Artista Lavoratore

NEW YORK - McDonald's è forse l'ultimo posto in cui uno si aspetterebbe di veder lavorare una famosa artista multimediale di downtown. Ecco perchè nessuno si è accorto quando Laurie Anderson ha passato questa estate servendo Big Macs e patatine grandi a Chinatown.

"Gi ultimi sei mesi li ho passati andando in posti e facendo cose insolite per me" - dice la 54enne cantante, violinista e rocker d'avanguardia. "Volevo solo immergermi in situazioni differenti per uscire dalla mia prospettiva, ossai quella di una newyorkese, donna e artista." Per questo scopo, la Anderson ha iniziato a lavorare prima in una fattoria Amish e, successivamente, da McDonald's, dove ha imparato come "riempire un bicchiere di Coca al giusto livello, che è difficile perchè solitamente strabocca. E' tutto predisposto per l'abbondanza e quindi di ogni cosa, ce n'è un po' di più."

In uniforme dietro a un registratore di cassa la Anderson è diventata invisibile persino per i suoi amici. "Entravano ed era come se fossi lontana da loro anche se non cercavo di mascherarmi. Non era previsto che io fossi lì e quindi per loro non c'ero."
Per la Anderson infiltrarsi nella vita di ogni giorno è diventata una forma d'arte. Nonostante l'apparente freddezza e l'ironico distacco con cui canta sul palco, Laurie è un' acuta osservatrice dell'umano, che trova il calore e l'umorismo nelle storie ordinarie che diventano esotiche.