L'alta velocità uccide
Conosciamo già le terribili conseguenze che l'Alta velocità rischia di avere sulla salute umana (sordità) e sull'equilibrio ambientale (deforestazione, rottura degli equilibri dell'ecosistema, etc.). Alla luce di quanto già sugli studi e le proteste in Val di Susa (Piemonte) e in altre regioni d'Italia hanno evidenziato, appare quanto mai inquietante quello che accade in questi giorni a Casoria. Il sindaco di questa città del Napoletano ha infatti, per una evidente ragione di opportunità politica data l'imminenza delle elezioni amministrative, paventato lo sgombero di circa 240 Rom rumeni Madjarskaja e Rudari, insediati sotto i pontoni dell'Asse Mediano e nelle zone dove è previsto il passaggio della TAV (soprattutto in località via Lufrano). Va sottolineato che la minaccia di sgombero è subentrata non di fronte all'emergenza sanitaria o al rischio di incendi (recentemente per fortuna sventato), bensì in base a pure motivazioni economiche o politiche. Questi Rom sono persone pacifiche, che vivono di elemosina e musica, e fuggono da situazioni di persecuzione e miseria nel loro paese (in Romania, dopo la fine del socialismo, sono ricominciate le persecuzioni a sfondo razzista).
Una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (!!!) non ha preso ufficialmente nessuna decisione riguardo alle più di 240 vite umane di via Lufrano e dintorni. È evidente tuttavia la volontà di sgombrare con la forza, dal momento che i Rom non sono stati nemmeno informati di ciò che si discute nelle altissime sfere sulla loro pelle. Un semplice tratto di penna può ancora decretare la vita o la morte di persone analfabete e da sempre sottratte della loro voce come i Rom. Evidentemente, le ragioni dell'economizzazione del territorio secondo le logiche bieche della mercificazione e dell'omologazione culturale prevalgono, sempre e comunque, su quelle della difesa della vita umana, specie se indifesa e non-violenta.
Inutile dire che ritengo la decisione di sgomberare i Rom rumeni di via Lufrano in evidente contraddizione con gli ideali di solidarietà professati da questa giunta di centro-sinistra e dal sindaco in prima fila. Di fronte alle esigenze economiche, sia destra che sinistra sono sempre più che disposte a passare sopra a ogni considerazione etica. Non mi rassicurano nemmeno i vaghi impegni assunti dal Prefetto a sistemare i Rom in un centro di prima accoglienza, che sappiamo bene essere il primo passo per una deportazione di massa, vale a dire una vera e propria condanna a morte. La verità è che in Campania e in particolare nella provincia di Napoli manca una seria politica di accoglienza per il popolo Rom e si agisce con misure puramente repressive, razziste e lesive della dignità umana e dei diritti umani di questa gente. Non si tiene minimamente conto della specificità della questione Rom, popolo senza stato né eserciti che da sempre subisce le più atroci persecuzioni ed è ancora oggi nella civilissima Europa oggetto di assurde discriminazioni razziali.
Mobilitiamoci e organizziamoci tutti per la difesa dei Rom di via Lufrano!!! Opponiamoci con ogni mezzo allo sgombero coatto, che per loro costituisce una vera e propria condanna a morte!!! Lottiamo contro le politiche neoliberiste, distruttive dell'ambiente, delle culture non-omologate e del valore della vita umana!
Macchia Nera
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