Si inaugura un altro MCDONALD presso l'IPERCOOP di Sambuceto
Il Comitato Anti-Wto Abruzzo vi invita giovedi'
15 marzo alle ore 14.00 a trovarvi a Villa De Riseis a Pescara per organizzarci con i mezzi e raggiungere l'IPERCOOP. Per le 15.30 tutti davanti all'IPERCOOP (uscita asse attrezzato Sambuceto zona industriale oppure e venite dalla Tiburtina girate ad AUCHAN e proseguire oltre il parcheggio verso l'IPERCOOP che da li' è a 5 minuti)
Da Pescara con l'autobus l'IPERCOOP è raggiungibile con al linea 13.
Alle 16.00 partirà la
cerimonia di inaugurazione dell'IPERCOOP e di MCDONALD'S al suo interno alla presenza dei massimi rappresentanti politici regionali e di stampa e televisioni.
Ci sarà da divertirsi con tute bianche striscioni aquiloni trombe e quel che vi suggerirà la fantasia per farci vedere/sentire e "allietare" la "vetrina" mediatico-elettorale dell'inaugurazione.
E' prevista per giovedì 15 l'apertura dell'ennesimo (il quarto ed il più grande e moderno) ipermercato della zona metropolitana Pescara-Chieti (mezzo milione di abitanti).
Questa volta è la COOP Adriatica a tentare il salto verso " la distribuzione del futuro".
Un Ipercoop che si sponsorizza sui muri delle città con lo slogan " Centro d'Abruzzo", il centro dei tuoi desideri, e che si fa rappresentare da un logo a forma di "orsetto (abruzzese doc!!!) di montagna che vuole raggiungere il mare" (sic!).
Un Ipermercato che non solo vuole essere piazza commerciale e di svago ma anche il " Centro di una Regione in espansione", un Centro fatto di "mondi" (così verranno chiamate le aree di vendita), di un punto distribuzione carburanti, di un parco attrezzato (di proprietà del Comune di San Giovanni Teatino dato alla gestione dell'Ipermercato stesso) dove la popolazione può riposarsi e fare jogging.
Insomma il paradiso in terra, peccato manchino piscina, cinema e camere d'albergo!
Battage pubblicitario fatto anche da opuscoli che da mesi invadono le case dei nuovi cittadini, i "consumatori da trasformare in soci per radicarsi sul territorio".
Il territorio e il cittadino sussunti dalla fabbrica del consumo e del riposo, da un luogo privato dove passare parte importante del cosiddetto tempo libero.
Opuscoli dove si fa un gran scrivere di consumo "responsabile", di bontà dei prodotti, di qualità dell'ambiente, dell'impegno sociale, di responsabilità nei confronti del socio che, oltre ad essere informato delle promozioni può anche dare dei suggerimenti, di un occasione di lavoro per 600 persone, della garanzia di non vendere con il marchio COOP prodotti geneticamente modificati, etc.
Il "socialismo" in un ipermercato solo!
Tutto bene, sembrerebbe, ma così non è.
Le mezze verità, sono peggio delle bugie.
La iper-struttura, ovviamente, assorbirà tutte le varie COOP precedentemente dislocate sul territorio, porterà al definitivo crollo di molti piccoli esercizi commerciali, alla chiusura della media struttura commerciale.
All'interno dell'Ipercoop aprirà un grande Mc Donald's, dove diritti del lavoro, qualità del cibo e rispetto dell'ambiente certo non sono di casa. Contro tutto questo la protesta di un nutrito gruppo di associazioni, organizzazioni ambientaliste e di solidarietà internazionale, di circoli di Rifondazione Comunista, e di tante singole persone, riunite insieme nel Comitato anti-WTO, (nato il 13 settembre del 2000 promuovendo una riuscita manifestazione svoltasi a Pescara contro il FMI in contemporanea con le lotte di Praga).
La dirigenza della COOP Abruzzo ed Adriatica non ha voluto sentire ragioni ed ha tirato dritto.
L'informazione e la protesta hanno coinvolto via via sempre più cittadini sino a farsi sentire nella stessa assemblea dei soci coop di lunedì 5 marzo, indetta per presentare ai soci il mega complesso commerciale.
Quaranta minuti di propaganda aziendale e poi, finalmente, la discussione.
Dopo due interventi di critica al modello alimentare MCDONALD'S ed al non coinvolgimento reale dei soci alle scelte della "cooperativa" da parte di militanti del comitato anti-WTO, l'affollata assemblea si è a dir poco animata.
La critica si è arricchita con altri contenuti come quelli relativi alla negazione dei diritti dei lavoratori nei MCDONALD'S o al ruolo delle multinazionali nella rapina ai danni dei Sud del mondo.
Molte sono state le critiche dei semplici soci all'operato della dirigenza COOP per le scelte effettuate senza la partecipazione e discussione dei soci stessi.
La dirigenza non ha dato che risposte di tipo ideologico affermando che la presenza MCDONALD'S è garanzia e segno di pluralismo nell'alimentazione (sic!) e che comunque la multinazionale del burger non è collocata all'interno di spazi COOP.
Così tra un attacco a Rifondazione ed un altro a "quelli di Seattle" la dirigenza COOP ha pensato bene di chiudere i lavori, specie dopo che un socio aveva paventato una sorta di votazione di sfiducia dell'assemblea nei confronti della MCDONALD'S e della dirigenza COOP.
In fondo è stata una bella sorpresa vedere trasformata la vetrina mediatico elettorale della presentazione ai soci della IPERCOOP in un'occasione di informazione e consapevolezza.
INFO: http://www.urla.com/consapevolezza/
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