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La morte
annunciata dei "lavori giovani" lascia apparire lo spettro dei "giovani
disoccupati"
Francia - Cinque anni sono passati veloci. gli impieghi per
giovani nati nel 1997 con la legge Aubry arrivano alla scadenza. 228.000
giovani vedono la fine dei loro contratti a tempo determinato, di
cui un quarto dall'anno prossimo.
I primi "disocccupati giovani" appariranno nel dicembre 2003. Un sollievo
per le finanze pubbliche (ogni giovane lavoratore costa allo stato
15.000 euro all'anno), che lanno prossimo
economizzerà 500 milioni d'euro. L'annuncio molto politico
della legge Aubry nasconde male un'impreparazione totale alla legge
sin dalla sua promulgazione. Per evitare troppe proteste lo stato
ha deciso di rendere stabili, almeno momentaneamente, i 16.000 giovani
impiegati al ministero dell' interno, e 20.000 insegnati di sostegno
(fino al luglio 2003).
Per il resto è il vuoto assoluto. In particolare per le associazioni
che impiegano circa 10.000 giovani in questo contesto. Il finanziamento
rischia di essere misero, con un aiuto statale diviso in tre (80%
del costo di un reddito minimo di aiuto sociale SMIC), attraverso
cui gettare nella disoccupazione una buona parte dei giovani lavoratori.
Tanto piu' che il futuro civis (contratto
d'inserimento nella vita attiva), ancora evanescente, certo non lo
sostiutira'. Innanzitutto perche' non sara' pronto in tempo e poi
perche' non riguardera' le stesse fascie di lavoratori.
I giovani entrati nel mercato del lavoro potranno conoscere qualche
cattiva sorpresa: la copertura per la disoccupazione non e' assicurata
che per i 100.000 salariati del settore associativo. Il ministero
dell'educazione non aveva previsto questo tipo di spesa nel suo budget.
Quanto alle amministrazioni locali, queste non avrebbero sempre versato
i contributi per l'assicurazione contro
la disoccupazione. Ma bisogna andare così veloce e, come dice
la destra, tirare una riga su un'esperienza che ha riguardato centinaia
di migliaia di giovani?
Thanx Liberation |