condannera' il nostro compagno. Mauro sara' quindi punito perche' non accetta la vita cosi' come ci e' imposta ora, perche' e' un ribelle e non e' rimasto pecora davanti alle infamie delle gerarchie e degli ordini militari. Lontani dal voler creare dei martiri politici esprimiamo la nostra solidarieta' a tutti coloro che si vogliono liberi, sfidando le imposizioni a cui vanno incontro tutti i giorni.

FAI torinese/Studenti anarchici

 

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NONSOTTOMESSI

 

Io il giorno 8 ottobre non mi rechero' in nessuna caserma di nessun esercito poiche' assoggettarsi agli ordini di un altro uomo e' la cosa piu' macabra e avvilente che l'uomo stesso abbia mai concepito.

Ne' provero' a piaggiare nessun'alternativa a questa imposizione dello Stato, dell'Autorita'. Non riconosco alcuna autorita' su di me.

Quindi, volenti o nolenti, lorsignori faranno a meno della mia presenza; anzi mi considerino un nemico, un morbo infetto.

Con sincero disprezzo

 

Marco Pierattini

 

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Io sottoscritto Giorgini Emanuele, (...), dichiaro la mia ferma ed irremovibile indisponibilita' nel prestare il servizio militare e il servizio sostitutivo civile, gia' rifiutato, in qualita' di Essere Umano e non ottimo cittadino avendo riflettuto sulla qualita' della mia coscienza Umanistica.

Non intendo quindi essere sottoposto a numerazione, divise e armi. Nella misura in cui l'uomo perde la possibilita' di scegliere e si adatta al giudizio degli altri viene diminuito perche' non esercita piu' la sua liberta' e non puo' piu' integrarsi ma trasforma se stesso per adattarsi; ne deriva che i quali danno prova di spirito rivoluzionario sono considerati dalla massa sovversivi e disadattati.

 

Giorgini Emanuele

 

P.S. 1: Che il Vostro errore Vi faccia espiare a lungo e duramente perche' per causa vostra il mio popolo (il mondo) ha perso pace e dignita'. Non credo alla vostra prepotenza, alla vostra assurda violenza non avendo mai stipulato nessun contratto che mi obbligava e mi obbliga nei confronti di una politica autoritaria (dichiarandomi APOLITICO).

P.S. 2: Non c'e' umiliazione, degradazione piu' grande di un uomo che si sottomette al volere altrui rifiutando, se pur inconsciamente la sua responsabilita' di essere umano.

 

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Al distretto militare di Milano

Alla procura militare di Verona

Al Comandante della Caserma

 

A meta' luglio, ho ricevuto come previsto la cartolina-precetto del ministero della difesa che mi intimava di presentarmi il 7 agosto presso il Centro Addestramento Reclute 85ø RGT "VERONA", a Montorio Veronese, per iniziare a prestare servizio in qualita' di soldato.

 

Ritengo importante comunicarvi da subito che non ho nessuna intenzione di svolgere ne' il servizio militare ne' qualsiasi altro servizio che possa sostituirlo.

L'esercito e le sue funzioni sono l'espressione piu' evidente e piu' ordinata di come vengano regolamentati i rapporti sociali ed economici nella societa' piu' allargata, che si è data la forma Stato.

Cosi' come trapela in maniera piu' confusa e mascherata nella vita di uno stato, l'esercito, nelle vesti di soggetto pedagogico, educa le sue giovani leve all'obbedienza, alla sottomissione, allo sfruttamento, al disconoscimento della specificita' dell'individuo e quindi all'omologazione, all'adozione del sistema di delega come unica e possibile affermazione di se'.

Tutto questo rientra in un tipo di educazione a cui ognuno di noi e' soggetto gia' dall'eta' scolastica e che condiziona minuto per minuto ora per ora le nostre vite, affievolendo cosi' ogni possibilita' di libero intervento e di affermazione del singolo.

Non dimentico, inoltre, le altre funzioni per cui esiste un esercito: fare la guerra e salvaguardare i privilegi delle classi dominanti di un paese, alle quali l'esercito stesso si propone come nutrimento economico con il

mercato delle armi.

Considerando la dignita' umana e la solidarieta' valori che superano ogni discorso di confini territoriali, non mi spiego come potrei sentirmi parte di un corpo sociale che per difendere tali confini e che per misurare la propria solidarieta', investe risorse umane ed economiche al fine di sviluppare nuove ed "efficaci" macchine da guerra. Armi cosiddette intelligenti, come ad esempio le mine anti-uomo, pensate per offendere la popolazione civile (che rappresenta oggi il 93% delle vittime di una guerra), creando una situazione quasi protetta per l'apparato militare. Le mine anti-uomo sono state ideate per continuare a mietere vittime anche in tempo di pace e sono in grado di colpire categorie specifiche di una popolazione, come ad esempio le mine che non esplodono se vengono calpestate da persone con un peso superiore ai 50 Kg. Queste nuove forme che la guerra ha assunto sono frutto di una logica non solo di conquista di un territorio che sia serbatoio economico del paese aggressore (come in epoca colonialista), ma anche di una logica tesa ad impoverire le nazioni economicamente e politicamente scomode al mantenimento

degli equilibri internazionali.

Una vera cultura della pace, del rispetto delle diversita' e della valorizzazione del loro interagire non potra' mai esistere fino a quando si lavorera' all'accrescimento delle forze militari.

Ho 23 anni e da circa due sto cercando di costruire la mia vita e quella di altri compagni a me vicini riferendomi a valori di segno opposto a quelli che ho analizzato. Valori che parlano di eguaglianza sociale, di rispetto della dignita' dell'individuo e di disprezzo per l'autorita' in ogni sua forma.

Tutto questo sotteso da cio' che considero il motore primo: la pratica quotidiana come ricerca di liberta'.

Cosi' vivo in una comunità che ha saputo costruire una realta' lavorativa, abitativa e affettiva che sia espressione dei suddetti valori.

I motivi che mi spingono a rifiutare anche il servizio civile sostitutivo sono:

- la non accettazione di un imposizione da parte dello stato nel quale non mi riconosco

- vedere in esso il tentativo di far passare una falsa solidarieta', la stessa che porta ad ammazzare per la difesa della propria patria

- l'offesa di chi, come me, si e' sempre battuto per creare delle strutture atte a combattere le disuguaglianze sociali figlie di questa stessa societa' che ora mi darebbe l'opportunita' di risolverle

- lo sfruttamento di manodopera a basso costo con lo scopo di sopperire a delle inadempienze dello stato in alcune delle sue infrastrutture, incaricando perloppiu' persone non adeguatamente preparate e non considerando il problema mai risolto della disoccupazione nel nostro paese

- valutando l'SCS un'alternativa pensata per acquietare le coscienze di chi sceglie di non fare il servizio militare e di non accettare i principi e le pratiche che lo caratterizzano

- non pensando di dover espiare alcuna colpa se non quella di assecondare dei propri principi etici politici filosofici.

Pertanto il mio cuore, la mia coscienza, la mia dignita' mi portano a rifiutare cio' di piu' negativo questa societa' sintetizza con la lega obbligatoria e col servizio civile altrettanto obbligatorio, consapevole dei provvedimenti che verranno presi nei miei confronti e colpevole solo di sognare e di lottare per una società diversa e piu' giusta, che affermi l'importanza della centralita' dell'uomo.

 

Milano, 2 agosto 1996

Matteo Vescovi

 

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Subito dopo aver fatto la visita di leva la mia intenzione era quella che probabilmente non avrei svolto nessun tipo di servizio militare o civile. Cosi' dopo due anni o circa dalla visita mi e' arrivata la cartolina di chiamata alle armi anche se nel frattempo avevo ordinato le mie idee riguardo la scelta del rifiuto totale e li avevo avvertiti di questo tramite lettera.

Non hanno esitato ad incoraggiarmi nei giorni seguenti dicendo che ero ancora in tempo a presentarmi: chiarito subito l'equivoco.

Oltre il fatto di non voler essere un soldato e impugnare un arma contro un'altra persona per sporchi interessi e politiche guerrafondaie, non mi piace neanche l'idea di poter essere usato come un giocattolo da qualcuno, soprattutto se quel qualcuno e' la repressione del mio modo di essere e di

vivere.

Non voglio regalare a nessuno neanche un giorno della mia vita e voglio scegliere da me le situazioni e le persone con cui stare.

La grossa macchina democratica si è subito mossa sentenziando e giudicando persone che come me non sono state al loro gioco.

Ad ogni modo il loro giudizio non mi interessa e non servira' certo a compromettere o cambiare il credere all'autogestione e nella nonsottomissione.

Solidarieta' a tutti gli amici obiettori !

 

Fabio Rastello

 

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INIZIATIVE

 

Sabato 14 dicembre

A Torino comizi antimilitaristi itineranti in solidarieta' a Mauro Greco.

 

Giovedi' 19 dicembre

Ore 9 presidio antimilitarista davanti al tribunale militare di Torino in via Verdi angolo P.zza Castello contro il processo a Mauro Greco.

Per info/contatti tel/fax 011-857850, 0338-6594361

 

Sabato 21 dicembre

Ore 15.30: alla Scintilla a Modena (Via Attiraglio 66) incontro con la C.S.A. e la redazione di Senzapatria per la realizzazione di un manifesto/volantone antimilitarista.

Ore 22 musica e danze. Il ricavato della serata andra' in sottoscrizione al volantone.

 

Sabato 28 dicembre

Ore 17: "Nemmeno l'ombra - obiezione totale": interventi di Agostino Manni, Marco Maiorano, Emanuele Del Medico, Stefano Capuzzo e Cassa di Solidarieta' Antimilitarista. Incontro/dibattito inserito nella serie di iniziative "La coscienza non marcia" a cura dell'associazione "Nunnù" a Massafra (TA) presso la Biblioteca Comunale in P.zza Vittorio Emanuele.

 

Mercoledi 8 gennaio

Una ventina di antimilitaristi verranno processati dal Tribunale di Verona imputati di un blocco ferroviario nel 1991 in seguito al tentativo di fermare un convoglio che trasportava armi destinate alla guerra nel Golfo.

 

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COMITATO ANTIMILITARISTA ANARCHICO ABRUZZESE

Appello ai nonsottomessi

 

Noi, antimilitaristi abruzzesi, rivolgiamo un caldo invito a tutti i nonsottomessi condannati, che abbiano gia' ricevuto la notifica di arresto per una condanna da scontare presso il carcere di Altamura in provincia di Bari (carcere che ha sostituito quello di Sulmona come destinazione degli obiettori totali), di contattarci al piu' presto.

L'invito e' valido anche per quei compagni non ancora condannati che prevedono, per la loro situazione processuale, una eventuale "permanenza" in Altamura.

Nelle nostre intenzioni c'e' la volonta' di avviare le varie iniziative di solidarietà, in appoggio ai compagni detenuti, in tempi rapidi; evitando cosi' di perdere giorni preziosi prima di stabilire un contatto con il nonsottomesso.

Saluti ribelli

 

Per contatti:

Stefano Fosco - Via S.Maria, 6 - 66010 Ari (Chieti) - tel. (0871) 71212

Orazio - tel. (0861) 711854


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