da "Contropotere - giornale anarchico" numero 17 - Novembre 2003 - anno 2

Modena: il crocifisso va tolto


Come Collettivo Anticlericale "Né Dio" di Modena ci sentiamo indignati e nauseati dal coro catto-clerico-comunista-fascista scatenatasi attorno alla vicenda crocifisso dopo una sentenza di un tribunale dell'Aquila. La commissione d'inchiesta ministeriale è la dimostrazione di come la democrazia e le sentenze di tribunali democratici non vengano rispettate da chi ha l'autorità politica o religiosa: il solito fascismo clericale! I simboli religiosi non possono essere imposti a tutti ma devono rimanere segregati nei luoghi di culto.
Abbiamo vissuto gli anni della scuola combattendo la presenza dei crocifissi sui muri. Il crocifisso è stato ed è un simbolo di morte per tante popolazioni massacrate in nome del cristianesimo. La tratta degli schiavi aveva la benedizione della croce, la "civilizzazione" dei popoli "selvaggi" avveniva con la spada in una mano e nell'altra la croce, l'inquisizione, la caccia alle streghe e molto molto altro. Wojtyla ha già chiesto una ventina di volte scusa per le malefatte della sua chiesa.
Via i crocifissi e tutti i simboli religiosi dai luoghi pubblici.

Collettivo Anticlericale "Né Dio" di Modena


 

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