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Parola di Chainworker |
Paolo, MediaWorld "QUESTA STORIA AVANZA/PAZZI DI SPERANZA/BANDITI/DALLE LEGGI DELLA SORTE/IL TEMPO DELLA VITA...SOLCHI PROFONDI BRILLANO NEGLI OCCHI…LA COSCIENZA PARLA/DI UNA COSCIENZA COME ARMA..."(Assalti Frontali) Provo a raccontarvi qualcosa partendo dal fatto che www.chainworkers.org mi sembra una buona idea e ci azzecca; minimo potrebbe essere un contenitore, un laboratorio di ricerca, inchiesta e consulenza andando a beccare dove bisogna beccare in sta cazzo di polveriera che è il mondo in cui viviamo... Casalecchio di Reno Bologna autostrada - tangenziale - centro commerciale SHOVILLE GRAN RENO(carrefour, benetton, burghy, bassetti, timberland, carisbo banca, ikea, castorama, cisalfa, conbipel, fila, mediaworld, abbigliamento, accessori, articoli regalo, profumeria, elettronica, telefonia, gioielli, orologi, pelletteria e valigeria, prodotti naturali, ristorazione, servizi). Tramite l'agenzia di fornitura di lavoro interinale "Obbiettivo Lavoro" faccio il magazziniere alla MEDIAWORLD, catena multinazionale di supermercati di elettrodomestici : 6 giorni su 7, 40 ore settimanali suddivise in turni da sette ore al giorno (dalle 9 alle 17 con 1 ora di pausa o dalle 14 alle 21) compreso il sabato, lunedì 5 ore e a volte anche la domenica con indennità del 100%, per ora ho un contratto di un mese con paga oraria lorda di 15000 esclusa la liquidazione, l'azienda sembrerebbe disposta ad assumermi con un contratto a tempo determinato e con paga oraria sicuramente inferiore a quella che piglio avendo come intermediario l'agenzia. Voglio dirvi subito che ,a differenza di molti, guardo la flessibilità da un altro punto di vista( ATTENZIONE : è ovvio che oggi spesso/quasi sempre la flessibilità è in mano alle aziende) : la flessibilità è un diritto, può essere uno strumento per liberare tempo e ribaltare la catena lavori per quanto dico io- quando dico io-fino quando dico io: riuscire a conquistare la possibilità di lavorare meno, pagati di più con indennità straordinari, la possibilità di accordi sui turni con i compagni di lavoro, tutto attraverso - in cambio della flessibilità. Vi posso assicurare che non è la rivoluzione, ma mi cambierebbe la vita e penso che sia anche fattibile oltre al fatto che per raggiungere questi obiettivi ci si divertirebbe. La flessibilità è spesso una bastardata perché poche sono le possibilità del lavoratore di incidere nella contrattazione della distribuzione dell'orario con l'azienda e con i propri compagni, soprattutto perché in ostaggio dalla vera infamia del mondo del lavoro : I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO ,in sostanza la possibilità dell'azienda di licenziare quando non servi più o rompi i coglioni...DATEMI UN CONTRATTO ATEMPO INDETERMINATO POI PARLIAMO DELLA MIA FLESSIBILITA', DEI MIEI ORARI,DELLA MIA INDENNITA' STRAORDINARI e DI QUANDO ME NE DEVO ANDARE FUORI DAI COGLIONI (e allora uso la malattia, faccio le ferie ,uso i permessi, consulto i sindacati, distribuisco materiale informativo alla luce del sole, insomma li fai impazzire un po' vi posso assicurare che arrivano a proporti dei soldi per autolicenziarti.) AL discorso dei tipi di contratti si collega quella fantastica invenzione delle agenzie di fornitura di lavoro interinale, in affitto, temporaneo…i negrieri del terzo millennio…non voglio dire nient'altro di quello che già si sa a parte che se i contratti fossero meno precari, che se non ti psicoanalizzassero nei colloqui .indagando sul tuo passato,abitudini, passioni, desideri e che se per far questo non utilizzassero qualche neo laureato, in fondo anche lui cosi' disperato e sfigato da andare a fare sto lavoro infame di selezionatore del personale, gestore delle risorse dei mie coglioni…) forse le agenzie sarebbero un servizio utile, diventando addirittura strumento di tutela del lavoratore. Ho avuto due esperienze con due di queste agenzie man power e obbiettivo lavoro. Entrambi sono posti che potrebbero offrire le loro vetrine per dare la possibilità a un po' di giovani di sfogare la propria repressione, fantasia,rabbia e creatività, ma devo dire che esistono delle differenze tra le due. Man power è la General Motors del lavoro interinale, trova con facilità il lavoro, ma detta tutte le condizioni (tipo di lavoro,contratto, orari. La mena molto sul comportamento da avere con l'azienda dove si va a lavorare: abbigliamento, disciplina. Paga oraria uguale se non inferiore ai contratti interni alle aziende). Con Obbiettivo Lavoro le cose sono andate un po' meglio: l'ambiente è più informale ci mettono sicuramente più tempo a trovarti un lavoro , ma sono più disposti a soddisfare le tue richieste (tipo di lavoro, orari). Dove sto lavorando percepisco una paga oraria più alta (15000 all'ora rispetto 10/11000 dei dipendenti),rispetto dei turni di riposo e posso scegliere se fare gli straordinari; tutte cose che i dipendenti riescono a fare molto meno. Comunque, ripeto, sono i contratti a termine la vera infamia che MANpower, Obbiettivo lavoro e tutte queste merde di agenzie e le aziende offrono a chi ha bisogno di soldi per campa'. Nel pensare al conflitto e a migliori e diverse condizioni di lavoro all'interno di questo bel quadretto nella quale stanno le nuove forme di lavoro e le sue trasformazioni non bisogna sottovalutare gli ambienti di lavoro e i suoi lavoratori. Non si deve sottovalutare chi sono, da dove vengono e quali sono gli immaginari, i desideri dei lavoratori di questi posti e soprattutto il rapporto che(non) hanno con la politica e l'(non) abitudine ad agire collettivamente. Il fatto di accettare la camicia con la scritta in evidenza www.mediaworld.com o la magiettina e il cappellino McDonald's ed accettare il più assoluto servilismo, imposto dai dirigenti, nel rapporto con i clienti, accumulando rancori e frustrazioni è già un indice della propensione alla subordinazione. Pochi sono quelli che mandano giù il rospo perché così nella merda da accettare tutto, molti quelli che danno per scontato che deve essere così. Molti, la maggioranza poi, semplicemente sono fasci e due cose non devi toccargli: la macchina e i soldi che si guadagnano grazie e solo con la massima fedeltà all'azienda. Sto litigando di più con i miei colleghi che con i capi e dirigenti. Un'altra cosa da non sottovalutare è l'impostazione dell'azienda che cerca di creare un'ambiente di finta armonia e grandi sorrisi e intanto grandi bastardate uno con l'altro tra una festa aziendale e l'altra ( dove tutti partecipano e si divertono). Nella struttura /organizzazione aziendale una delle prime cose da cui sono rimasto colpito, io abituato alla fabbrica metalmeccanica, è stata l'apparente assenza di una serie di figure di controllo e gerarchia. Poi ho incominciato a capire che le telecamere posizionate da ogni parte con la scusa dei furti e delle rapine, la spiata e lo spettegolamento erano i miei nuovi capi. E poi nessuna traccia di sindacato o qualsiasi forma organizzata, di discussione e confronto tra i lavoratori…si esisto delle belle riunioni tra dirigenti e lavoratori dove si informa dei fatturati,della concorrenza, si fanno gli aggiornamenti e si discutono le nuove strategie di marketing e gli atteggiamenti d'adottare con i clienti. Quindi se dal punto di vista teorico sembrerebbe che la situazione è da campo minato, nulla nella realtà sembra esplodere. Il conflitto e l'azione collettiva sono lontane, difficile per chi ggiovane e non, costretto a navigare nell'era del capitalismo digitale, vorrebbe riscuotere un po' di crediti accumulati negli anni. Si può sempre cercare di non far diventare centrale nella propria esistenza IL LAVORO, il tempo di lavoro. Il lavoro deve dare la possibilità economica per utilizzare il tempo in altro modo. Se il conflitto-contrattazione collettiva non è possibile si può e si riesce grazie a reti , contatti, informazioni fornite da www.chainworkers.org ad andare a contrattazioni individuali cercando di ottenere migliori condizioni di lavoro e vita. Succede allora anche e soprattutto che chi arriva ad avere consapevolezza di tutto cio' non si fa beccare più da 'sti lavori infami o comunque li usa per avere un reddito da utizzare per coltivare altro. UN BACIO A TUTTI, SOPRATTUTTO A JONNY BULK che insieme a WWW.CHAINWORKERS.ORG e a TANTE ALTRE piccole parti NE PUO' FARE UNA GRANDE |
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