Tratto da ANSAback



NATALE,
INFURIA CAMPAGNA ANTIPUBBLICITÀ




PARIGI, 14 DIC - A morte la pubblicità: un francese le ha dichiarato guerra a oltranza. Yvan Gradis, attivista 'anti- pub', in questi giorni di grandi spese natalizie va in giro senza sosta a riempire di scarabocchi e contro-messaggi sovversivi i manifesti e cartelloni abusivi sparsi per la capitale francese.

"Sono diventato publifobo l'11 ottobre 2001 - ricorda, preciso, il quarantatreenne Gradis - guardando le pubblicità nel 'tubé (la metropolitana di Londra); è li che ho sentito qualcosa di brutale e ho avuto un'illuminazione". Da allora si é dato all'anti-pubblicitarismo militante, ha fondato l'associazione Rap, Resistence à l'Agression Publicitaire, per la quale scrive la lettera bimestrale 'Le Publiphobé e negli ultimi tempi si è dato alla caccia senza quartiere ai cartelloni pubblicitari abusivi.

"Ne ho denunciati 400 e ne ho fatti smantellare un centinaio", racconta soddisfatto prima di dire la sua sul dilagare delle reclames: "Noi vogliamo far capire alla popolazione che la pubblicità è una forma di inquinamento come quella dell'acqua e dell'aria". E una forma di inquinamento parecchio pesante, considerato il fatto che secondo recenti studi scientifici sembra che un cittadino europeo medio sia bombardato da non meno di 4.000 messaggi commerciali al giorno.

Ultima attività in questi tempi di feste e di acquisti natalizi massicci, specie nei grandi magazzini dei Grands Boulevards di Parigi: la 'correzioné dei manifesti pubblicitari. Non potendo farli rimuovere tutti Gradis ha cominciato a riempire di graffiti, sgorbi e messaggi i cartelloni abusivi e eccessivamente aggressivi per messaggio e posizione.

Un'attività che gli è valsa una nuova notorietà e a cui hanno cominciato a partecipare nomi in vista della nebulosa antimondialista: tra i tanti il leader della Confederation Paysanne José Bové e la giornalista canadese Naomi Klein, musa dei No Global e autrice della loro bibbia 'No Logo.