TRATTO DA Liberation, back


McDonald's assaggia conflitto sociale.
A Parigi scioperanti occupano un fast-food



"Non siamo carne trita". Siamo a Boulevard Saint-Germain, nel quartiere latino a Parigi. I turisti si avvicinano a un ristorante dall'insegna familiare. Trovano scritto: "McDonald's on strike" come spiega un giovane scioperante a una coppia britannica, i quali decidono di firmare la petizione.
Siamo al 13° giorno di sciopero, sono state già raccolte 15.000 firme. "E' un segnale dell'evoluzione del'opinione pubblica. Dopo l'affare José Bové* e le proteste contro i McDonald's in tutto il mondo, l'immagine dell'azienda si è offuscata. E dopo che abbiamo passato il Natale qui, il nostro movimento è diventato molto popolare nel quartiere" - dice Rashid, giovane delegato. Il McDonald's di Saint Germain è occupato giorno e notte da 15 dipendenti del ristorante. In gran parte studenti, che scoprono l'asprezza dell'azione sindacale.

MOVIMENTO SORPRESA.
"Questo sciopero è nato da un non ne posso più generalizzato", spiega Jerome, 6 anni di McDonald's, delegato sindacale. "L'abbiamo preparato a lungo fuori dalle ore di lavoro, abbiamo visto ogni salariato, uno a uno. Tutti ci hanno detto che non sopportavano più le loro condizioni di lavoro."
Il 14 dicembre la quasi totalità dei giovani della crew (23 anni in media) ha smesso di lavorare senza preavviso. Le richieste degli scioperanti: riconoscimento dell'anzianità, diritto alla formazione professionale, soppressione degli orari frammentati, straordinari, premio di produzione.


Rivendicazioni classiche, insomma, ma qui i dipendenti sono studenti che lavorano part-time. "Lavorare a McD era un lavoro di ripiego, ma visto che la maggior parte di noi ci lavora tutto l'anno, abbiamo deciso di farci valere come dipendenti." E a fare uno sciopero duro con occupazione dei locali e scontro frontale con la direzione.
La McD Francia si è trovata spiazzata. Prima hanno cercato di far lavorare una squadra sostitutiva, dei crumiri, poi hanno fatto offerte finanziarie individuali agli scioperanti.
I dipendenti parlano di aggressioni fisiche e verbali anche se tutti si danno del tu, di discriminazioni, di pressioni costanti per spingere a dare le dimissioni.

RIVENDICAZIONI.
Per comprendere il disagio, bisogna immergersi nell'organizzazione interna di McD. In basso alla gerarchia c'è la crew, manodopera ultraflessibile, che serve i clienti, prepara gli hamburger, pulisce la sala, sotto l'occhio inquisitore dei manager. I bisogni del gestore passano sopra tutto e tutti, e i vincoli di orario della vita studentesca non vengono presi in considerazione. E' per questo che il sindacato degli studenti francesi è stato solidale con lo sciopero ed è grazie agli studenti che lo sciopero resiste da due settimane.


Concretamente gli scioperanti chiedono il pagamento regolare dei salari, possibilità di carriera dopo due anni nell'impresa, tenere conto dei 20 minuti di preparazione per indossare l'uniforme, e l'indennità di sciopero.
I sindacati presenti sul campo hanno proposto alla McD di fare un accordo che accolga gran parte delle richieste dello sciopero, il quale riguardi unicamente il ristorante di Saint Germain. Mentre gli altri sindacati hanno sconfessato lo sciopero firmando un accordo separato con l'azienda.
Gli scioperanti si apprestano a passare il capodanno sul loro luogo di lavoro:
"Un McSciopero è una buona occasione per festeggiare".



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