Nella terra dei concorsi il ROS è crudo
Lunedì 2 dicembre 2002: Il PM Franz, che dovrebbe inquisire i carabinieri assassini di Carlo Giuliani, chiede l'archiviazione per legittima difesa.
Martedì 3 dicembre 2002: Liberazione di tutti gli inquisiti arrestati per ordine della procura di Cosenza.
Mercoledì 4 dicembre 2002: Nuovi arresti e perquise per i fatti di Genova.
L'avevano già detto il presidente del consiglio, il vice presidente del consiglio, il ministro degli interni la sera stessa dell'omicidio di Carlo Giuliani: Legittima difesa! Il processo è inutile.
La sentenza è già stata pronunciata. E infatti la magistratura non ha fatto altro che ratificare i voleri del governo.
Qualcuno si aspettava qualcosa di diverso? Vuol dire che crede nella giustizia di stato.
Affari suoi. E pensare che la storia si sta rivelando molto chiaramente. Lo fa capire il padre, lo dicono le varie controinchieste. Chi ha sparato in faccia a Carlo Giuliani?
È quello che non vuole che si sappia la magistratura di stato, che attraverso Franz, chiede l'archiviazione per proteggere gli specialisti della violenza istituzionale: i carabinieri.
Non bisogna approfondire. Hanno ragione Berlusconi, Fini e Scajola.
La lobby dei carabinieri sempre più onnipotente ed intoccabile segna un'altro colpo a suo favore. Andata maluccio la montatura di Cosenza, confezionata dai soggettisti dei ROS per sputtanare politicamente i Noglobal come fiancheggiatori terroristi della sinistra istituzionale, i carabinieri devono subito sfoggiare una nuova vittoria che dimostri a tutti la loro impunità e il loro sconfinato potere. I complici della magistratura eseguono.
Fatto! Non solo, ma il potere parallelo di magistratura e carabinieri, rilancia in diretta.
Nuovi arresti e nuove perquisizioni, proprio per i fatti di Genova. Questa volta più mirati, ovvero meno protetti dalla sinistra istituzionale.
23 ordini di custodia cautelare e 45 perquisizioni sono stati fatti eseguire dalla magistratura genovese nei giorni immediatamente seguenti la richiesta di archiviazione per i carabinieri assassini e la richiesta di archiviazione per i reati di resistenza attuati durante l'irruzione degli sbirri alla Diaz. Le accuse sono pesantissime, vanno dalla devastazione al saccheggio.
Gli ordini di arresto erano pronti da giugno, ma sono stati eseguiti "al momento giusto", secondo la loro regia politica.
Non solo ma, in questa nostra bella Italia, la terra dei concorsi (da usciere, di bellezza, morale), l'accusa rilancia ancora, minacciando di perseguire la "compartecipazione psichica" intesa come forma di "concorso nella fase di ideazione del reato".
Orwell impallidisce...
7/12/2002
TUTTOSQUAT
il giornale malandrini degli squatter di Torino
http://tutto.squat.net
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