TRATTO DA Repubblica, 24-11-01 back
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In tutto il mondo si celebra
il giorno del "non acquisto"
- Milioni di persone in tutto il mondo oggi fanno acquisti, come ogni giorno. Migliaia invece oggi si asterranno dal farli. Per ventiquattro ore. In segno di protesta contro il consumismo imperante, il capitalismo con turbo, la colonizzazione dell'immaginario; in barba al marketing e alla pubblicità non compreranno nulla, né un telefonino nuovo, né un cappello, né le sigarette. E' il Buy Nothing Day, la Giornata mondiale del non acquisto, che da sei anni si celebra a macchia di ghepardo ma caparbiamente in 44 nazioni; una campagna adottata dallo scorso anno anche in Italia da Terre/Altraeconomia.
Promossa sul territorio dagli attivisti della rete Lilliput la campagna italiana prevede oggi manifestazioni, chioschi ed eventi in tante città: Genova, Milano, Tento, Vicenza, PIsa, Firenze, Palermo, Cagliari, Roma. "Una moratoria di 24 ore sugli acquisti è una piccola cosa con grandi implicazioni" spiega Umberto di Maria del comitato promotore "l'invito è rivolto a tutti coloro che condividono l'antipatia per l'invadenza del consumismo".
I modi di questa protesta saranno pacifici e giocosi: sfilate di carrelli vuoti dentro i centri commerciali, animazioni per i bambini con clown e musica, volantinaggio fuori dai negozi, distribuzione di 'buoni di esenzione dal regalo acquistato' da dare agli amici al posto degli oggetti, mercatini di scambio di libri e giocattoli. A Milano in piazza Cordusio saranno esposti i lavori presentati per il concorso anti pubblicità del Buy Nothing Day 2001: slogan e manifesti ideati da grafici, copy, artisti e advertiser sovvertendo il messaggio delle campagne pubblicitarie dei grandi marchi. Alla Bocconi la rete Lilliput ha organizzato un incontro sul consumo etico, a Cremona si tiene una conferenza sulle banche del tempo e un grande bazar per la costruzione di giochi per bambini da materiali di recupero. A Vicenza i manifestanti insegneranno ai passanti a realizzare da se alcuni beni di consumo, come i detersivi. Il nodo bolognese di Lilliput distribuirà 'consigli per i non acquisti' e mini guide all'autoproduzione di beni casalinghi. A Roma nel tardo pomeriggio a Campo de' Fiori gruppi di teatro di strada, percussionisti e poeti animeranno una festa, e saranno distribuiti degli euro finti.
Il Buy Nothing DAY è nato nel 1995 su iniziativa di un gruppo di attivisti e operatori dei media con sede a Vancouver. Fondato da Kalle Lasn, guru della cultura jammer, il gruppo produce pubblicità alternativa per comitati politici e gruppi ambientalisti, incluso Greenpeace. Sulla rivista Adbusters, 40.000 abbonati in tutto il mondo, vengono pubblicate campagne pubblicitarie contraffatte e slogan sovversivi: tra le più famose la parodia delle sigarette Camel, con il cartoon del cammello 'Joe Chemio', o quella della pubblicità Calvin Klein del profumo Obsession con un ragazzone che controlla preoccupato dentro le sue mutande.
"Da quando è nata la campagna Buy Nothing Day è andata espandendosi in maniera assolutamente spontanea: riceviamo richieste di partecipazione da ogni parte del mondo, da Tokyo a Bruxelles" raccontano alla Adbusters. "Non diciamo alle persone di non comprare quello di cui hanno bisogno, ma di riflettere su quello che comprano e sugli effetti che questo ha sulla loro vita personale, e sull'ambiente". In America la manifestazione più imponente si tiene a Seattle: qui dei dimostranti taglieranno le loro carte di credito davanti ad una grande centro commerciale. In Europa la protesta più innovativa ha luogo a Londra, dove il gruppo FanClub ha movimentato per la giornata di oggi un gruppo di persone ad andare a comprare oggetti e riportarli immediatamente al bancone dei reclami per farseli rifondere. Scopo: mandare in tilt i grandi magazzini.
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