Numero 10 - Marzo 2003 - Anno 1

Sarno: nuova provocazione poliziesca


In un continuo di provocazioni che sembra non aver fine, segnaliamo un'ennesima gravissima azione della polizia contro un nostro attivo e noto militante: Sabatino Catapano dell’U.S.I. di Sarno, da sempre punto di riferimento per molte nostre lotte e membro della Commissione Esecutiva Nazionale dell’USI-AIT. 
Il nostro compagno, dopo aver subito continue provocazioni (e denunce) per la sua attività è ora stato convocato dalla polizia per essere sottoposto a rilievi foto segnaletici in quanto ritenuto PERICOLOSO e SOSPETTO in base all'art.4 TULPS R.D. legge 773/31 del 18 Giugno 1931 (legge e codice fascista ancora in vigore nella "democratica" Italia).
Il tutto si inquadra in un continuo crescendo, in varie parti d'Italia, di intimidazioni e "attenzioni" delle forze repressive contro nostri attivi militanti e nostre sezioni.
Lo stesso Sabatino è stato di recente convocato dai carabinieri i quali cercarono di avere informazioni sulla natura dell'USI e sul numero degli aderenti. Convocazioni che hanno riguardato in zone diverse anche altri compagni del nostro Sindacato. Una vera persecuzione quella a cui Sabatino è stato sottoposto in questi ultimi anni, tesa a colpire un compagno in prima fila durante la denuncia e le mobilitazioni popolari per le frane che causarono nella sola Sarno 137 morti e in tante lotte sociali.
Tra le altre "attenzioni" rivolte recentemente al nostro compagno ricordiamo il tentativo di applicargli la sorveglianza speciale, la denuncia per rifiuto all'identificazione (cosa non vera) e quella (denuncia per omissione di avviso al questore) per aver organizzato a Sarno la manifestazione del 1° maggio dello scorso anno. 
L'Unione Sindacale Italiana denuncia questa ennesima provocazione e i suoi mandanti, servi di un potere militarista, corrotto e guerrafondaio che intende spezzare la nostra azione libertaria e sindacalista rivoluzionaria. Non saranno le leggi fasciste e la repressione a fermarci, non ci riuscirono mai né le camicie nere di Mussolini, né le truppe regie, né gli occupanti nazisti e né la celere e le galere di Scelba.
Suggeriamo ai solerti poliziotti, se proprio non possono farne a meno di effettuare foto segnaletiche, di farle ai loro capi e ministri, questi si realmente PERICOLOSI e SOSPETTI, nocivi per l'umanità intera, e di smetterla di perseguitare chi lotta per la pace e la libertà. Tenetene conto, la libertà non si cancella, essa cresce di giorno in giorno nelle lotte per la trasformazione sociale di questo mondo, contro ogni guerra, contro ogni potere. 
Solidarietà attiva al compagno Sabatino!!
La repressione non ci fermerà!!

La Segreteria USI-AIT 
(Careri Gianfranco)
e-mail: usi-ait@ecn.org


 

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