Parola di Chainworkerback



Davide, 26 anni

ChainWorkers: Hai voglia di parlare un po' del tuo tempo all'Esselunga?

Madonna, ho fatto sei anni in quella galera! E' come essere uscito da un tunnel. Per sei anni ho lavorato 6 giorni su 7 in una cifra di Esselunga diverse: i primi due anni ogni giorno potevo andare in un supermarket diverso, anche se era dall'altra parte della tangenziale. Mi è capitato, la domenica di alzarmi nel panico di essere in ritardo, vestirmi di corsa e scendere in strada, per poi capire che era il mio giorno di riposo. Ora si lavora anche di domenica. E tu non ti puoi lamentare.

Sì, perché i primi due anni ti assumono in formazione-lavoro: ti pagano un cazzo e non devono neanche versare contributi. Poi passati due anni magari ti segano e tu quindi devi fare il bravo. Io poi ho cercato di fare casino. Non ci stavo più dentro. Ho cercato di farmi eleggere delegato, di farmi valere con i capi. Il sindacato non mi ha appoggiato per niente. Tanto i piu' vecchi, quelli iscritti al sindacato, avevano un altro contratto, con altri tempi, altri soldi, orario rigido e scatti, mi dicevano che loro le lotte le avevano fatte ai loro tempi e che noi giovani eravamo coglioni e che ci meritavamo quello che ci dava l'azienda.


CWs: Qual è la struttura gerarchica di controllo dell'Esselunga?

Esiste un controllo verticale su uno o più supermarkets ed uno orizzontale sui vari reparti. Con responsabili per ogni negozio o zona, ispettori territoriali per vari reparti di prodotti. I responsabili controllano le cassiere e gli ispettori controllano quelli che lavorano ai reparti. Sono quasi sopra ai responsabili, gli ispettori di reparto: gastronomia, frutta e verdura, sala...

Ogni ispettore ha in media 10 negozi in città e fuori. Ti posso parlare della gastronomia in cui ho lavorato io: E' il reparto più ambito, quello che loro portano in palmo di mano perchè gli fa fare più incasso, perchè è più semplice gonfiare i prezzi. Con una spesa minima hanno un guadagno impressionante.
Gli ispettori sono azionisti dell'azienda, sono controllori feroci, più ti spremono più ci guadagnano direttamente. Rispondono solo a Caprotti e si rispecchiano nel suo mito. Di Caprotti si sa che è brianzolo e che non gli piacciono i sindacati. Che ha un'infinità di soldi e che finanzia Albertini…


CWs: Quanto si lavora e quanto si guadagna all'Esselunga?

Io operaio specializzato 3° livello, qualificato, facendo solo le mie ore portavo a casa L.1.800.000/1.900.000, se facevo più ore facevo anche L.2.500.000.

Per legge, oltre alla domenica, tu hai una mezza giornata di riposo da scegliere da lunedì al sabato, e l'altra mezza te la sceglie l'azienda. Di solito ci si viene incontro e si riesce ad avere la giornata intera. Ma se fai qualcosa che non va, hai sempre il fiato sul collo. E ti fanno impazzire. Rientrando da una malattia senza il certificato medico, mi hanno rimandato a casa con una lettera di biasimo e un giorno di sospensione trattenuto dallo stipendio.

Di queste cose si parla tra colleghi, ma tutti con la disoccupazione dicono che l'Esselunga è un posto sicuro, non ti lasciano mai a casa, è un buon stipendio e non vogliono fare niente, ma poi si lamentano.

Ci sono ragazze part-time a 24 ore, si fanno invece tutta la settimana con straordinari dal 15% al 50% con conteggi complicatissimi. Il fatto è che c'è una mobilità selvaggia per coprire i buchi, per esempio hai l'orario dalle 6 e 12, alle 11 vengono e ti dicono "Ti fermi fino alle 17?" Specialmente quando ero in formazione lavoro sapevo quando iniziavo ma non quando finivo. In teoria ci sono i turni ma non vengono rispettati.
Da maggio 1999 è uscita la legge europea che non permette di fare più di 12 ore continuate di apertura. quindi si dovrebbe fare dalle 8.30 del mattino alle 8.30 di sera. Ma l'Esselunga se ne sbatte e fa dalle 8 del mattino alle 9 di sera continuato. Da maggio ad adesso ha sempre pagato la multa, poi essendo diminuiti i controlli ha messo un cartello con l'orario in regola, mantenendo però l'orario fuori legge.

Esselunga