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13-02-03

  Commento alla propostadi legge regionale presentata da rif com

La proposta di legge presentata dai consiglieri regionali di rifondazione, Martina, Locatelli, Lombardi e Confalonieri è un tentativo di dare un aiuto legislativo ed economico, stiamo parlando però di leggi regionali, ai precari identificati secondo norme e regole molto rigide. In breve è una constatazione dei dati sui lavoratori atipici in Lombardia, sono ormai 3 su 10, e sulle agenzie interinali. Si definiscono soggetti beneficiari di contributo economico interinali, parasubordinati, a termine, contratto a tempo parziale alla fine della loro 'missione'. Tutti coloro che hanno un reddito di meno di 500 euro al mese. Si propone di costituire un Fondo Regionale che contribusice per 6 mesi ad un'assegno si sopravvivenza compresi i contributi pensionistici.

In pratica 500 euro al mese per sei mesi.

Numero 1.
Il lingaggio conta e anche tanto. Missione parola usata nel testo dei consiglieri di Rifondazione Comunista, al posto di lavoro, ha tutt'altro significato da quello comune conferitogli dai giornali e dalle tv. Il termine non è usato a caso. Missione non significa lavoro, o periodo lavorativo ma vuol dire 'fine licenza', 'congedo', 'spedizione'. In pratica una condizione che nasce già in partenza chiusa, un lavoro a tempo limitato. Tutti quelli che lavorano in condizioni di precarietà e quindi vivono nell'incertezza, conoscono le conseguenze di questo atteggiamento mentale perdente alla nascita. Menefreghismo diffuso, disinteresse sulle condizioni di lavoro, frasi come 'tanto va tutto così', 'non c'è niente da fare', 'il mercato internazionale ce lo impone', 'chi se ne frega tanto fra un po' parto per l'India, l'Erasmus, gli States, Sharm el sheik'................


Numero 2.
Quello che il precariato chiede non è il lavoro in quanto tale, figuriamoci poi quello sottopagato, in nero, o precario e in mano al caporalato, come sono quelli che si mascherano dietro le parole lavoratori a tempo determinato, co co co, interinali, parasubordinati etc. etc. Noi tutti lottiamo per i diritti. Diritti che ci vengono negati proprio in quanto costretti ad accettare del lavoro precario e non garantito. Maternità, ferie, accantonamenti per la pensione, contratti comprensibili che parlino di diritti reali.


Numero 3
Il tentativo dei consiglieri di Rifondazione è da sostenere e da accompagnare con nostre sollecitazioni a tutte quelle forze politiche, civili, individualità, associazioni, che vogliano promuovere l'affermazione dei diritti di tutti i lavoratori. E' utile che noi cerchiamo di dialogare con tutti, senza esclusioni per affermare le voci che si alzano dal mondo del lavoro. Sfruttati, senza prospettive per il futuro, incapaci di contrarre mutui per comprarsi una casa e impossibilitati a pagarsi l'affitto. Sempre esposti alla spada di Damocle del licenziamento o meglio della fine della missione. Sono ormai 3 persone su 10 quelle in questa condizione e il loro numero è in continua crescita.


Numero 4
La strada è appena iniziata. I partiti politici fanno fatica, spesso sono impossibilitati, tranne rari casi, a comprendere gli effetti della precarietà che hanno anche loro contribuito ad ampliare. Il pacchetto Treu votato da tutta la sinistra nel 1997 ha aperto una breccia molto pericolosa. I limiti che imponeva sono saltati. Il lavoratore interinale non è trattato come un lavoratore a tempo indeterminato e nemmeno come il collega a tempo determinato. L'Interinale perde la possibilità concreta di far valere i suoi diritti sul posto di lavoro. Le aziende si sono tolte dai piedi tutte le responsabilità nella gestione dei lavoratori. 'Non siete assunti da noi' vi rispondono.


Numero 5
Questa qui sotto è una parte della carta del Lavoro dello Stato fascista.


"Le corporazioni sono organi di unificazione dei fattori della produzione e rappresentano gli interessi di essa nel suo complesso. In grazie a questa rappresentanza mista e fin quando gli interessi della produzione si identificano con quelli della nazione, le corporazioni sono riconosciute per legge dallo Stato. Le corporazioni possono emanare disposizioni che colleghino capitale e lavoro e norme le quali tendano a coordinare la produzione. Nei conflitti di lavoro non c'è ragione di ricorrere alla magistratura del lavoro fin quando l'organo corporativo non abbia esaurito i suoi sforzi conciliativi. Gli uffici di collocamento sono controllati dagli organi corporativi dello stato. Gli organi corporativi vigilano sull'osservanza delle leggi che regolano la prevenzione degli infortuni e la sicurezza sul lavoro"


Alcune parti sono letteralmente identiche sia concettualmente che negli effetti legali alle norme che regolano il lavoro interinale, cioè il Contratto Nazionale interinale entrato in vigore il 1 ottobre firmato da Confinterim, Cgil Cisl e Uil. Basta sostituire la parola corporazioni con quella enti bilaterali e confrontarli con il CCNL Interinalie pubblicato su www.cnel.it sezione contratti.
E' necessario denunciare queste pericolose 'combinazioni' senza cadere nella polemica contro i sindacati confederali. Anzi. E' proprio la conoscenza di tali norme che deve farci riflettere insieme sulle risposte da opporre al liberismo. Piuttosto di dividerci sterilmente dobbiamo essere in grado di trovare i punti mininmi comuni (magari la maternità che ne dite?) sui quali lottare. Poche parole, leggi comprensibili a tutti.


Thanx to stefo
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