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McDonald's annuncia la chiusura di 175 fast-food fuori dagli USA
McD ha annuciato questa settimana la chiusura di 175 ristoranti all'estero
e avrà guadagni inferiori alle aspettative per la concorrenza
crescente della altre catene dell'hamburger. La company per ridurre
i costi taglierà 500 posti di lavoro nei ristoranti che controlla
direttamente, di cui la metà negli USA.
In 4 mercati del Medio Oriente e dell'America Latina, McD lascerà
tutti i ristoranti in mano a gestori locali, ricevendo in cambio una
royalty sulle vendite, a causa della crescente opposizione politica
in quelle regioni del mondo contro McD, percepito come simbolo del
neoimperialismo yankee.
In 3 altri mercati fuori dagli USA la catena scomparirà completamente,
mentre in altri 10 paesi -- McD si è rifiutata di dire quali -- 175
outlet verranno chiuse. McD, che ha circa 30.000
"ristoranti" di proprietà a gestione diretta, parla ancora di aprire
600 nuovi ristoranti nel 2003, 450 in meno che nel 2002 e molto distante
dal massimo del 1996 di 2000 nuovi fast-food.
Jack Greenberg, chief executive della multinazionale, ha annunciato
che a causa delle scarse vendite non verrà raggiunto il dividendo
per azione promesso. Il titolo McDonald's
ha subito perso il 9% a Wall Street. Intanto in America, a fronte
del calo della domanda di fast-food, si è scatenata una guerra di
prezzi fra McDonald's e Burger King dagli esiti incerti.
Financial Times
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