Torino: avvisi di garanzia per vilipendio al tricolore

 

Lo scorso 22 marzo al termine del  corteo spontaneo  contro  la  guerra che

aveva   attraversato   il   centro   cittadino, lo   spezzone della   Federazione

Anarchica  Torinese - FAI  si  diresse   verso  l’ex  residenza  savoiarda  di

Palazzo  Madama  nella  centralissima  piazza  Castello. Dalla balconata che

sovrasta   lo   scalone   monumentale   la     bandiera    tricolore    dell’Italia

guerrafondaia  lasciò  spazio  alle  bandiere  rossonere  degli  anarchici  e  a

quella arcobaleno.

Dopo una mezz’ora intervenne la digos che identificò i compagni che, dalla

balconata,  stavano   lanciando   slogan    antimilitaristi  e  per  lo   sciopero

generale  contro  la  guerra  e  la  diserzione  generalizzata. La  celere intanto

circondava gli anarchici che nella piazza  sottostante  davano  solidarietà  ai

compagni al primo piano. Dopo circa un’ora i compagni si ricongiunsero in

corteo   agli    altri   manifestanti    che   stavano   presidiando   dinanzi  alla

prefettura.

Il  12  dicembre  sono  cominciati  a   fioccare   gli   avvisi   di  garanzia per

vilipendio al tricolore. Riguardano a quanto ne sappiamo quattro compagni:

Giovanni, Emilio, Maria e Michele.

Poche settimane dopo l’avviso di  garanzia per vilipendio   all’esercito  che

aveva  colpito  Marco della  FAT,  continua la  pressione intimidatoria delle

forze  del  disordine  nei confronti della FAI  torinese. La  migliore risposta

non   può  essere   che   un    ulteriore    impegno    antimilitarista.    Sabato  

13    dicembre,   in    occasione    della   seconda   delle   due  giornate   di

controinformazione   e   lotta   sulle   stragi   di stato  e   la  repressione,  lo

striscione  "Quando la  patria  chiama rispondi signornò"  era  ben  visibile

davanti a palazzo Madama.

Federazione Anarchica Torinese - FAI

mail: fat@inrete.it


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