LAVORO ATIPICO
Cresce il lavoro atipico a Milano. Nelle piccole e medie imprese locali i
lavoratori sono complessivamente 1.343, il 16,25% del totale. La
collaborazione coordinata e continuativa è la più utilizzata (dal 41,4%
delle aziende che utilizza l'atipico e dal 28,95% del campione totale),
seguita dal contratto a tempo determinato (37,9%) e dal part-time (34,71%).
E' quanto emerge dalla ricerca di Apimilano, associazione milanese che
raccoglie 3mila pmi locali, con circa 80mila dipendenti. Seguono nella
classifica il lavoro interinale, utilizzato dal 33,44% delle imprese "atipiche", la collaborazione occasionale(26,11%) e altre forme di atipico (10,19%). In Toscana, il 12,4% del totale degli occupati è riconducibile a forme di lavoro cosiddetto atipico. E' quanto è scaturito da convegno
promosso ieri dalla Cgil regionale, secondo la quale, nell'ottobre 2001, gli
iscritti al fondo speciale dell'Inps sono 181 mila, l'8% del totale
nazionale, e i giovani fino 30 anni rappresentano poco più del 20%.
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