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Milano
Primo Maggio 2002: MayDay, MayDay!! MayDay Parade
LA FLESSIBILITA' NON CI HA PIEGATO,
MUOVIAMO IL SINDACATO SUL PRECARIATO
Siamo precari, parasubordinati, interinali. Lavoriamo part-time, a termine,
in apprendistato, in cooperativa, in subappalto. Siamo in affitto e a
scadenza. Le imprese ci ingoiano, ci sfruttano, ci intimidiscono, sconvolgono
i nostri affetti e i nostri tempi di vita, occupano le nostre menti e
poi ci sputano via non appena si sente aria di recessione. Siamo la maggioranza
di quelli che entrano nel mercato del lavoro. Ma non abbiamo voce e siamo
invisibili. Il nostro futuro è incerto, mettere su casa è difficile: non
ci danno garanzie, ma ce le chiedono sempre per firmare l'affitto o aprire
il conto in banca. Precario? Niente da fare.
SCIOPERO TOTALE il 16 aprile scendi in piazza, resta a letto, ma non lavorare
per lui. Nella web economy, nelle catene commerciali, nei call center,
nei servizi e nelle fabbriche una nuova generazione ha ritrovato il gusto
e la forza di ribellarsi e scioperare. L'opposizione sociale contro i
fascisti, chierici e piazzisti che ci malgovernano è cresciuta intorno
alla voglia di attivismo e di conflitto sui media, nelle città, nei luoghi
di lavoro. Dopo Seattle, Praga, Genova, 9/11, Enron, Argentina, il neoliberismo
è in crisi verticale e mostra in Italia e in America la sua faccia più
autoritaria e guerrafondaia. Dopo che a Roma milioni di persone, italiani
e migranti, giovani e di mezza età, movimentisti e sindacalisti, hanno
espresso la loro volontà di opposizione sociale contro il governo del
monopoli, è arrivato il momento di costruire con il conflitto diritti
chiari ed esigibili collettivamente in Italia e in Europa. Più soldi,
meno ore: questa è la flessibilità che vogliamo. Altro che libertà di
licenziare.
E il 1° maggio, facciamoci una bella PARADE...(vedi
locandina, vedi cartoline) E così anche quest'anno lanciamo un appello per la MayDay Parade
a Milano il pomeriggio del Primo Maggio, una grande manifestazione con
carri, biciclette e soundsystem che si snodi attraverso la città irrespirabile,
in un clima di festa liberatoria e di affermazione del nuovo soggetto
sociale che anima le lotte che stanno sconvolgendo l'Italia. Progettiamolo
come evento separato, ma non in opposizione, alla manifestazione sindacale
tradizionale del mattino. MayDay 2002 è la festa dei precari al precariato,
è la festa dei migranti alla Bossi-Fini che li vorrebbe schiavi a tempo
determinato, è la ripresa dell'azione sindacale dal basso per il dispiegamento
di nuove forme di conflitto. Milano, la capitale della precarietà e del
terziario postindustriale, la metropoli resa cancerosa dall'interesse
privato della destra, è il posto giusto da cui diffondere il messaggio
di lotta ai milioni di ragazzi che oggi lavorano senza tutele.
Ogni gruppo o realtà formale o informale che partecipa organizzerà un
carro, per urlare musica e contenuti, rivendicazioni e provocazioni. Lo
scopo è mobilitare con forme nuove, più dirette e meno ideologiche, tutto
il precariato sociale, affinché prendano piede e dilaghino reti di attivismo
sindacale in tutta Italia e in tutta l'UE. Il MayDay vuole essere uno
dei percorsi per riuscire a mettere in campo piattaforme dei lavoratori
tipicamente atipici, costruite a partire dalle pratiche rivendicative
nei luoghi di lavoro e negli spazi sociali. Lo spirito è quello della
parade popolare e multicolore, non della parata monolitica.
MayDay Parade
il Primo Maggio del precariato sociale
www.chainworkers.org
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