Avvelenati dallo Stato
In questi giorni, dei funzionari di stato e i loro organi di informazione stanno collegando il caso delle acque minerali avvelenate in alcuni supermercati ad attività anarchiche.
Certo, disponendo di media e di pubblico, si può attribuire agli anarchici di tutto, anche l'estinzione dei brontosauri, la pioggia di domenica scorsa e altre calamità, ma questa volta la provocazione è un pò gaglioffa e non ci va di lasciar correre questo becchime per idioti.
Le questure hanno ora segnalato che degli anarchici hanno recentemente sollevato la questione dell'acqua... senza però dire che la questione c'è, e la solleva ad esempio il Contratto Mondiale sull'Acqua (http://www.worldwaterforum.net) (http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/antiglob/a_antiglob.htm#3). Qual è il problema, in due parole? L'acqua potabile scarseggia. Eppure, l'acqua è indispensabile alla vita. Possedere l'acqua è come possedere l'aria: quanto si guadagnerebbe facendo pagare a tutti un tanto a respiro? Le privatizzazioni rese obbligatorie da varie leggi nazionali che recepiscono le direttive della Banca Mondiale portano l'acqua nelle mani di poche multinazionali, Coca-Cola, Nestlé, Danone, Suez-Lyonnaise des Eaux, Thames Water, Bechtel. Risultato?
Bevi la Coca-Cola che ti fa bene! Tanto l'acquedotto non funziona, e l'acqua in bottiglia, sempre della Coca-Cola Company, costa più della Coca-Cola stessa. E poi, come si è visto durante l'embargo contro l'Iraq, la Coca-cola si trova anche dove manca il pane!
Quello dell'acqua non si chiama strozzinaggio, si chiama genocidio. Non c'è salute se non c'è acqua potabile; le malattie legate all'acqua uccidono ogni anno due milioni e duecentomila persone.
Chi in Italia subisce per otto mesi all'anno il ricatto dell'acqua che non c'è, che deve cercare, che deve rubare, che non basta, che non si può bere, che deve comperare a sessanta centesimi la bottiglia, capisce forse meglio questi meccanismi.
Ma c'è di più, ci sono le guerre dell'acqua. Tutti gli esperti di strategia stimano che le guerre del futuro saranno non tanto per l'oro nero, il petrolio, ma per l'oro blu, cioè l'acqua. Già adesso le dighe vengono costruite per tenere in pugno popoli interi; un israeliano può consumare in media tanta acqua quanto cinque palestinesi; in Perù l'esercito spara sulla folla che si oppone alla cessione di un invaso. E controllare l'acqua vuol dire controllare capillarmente il territorio, quindi poter sottomettere tutto.
Allora che c'entrano gli anarchici? Forse che il loro obiettivo può essere quello di avvelenare donne bambini uomini? No davvero. Nuocere alla gente non è mai stato l'obiettivo degli anarchici; noi siamo per una organizzazione sociale senza capi, non certo senza persone. Noi non siamo la Nestlé, e non siamo neanche lo Stato.
Per sapere chi avvelena, si pensi: a chi giova questo fenomeno dell'avvelenamento delle bottiglie nei supermercati?
Allo Stato che chiama alla repressione e alle grandi imprese che lo dirigono, e faranno presto le bottiglie di sicurezza a soli trenta centesimi in più.
Dal loro punto di vista, dopo aver lanciato questa semplice tecnica e addirittura spiegato chi la dovrebbe usare, l'ideale sarebbe trovare un ingenuo esecutore per dargli le colpe dell'estinzione dei brontosauri, delle cassette esplosive, della lettura di siti Internet anarchici, dell'infelicità del mondo, del deficit pubblico, della crisi del comparto automobilistico, e colpire attraverso lui il movimento anarchico.
Speriamo quindi che la varechina vada di traverso alle polizie di tutto il mondo e al loro misero cervello.
Noi non abbiamo una radio dove dire “si ritiene probabile la pista statale” per gettare il panico nella popolazione; ci affidiamo a questo comunicato, al buonsenso e alla dignità di chi legge.
La redazione di AcrataZ - Sito Web e Portale per l'Anarchismo
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