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Commento
alla propostadi legge regionale presentata da rif com
La proposta di legge presentata dai consiglieri regionali di rifondazione,
Martina, Locatelli, Lombardi e Confalonieri è un tentativo
di dare un aiuto legislativo ed economico, stiamo parlando però
di leggi regionali, ai precari identificati secondo norme e regole
molto rigide. In breve è una constatazione dei dati sui lavoratori
atipici in Lombardia, sono ormai 3 su 10, e sulle agenzie interinali.
Si definiscono soggetti beneficiari di contributo economico interinali,
parasubordinati, a termine, contratto a tempo parziale alla fine della
loro 'missione'. Tutti coloro che hanno un reddito di meno di 500
euro al mese. Si propone di costituire un Fondo Regionale che contribusice
per 6 mesi ad un'assegno si sopravvivenza compresi i contributi pensionistici.
In pratica 500 euro al mese per sei mesi.
Numero 1.
Il lingaggio conta e anche tanto. Missione parola usata nel testo
dei consiglieri di Rifondazione Comunista, al posto di lavoro, ha
tutt'altro significato da quello comune conferitogli dai giornali
e dalle tv. Il termine non è usato a caso. Missione non significa
lavoro, o periodo lavorativo ma vuol dire 'fine licenza', 'congedo',
'spedizione'. In pratica una condizione che nasce già in
partenza chiusa, un lavoro a tempo limitato. Tutti quelli che lavorano
in condizioni di precarietà e quindi vivono nell'incertezza,
conoscono le conseguenze di questo atteggiamento mentale perdente
alla nascita. Menefreghismo diffuso, disinteresse sulle condizioni
di lavoro, frasi come 'tanto va tutto così', 'non c'è
niente da fare', 'il mercato internazionale ce lo impone', 'chi
se ne frega tanto fra un po' parto per l'India, l'Erasmus, gli States,
Sharm el sheik'................
Numero 2.
Quello che il precariato chiede non è il lavoro in quanto
tale, figuriamoci poi quello sottopagato, in nero, o precario e
in mano al caporalato, come sono quelli che si mascherano dietro
le parole lavoratori a tempo determinato, co co co, interinali,
parasubordinati etc. etc. Noi tutti lottiamo per i diritti. Diritti
che ci vengono negati proprio in quanto costretti ad accettare del
lavoro precario e non garantito. Maternità, ferie, accantonamenti
per la pensione, contratti comprensibili che parlino di diritti
reali.
Numero 3
Il tentativo dei consiglieri di Rifondazione è da sostenere
e da accompagnare con nostre sollecitazioni a tutte quelle forze
politiche, civili, individualità, associazioni, che vogliano
promuovere l'affermazione dei diritti di tutti i lavoratori. E'
utile che noi cerchiamo di dialogare con tutti, senza esclusioni
per affermare le voci che si alzano dal mondo del lavoro. Sfruttati,
senza prospettive per il futuro, incapaci di contrarre mutui per
comprarsi una casa e impossibilitati a pagarsi l'affitto. Sempre
esposti alla spada di Damocle del licenziamento o meglio della fine
della missione. Sono ormai 3 persone su 10 quelle in questa condizione
e il loro numero è in continua crescita.
Numero 4
La strada è appena iniziata. I partiti politici fanno fatica,
spesso sono impossibilitati, tranne rari casi, a comprendere gli
effetti della precarietà che hanno anche loro contribuito
ad ampliare. Il pacchetto Treu votato da tutta la sinistra nel 1997
ha aperto una breccia molto pericolosa. I limiti che imponeva sono
saltati. Il lavoratore interinale non è trattato come un
lavoratore a tempo indeterminato e nemmeno come il collega a tempo
determinato. L'Interinale perde la possibilità concreta di
far valere i suoi diritti sul posto di lavoro. Le aziende si sono
tolte dai piedi tutte le responsabilità nella gestione dei
lavoratori. 'Non siete assunti da noi' vi rispondono.
Numero 5
Questa qui sotto è una parte della carta del Lavoro dello
Stato fascista.
"Le corporazioni sono organi di unificazione dei fattori della
produzione e rappresentano gli interessi di essa nel suo complesso.
In grazie a questa rappresentanza mista e fin quando gli interessi
della produzione si identificano con quelli della nazione, le corporazioni
sono riconosciute per legge dallo Stato. Le corporazioni possono
emanare disposizioni che colleghino capitale e lavoro e norme le
quali tendano a coordinare la produzione. Nei conflitti di lavoro
non c'è ragione di ricorrere alla magistratura del lavoro
fin quando l'organo corporativo non abbia esaurito i suoi sforzi
conciliativi. Gli uffici di collocamento sono controllati dagli
organi corporativi dello stato. Gli organi corporativi vigilano
sull'osservanza delle leggi che regolano la prevenzione degli infortuni
e la sicurezza sul lavoro"
Alcune parti sono letteralmente identiche sia concettualmente che
negli effetti legali alle norme che regolano il lavoro interinale,
cioè il Contratto Nazionale interinale entrato in vigore
il 1 ottobre firmato da Confinterim, Cgil Cisl e Uil. Basta sostituire
la parola corporazioni con quella enti bilaterali e confrontarli
con il CCNL Interinalie pubblicato su www.cnel.it
sezione contratti.
E' necessario denunciare queste pericolose 'combinazioni' senza
cadere nella polemica contro i sindacati confederali. Anzi. E' proprio
la conoscenza di tali norme che deve farci riflettere insieme sulle
risposte da opporre al liberismo. Piuttosto di dividerci sterilmente
dobbiamo essere in grado di trovare i punti mininmi comuni (magari
la maternità che ne dite?) sui quali lottare. Poche parole,
leggi comprensibili a tutti.
Thanx to stefo |