Numero 7 - Dicembre 2002 - Anno 1 |
Assemblea dell’associazione per lo sbattezzo svoltasi a Modena L’attività dell’associazione per lo sbattezzo è ad una svolta; l’assemblea che si è svolta il 30/11 e 1/12 a Modena ha visto una forte partecipazione di compagne/i e questo implica di per sé un cambiamento e un confronto tra diverse esigenze, sia dal punto di vista dell’organizzazione delle iniziative, sia sul piano metodologico e sostanziale, e sottolinea quanto l’anticlericalismo non sia una battaglia secondaria, ma parte integrante di un processo rivoluzionario, sempre che venga caratterizzato in senso antiautoritario: rispetto a questo è stata più volte puntualizzata la difficoltà ad unirci ad altre associazioni laiche presenti sul territorio. La discussione, esprimendo la necessità comune di un forte radicamento delle lotte e di una maggiore visibilità delle iniziative, ha però anche sollevato le diverse prospettive a cui il nostro anticlericalismo potrebbe puntare, non da ultimo sottolineando la nostra caratterizzazione atea ed antireligiosa. I mezzi economici dell’associazione permettono l’uscita de “il peccato” circa una volta all’anno, mentre si sente il bisogno di un collegamento maggiore tra compa- gne/i anche sul piano dell’informazione e del dibattito: nascerà una mailing-list e verrà aggiornato il sito (www.anticlericale.it) in modo più sistematico. L’associazione comunicherà in seguito iniziative e campagne e si augura che di tutto questo se ne faccia carico un numero sempre maggiore di gruppi presenti nel movimento con i quali collaboreremo, superando quella sorta di delega a pochi individui che altrimenti andrebbe a contraddire ciò che questa assemblea ha appena espresso. Va poi sottolineato che – grazie forse alla notizia che la CEI accetta finalmente la cancellazione del battesimo, non inteso come sacramento ma solo come iscrizione alle liste dei battezzati – ultimamente siamo stati contattati da non pochi organi d‘informazione e questo è sintomatico per lo meno di un interesse nei nostri confronti e della nostra attività politica che va ben al di là del simbolico sbattezzo. La nostra attività é sempre stata indirizzata a smascherare le chiese, intese come poteri economici e politici, e ad ostacolare quei privilegi e quell’arroganza che condizionano le scelte etiche degli individui e le decisioni politiche e legislative ai danni di intere popolazioni.
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