da "Contropotere - giornale anarchico" numero 14 - Luglio/Agosto 2003 - anno 2

Valencia: nelle mani della democrazia che tortura


Il 7 luglio a Valencia sono stati arrestati due compagni anarchici, Amanda ed Edu, accusati, senza prove, di aver inviato un pacco bomba deflagrato lo scorso 24 maggio in un ufficio postale e di 5 sabotaggi avvenuti negli ultimi anni. I loro familiari, avvocati, compagne, compagni, amiche e amici non ne hanno alcuna notizia: non sanno in quale carcere siano stati portati né conoscono le loro condizioni. Il giorno seguente è stato arrestato a casa sua un altro ragazzo, Miguel Angel, attivista della CNT che è stato sottoposto allo stesso trattamento: si suppone che sia stata applicata la legge antiterrorista.
Negli ultimi mesi in Spagna molta altra gente è stata sequestrata e torturata per 5 giorni con scosse elettriche e pestaggi sanguinari oltre alle continue pressioni psicologiche, terroristiche e democratiche.
Le accuse formulate dalla delegazione del governo e dal ministero dell'interno sono dirette a reprimere chi mette in questione il mondo in cui viviamo senza sottomettersi: la repressione democratica c'è per chiunque affamato, avvelenato, sfruttato decide di smettere di votare il suo prossimo padrone e boia e di riprendersi la propria vita. 

Né colpevoli, né innocenti.
Solidarietà ad Amanda, Edu, Miguel Angel e tutti coloro che lottano con i propri mezzi contro il potere assassino.

Muoviti contro la repressione, boicottaggio e azione diretta contro lo stato spagnolo.

PRESOS A LA CALLE 


 

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