IL DISERTORE
Foglio di
collegamento della Cassa di Solidarietà Antimilitarista
N. 14 - Febbraio
1998
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Ai primi di Dicembre, compagne e compagni
pervenuti un po’ da tutta Italia, nel convegno promosso dal Comitato Unitario
contro Aviano 2000 "GETTIAMO LE BASI" ribadivano il proprio impegno ad
attivarsi per opporsi ad un futuro sempre più militarizzato e militarista. In
quei giorni si è dibattuto in special modo non solo della tossicità intrinseca
delle basi militari, emblema tra i più vividi di ciò che significa occupazione
militare di un territorio, ma della pericolosità ambientale, sociale e
culturale di avere come vicini non i Brambilla bensì ben addestrati ed esaltati
Schwartzeneger in mimetica.
Peggio di Cassandra, solo dopo qualche
settimana un aereo partito da Aviano, paese che secondo il progetto di
ampliamento vanterà nel 2000 la più grande base militare d’Europa, va ad
ammazzare venti persone in Val di Fiemme. Si tratterà di "tragica
fatalità" anche in questo caso, come per la strage di Casalecchio di Reno,
o le responsabilità sono da imputare alla strafottenza, allo strapotere, alla
logica stessa dell’apparato militare (americano o italiano che sia) nel cui
patrimonio genetico è connaturato il principio di morte e distruzione?Cosa ci
volete fare d’altronde con mezzi atti al bombardamento costati miliardi? Le
gite?
A livello internazionale le cose non vanno
certo meglio, visto il riacutizzarsi della volontà di potenza americana.
Provare su vasta scala i nuovi giocattoli
bellici di un sempre più bambino vizioso Clinton e riaffermare la propria
virilità anche al di fuori delle bianche mura domestiche sulle genti del
Cavalese parrebbe troppo. Meglio prendersela con un bel dittatore medio
orientale batteriologico e la sua soggiogata popolazione già sterminata da
dominazioni ed embargo. "Rispettate la nostra pace sociale e la nostra
democratica supremazia - sembrano dire i giustizieri a stelle e strisce –
altrimenti vi facciamo vedere quanto ce l’abbiamo duro ".Clinton (e Bossi)
docet.
E intanto noi siamo qui in balia di processi,
stragi, guerre. C’è nessuno?
la cassa
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Sono 21 le persone che il 12 Marzo a Verona
saranno processate per avere espresso solidarietà a due nonsottomessi veronesi.
Il primo dicembre 1995, durante un presidio
davanti al tribunale civile, in occasione del processo a Max Terzi (condannato
a cinque mesi di reclusione), una trentina di compagne e compagni giunti per
manifestare il proprio appoggio anche a Stefano Capuzzo, arrestato una
settimana prima, venivano caricati dalla polizia.
Otto fermi in questura (cinque convertiti in
arresto), denunce per manifestazione non autorizzata, oltraggio e resistenza
aggravata a pubblico ufficiale, istigazione a commettere un reato, sono state
le celeri risposte delle forze dell’ordine nei confronti di chi non vuol far
passare sotto silenzio il fatto che ancora oggi si incarcera chi vuole fare a
meno di guerre ed eserciti e, nel disinteresse generale di un’opinione pubblica
addomesticata a riconoscere solo le verità dei grandi numeri, osa gridare
ancora il suo signornò.
La Cassa di Solidarietà Antimilitarista, in previsione delle spese che si dovranno sostenere, promuove una sottoscrizione a favore dei 21 imputati.
Per contribuire puoi utilizzare il
C.C.P. n° 13013370 intestato a: Luca Zevio,
Via M. Faliero 171, 37138 VERONA
specificando nella causale "PROCESSO 12
MARZO"
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E’ uscita la NERAGENDA 1998, ricca di
giorni, disegni e momenti da non scordar. L’eventuale ricavato andrà in
sottoscrizione alla rivista SENZAPATRIA. L’agenda costa 10.000£, chi ne volesse
più copie, pagando anticipatamente il prezzo scende a 8.000£. Per informazioni
e richieste, scrivete a :
Mauro Zanoni,C.P.113 succ.1,41100 Modena. Per versamenti,
C.c.p. n.10433548, intestato a Mauro Zanoni, C.P.113, succ.1, 41100 Modena.
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In questo periodo particolarmente denso di
avvenimenti, un po’ in tutta Italia sono in programma numerose iniziative di
vario genere. Per evidenti problemi di spazio, diamo notizia solamente di
quelle che ci sono state direttamente comunicate:
Sabato 7 Marzo
Verona, ore 21,00: presso il
C.C.D.A."La Pecora Nera" serata informativa sul processo del 12 marzo
ai 21 antimilitaristi e presentazione dell’attività della C.S.A.
Genova: al pomeriggio assemblea/dibattito
antimilitarista in preparazione ad una tre giorni di iniziative; alla sera cena
sociale + concerto. Il tutto al centro sociale "Terra di Nessuno" in
via del Bianco n.4 (dalla stazione bus. 35). Per info, tel. 010/2428239
Venerdì 13 Marzo
Verona, ore 21,30: incontro con i compagni
del Comitato Unitario Contro Aviano 2000 presso il circolo "Il
Villaggio" in via Cantarane n.31 (zona Università
Sabato 21 Marzo
Pordenone, ore 15.00: presso la Casa del
Popolo del quartiere Torre, assemblea pubblica sulla militarizzazione del
territorio promossa dal Comitato Unitario Contro Aviano 2000, con la presenza
dei comitati di: Cavalese, Casalecchio, Livorno, Rivolto, S.Damiano.
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27 Gennaio
Il tribunale di Trieste ha condannato ad
otto mesi di carcere con la sospensione condizionale per "vilipendio a
magistrato" Giovanni Brunetto, antimilitarista ed anarchico veronese.
Il 25 Gennaio ’95 Michele Pircher,
nonsottomesso di Verona, veniva punito ad un anno e quattro mesi con la
condizionale dal tribunale di Isola della Scala(VR) e al momento della sentenza
qualcuno aveva espresso ad alta voce il suo disappunto per quella pesante
condanna. In seguito ad un’identificazione della DIGOS veniva denunciato
Giovanni.
A lui tutta la nostra solidarietà.
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Lo stato di polizia in Italia è una realtà
così consolidata che i cittadini del "Bel Paese" quasi non riescono
più ad accorgersene, ormai assuefatti ad una normalità fatta di quotidiane
quanto brutali repressioni da parte di un apparato poliziesco sprezzante verso
anche le principali libertà individuali e i più elementari diritti civili.
Il rapporto compilato dalla Commissione
Torture del Consiglio d’Europa di Strasburgo, pubblicato in dicembre sul
quotidiano inglese "The Guardian", si riferiva alle risultanti di
un’ispezione avvenuta due anni prima in 6 carceri, 7 posti di polizia e 5
caserme dei carabinieri.
Secondo la delegazione europea, dopo aver
raccolto le denunce di molti detenuti in attesa di giudizio fatti oggetto di
violenze, nel carcere milanese di S.Vittore un detenuto su 15 ha ammesso di
essere stato malmenato. L’Italia è un paese con un numero di poliziotti
"pro-capite" degno di una dittatura sudamericana, come testimoniano
le cifre ufficiali: i carabinieri sono 113.000, i poliziotti 103.000, le G.d.F.
66.000, le guardie penitenziarie 37.000, le guardie forestali 9.000; per un
totale di 328.000 unità, ossia un agente ogni 201 abitanti. In Francia il rapporto
è di 1/233, in Germania di 1/384, in Gran Bretagna di 1/370.
Ma nel computo che ci riguarda andrebbero
aggiunte le decine di migliaia di vigili urbani che, armati di pistola, manette
e manganello, svolgono normalmente mansioni proprie della polizia, comprese
quelle inerenti l’ordine pubblico, e altresì le altre svariate migliaia di
poliziotti privati, vigilantes, guardie venatorie, tutori dell’ordine
volontari, guardie del corpo e uniformi d'ogni risma.
A. F.
(riduzione di un articolo tratto da Umanità
Nova del 25/1/98)
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La Cassa di Solidarietà Antimilitarista sta
ultimando un agile depliant "fotocopiabile" sulla questione della
non-sottomissione. E’ un modesto contributo esplicativo su leggi, iter
processuali, casistica dei reati, pene da scontare nel caso si voglia entrare
nel magico mondo dell’obiezione totale. Per richieste di una copia inviare
2.000 £ all’indirizzo della Cassa.