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Telecom
vuole scappare: seicento posti a rischio nel call center sardo
Telecomunicazioni e servizi connessi a Internet crescono, ma in Sardegna
seicento giovani rischiano di perdere il posto di lavoro. Telechance,
cooperativa nata alla fine della storia di Video on line, quando Telecom
acquisì il marchio dell'Internet service provider e un'azienda italiana,
call center, prese la gestione dell'help desk,
potrebbe chiudere i battenti. Il motivo? Tin.it non rinnoverà il contratto
con la società e trasferirà il lavoro su Roma, dandolo a una costola
del gruppo. In pratica, se qualcosa non cambierà nel giro di breve
tempo, Telechance di Cagliari non avrebbe più ragione di esistere.
I seicento ragazzi che operano in via Montecassino, dovrebbero dire
addio all'impiego. Senza contare che dei 600 giovani circa la metà
sono assunti con contratto atipico con paga di 4
euro all'ora, 15gg di ferie, malattia non retribuita fino al
3° giorno, mentre dal 4° in poi al 50% del compenso medio; gli altri
non hanno nessun contratto, sono pagati in assegno (ritenuta d'acconto).
Il prossimo contratto, se ci sarà un rinnovo, dovrebbe essere di cococo
e, tralasciando le condizioni di lavoro, si dovrà essere operativi
comunque dalle 7 alle 8 ore al giorno, tutti i giorni dalle 8 alle
24 (compresi sabato e domenica!).
L'allarme arriva dai soci della cooperativa che spiegano: «Pur di
mantenere i posti in Sardegna abbiamo proposto perfino quotazioni
tali da farci lavorare in perdita. Ma purtroppo non è servito a niente».
E denunciano: «Assolutamente scorretto e vergognoso
è il modo con cui la 'migrazione' viene eseguita». In attesa
di avere conferme definitive, il call center, mobilita le proprie
forze e fa un appello alla classe politica: aiutateci a difenderci.
«Proprio adesso che le stime di sviluppo in questo settore nei prossimi
anni promettono per l'Europa e l'Italia una crescita senza precedenti
in termini di opportunità occupazionali», sottolinea una nota, «si
sta aprendo una crisi drammatica, legata alla decisione di Tin.it
di non rinnovare il contratto. Una scelta dichiaratamente non dettata
da insoddisfazione nel servizio fornito, anzi sempre apertamente apprezzato».
Secondo i soci, «si tratta semplicemente di portare via lavoro alla
Sardegna, disperdendo competenze e professionalità di tanti giovani
che hanno scommesso e investito in questo progetto fin dall'inizio,
per trasferire tutto a Roma, a un'azienda che attualmente non è neppure
pronta a dare un servizio adeguato, da un punto di vista quantitativo
e qualitativo, alle esigenze del momento». Telechance è nata nel '96
e «grazie all'esperienza maturata» è riuscita a passare indenne attraverso
i continui cambi al vertice del suo unico cliente: da Tol a Tin, poi
da Tin.it a Virgilio e oggi a Seat Tin.it, sempre gruppo Telecom.
Nel 2000 l'azienda (che è cresciuta in maniera esponenziale) ha inaugurato
uno dei primi multimedia contact center d'Italia. Ora il pericolo
di dover cancellare tutto è in agguato.
Thanx to risorsaumana e www.unionesarda.it |