IL DISERTORE
Foglio di collegamento della
Cassa di Solidarietà Antimilitarista
N. 15 - Marzo 1998
Supplem. al n. 72/1997 di Senzapatria - Aut. Trib. SO
n.156 - Dir. Resp. Piero Tognoli
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È passato ormai del tempo da quei giorni di tensione e
di rabbia per l’imminente operazione di guerra americana "Tuono nel
deserto" e della strage di Cavalese, sempre made in U.S.A., se ne parla
sempre meno. Nonostante questa calma apparente (leggi: disinteresse
massmediatico), e nonostante la risoluzione dei conflitti passi attraverso le
maglie della diplomazia O.N.U., di cui molti tessono le lodi ma che francamente
ci sembra continuare ad agire solamente a seconda di interessi economici e
politici ben precisi volti a mantenere gli equilibri dettati dal nuovo ordine
mondiale, i motivi per rimanere vigili non si spostano di una virgola.
Ogni giorno gli U.S.A. combattono contro la popolazione
irakena una guerra silenziosa ma non per questo meno letale: l’embargo fino ad
oggi ha mietuto più vittime della "Tempesta nel deserto" del ’91,
uccidendo, stando alle stime, un bambino irakeno ogni sei minuti.
Ad Aviano (da cui sono decollati i trop ganzi diretti in
Trentino) ed in tutte le località che ospitano loro malgrado basi e strutture
militari, gli aerei continuano a volare sopra le case, inquinando l’aria e le
menti della popolazione, spesso ignara del pericolo che incombe sulle loro
teste.
Rimane costante la produzione e l’esportazione di armi:
se sulla carta l’Italia ripudia la guerra, la sua economia vive anche dei
conflitti armati sparsi per il pianeta.
Noi, recidivi ai dettami dello "share"
televisivo, non crediamo ci sia un tempo per l’indignazione ed uno per la pace
dei sensi: la recrudescenza bellica non conosce sosta.
Anche per questo riteniamo giusto insistere nel chiedere
se pure a voi interessano le sorti della cassa di solidarietà antimilitarista,
quale utilità si ritiene abbia questo foglio di collegamento (ammesso ne
abbia!) e come intervenire/interagire in futuro.
Il modo più facile per sostenerci è dare un occhio al
bilancio e agire di conseguenza.
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Ci pare cosa utile riportare alcuni dati apparsi su
"Oscar Report" (n.12-marzo ’97), un rapporto informativo sul
commercio delle armi a cura dell’Ires Toscana.
Premettiamo che nessuna statistica sulle esportazioni
d’armi può comprendere i traffici illegali di armi, soprattutto quelle leggere
(fucili, mitragliette,…).
Il "Registro internazionale dei trasferimenti di
armi" dell’O.N.U. non comprende alcuni tipi di armi, tra cui gli armamenti
leggeri, e funziona sulla base di dichiarazioni spontanee e non controllate.
ECCO COME L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA (MA CI CAMPA)
ESPORTAZIONI D’ARMI ITALIANE
(fonti: ISTAT; OCSE; SIPRI; ONU e Relazioni governative)
Zaire: 1,4 quintali di munizioni (’95)
Uganda: Un aereo medio non civile (’96); 870 fucili (624
milioni di lire – ’96)
Burundi: Aerei leggeri SF-260 (’95-’96)
Sierra Leone: 68,5 tonnellate di esplosivi e detonatori
(’94-’95-’96)
Algeria: 4,2 miliardi di lire in armamenti (’94-’95);
20.050 pistole (’95- ’96)
Marocco: 7,4 miliardi di lire in armamenti (‘94- ’95);
1.710 pistole (1,3 miliardi di lire) (’96)
Arabia Saudita: 150,9 miliardi di lire in armamenti
(‘95- 96); Radar per un valore di 14,6 miliardi di lire
(’96)
Iran: Due turboreattori per aerei non civili (’96)
Pakistan: 18,2 miliardi di lire in armamenti (’94- ’95);
Radar Skyguard per sistema antiaereo
(’95/’96); 30 radar Grifo – valore contratto: 51 milioni
di dollari (’96)
Indonesia: 6,8 miliardi di lire in armamenti (’95- ’96)
Colombia: Un milione di dollari in armi e munizioni
(’94); 1260 pistole (’96)
Equador: 2,1 miliardi di lire in armamenti (’94- ’95)
Venezuela: 2,9 miliardi di lire in armamenti (’94- ’95)
Perù: 3.2 miliardi di lire in armamenti (’94- ’95);
13.805 pistole (’95- ’96); Un aereo non civile e parti di ricambio per un
valore di 1,5 miliardi di lire (’96)
Mine italiane trovate nei seguenti paesi: Kurdistan
irakeno, Yemen, Afghanistan, Ruanda.
N.B.: L’elenco non include le esportazioni a paesi che
fanno parte della NATO.
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Per ribadire il netto rifiuto della militarizzazione del
territorio ed in particolare della base militare americana di Aviano, la più
grande d’Europa, e del progetto "Aviano 2000" che prevede il
raddoppio della base stessa.
Contro la pericolosità sociale, ambientale, umana della
colonizzazione forzata ai fini delle strategie di sterminio di massa, contro le
stragi annunciate perpetrate dalle forze armate.
L’iniziativa è promossa dal Comitato Unitario Contro
Aviano 2000. Per informazioni: fax 0434/520235 (Lino), tel. 0434/550249 (Bepi)
– 0434/960192 (Lino).
Su proposta del C.U.C.A., si userà lo slogan
"Gettiamo le basi" per il coordinamento nazionale e per la giornata
del 27 giugno 1998 contro le basi militari; luoghi dove si svolgeranno le
manifestazioni saranno: Aviano, Ghedi, Camp Derby, Sigonella, Gioia del Colle,
Maddalena e Napoli.
È uscito il numero uno di LiberAria (febbraio ’98),
periodico a cura del Comitato Unitario Contro Aviano 2000. Si tratta di un
bollettino di controinformazione per il diritto alla salute, per la difesa
dell’ambiente, per la libera comunicazione fra i cittadini.
Tra gli articoli: "Banane, benzene e vecchi
lamponi", "Ancora una strage", "Viaggio d’istruzione",
"Informazione: divieto d’accesso", "Gettate le basi per un
coordinamento nazionale contro la militarizzazione del territorio".
Per riceverlo fate una sottoscrizione per 4 numeri,
versando lire 10.000 (o di più!) sul c.c.p. n.11061595 intestato a: De Sibio
Marco – 33170 Pordenone – specificando la causale "LiberAria"
A coloro che si abboneranno per un anno a "il
disertore" spedendoci più delle consuete 10.000 lirette, invieremo
"LE CATENE DELLA LIBERTA’", un opuscolo di poesie di Alfonso Cioce,
un compagno che salutiamo e ringraziamo per averlo realizzato come iniziativa di
appoggio alla cassa di solidarietà antimilitarista.
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La rivista antimilitarista ed antiautoritaria
Senzapatria
organizza per sabato 2 e domenica 3 maggio un
C/o Polisportiva Saliceta S. Giuliano in via Stradello
Chiesa Saliceta S. Giuliano 52 a Modena.
Il programma è ancora da definire nei particolari, ma
sostanzialmente si articolerà in questo modo:
SABATO 2 MAGGIO
ORE 15.00 in luogo dei soliti dibattiti tradizionali
delle precedenti edizioni di feste da noi organizzate abbiamo pensato di
proporre una sorta di Miniconvegno Antimilitarista con le seguenti relazioni
(indicativo):
- AVIANO 2000: UN COMITATO CONTRO RISTRUTTURAZIONE DELLE
FORZE ARMATE: L’ANTIMILITARISMO HA UN NUOVO APPUNTAMENTO
- KOSOVO: NUOVE GUERRE PER NUOVI NAZIONALISMI ?
- DONNE CONTRO IL MILITARISMO
ORE 20.00 CENA, ORE 21.00 CONCERTI E SPETTACOLI
DOMENICA 3 MAGGIO
ORE 13.00 pranzo
ORE 15.00 spazio per il dibattito e/o eventuali sessioni
di approfondimento delle tematiche affrontate il sabato.
All’interno dell’area messa a disposizione dalla
polisportiva si può campeggiare ed è anche l’unica possibilità rispetto al
dormire che possiamo garantire.
Per qualsiasi contatto telefonare allo 059/217933 e
chiedere di Colby, Mauro, Lorena o Lele
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Il processo che si doveva svolgere a Verona il 12 marzo
e che vedeva imputate 21 persone per i reati di manifestazione non autorizzata,
oltraggio e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, istigazione a commettere
reato dopo un presidio di solidarietà davanti al tribunale in occasione del
processo ad un nonsottomesso, è stato spostato al maggio del ’99 per
l’indisponibilità del giudice.
Fuori da un’aula giudiziaria non si esce mai vittoriosi,
comunque vadano le cose; per gli imputati si tratta di evitare il peggio
(condanne a mesi di carcere e multe salate) e dare maggior risonanza possibile
ad un processo che sembra le forze dell’ordine abbiano bramato fin dalla loro
carica quel primo dicembre 1995.
Cogliamo l’occasione per ringraziare coloro che, nello
spirito solidale che dovrebbe contraddistinguere il movimento antimilitarista,
hanno risposto al nostro appello di sottoscrivere in favore dei processati.
L’invito a contribuire alle dolorose spese che aspettano al varco queste
compagne e compagni rimane ovviamente sempre valido. Il conto corrente da
utilizzare è quello della cassa, specificando nella causale "pro-processo
Verona".
Hanno finora sottoscritto:
Gruppi anarchici imolesi: 30.000
Benedetto G. (BN): 50.000
Rollo e Quaini (VR): 20.000
Totale: 100.000
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Da alcune nostre talpe infiltrate nelle aule
studentesche siamo venuti a conoscenza dell’ultima, encomiabile iniziativa
pubblicitaria firmata forze armate: gadgets, depliants e assemblee nelle scuole
medie, superiori e addirittura elementari per rilanciare l’immagine della
caserma come luogo di formazione, pace e felicità.
Non ne sappiamo molto, ma ci piacerebbe.
Invitiamo chiunque avesse informazioni a riguardo a farsi
vivo.