da "Contropotere - giornale anarchico" numero 19 - Gennaio 2004 - anno 2

Lucifero in Abruzzo


La scoperta della setta satanica nel pescarese (inverno 2002) e le lunghe e noiose polemiche che ha generato merita di essere analizzata. L’occasione infatti è stata presa al volo dal clero, dai politicanti e dai “benpensanti” per scatenare una bombardante serie di prediche e sermoni al solo scopo di fare di tutt’erba un fascio, ribadendo per l’infinitesima volta l’infallibilità e la necessità di una morale cattolica nonché la riconferma del potere sociale ed economico vaticano.
Nei telegiornali, nei quotidiani, durante la squallida trasmissione di Bruno Vespa, il messaggio è stato uno solo, a senso unico: qualunque tipo di opposizione alla cultura, alla morale e al potere temporale della chiesa cattolica deve essere inquadrata assolutamente in un’ottica eretica e satanica.
Non dimentichiamo che i roghi della santa inquisizione sono solo stati coperti dalle ceneri ma non sono mai stati spenti!
Le sette sataniche sono state accusate infatti per la loro opposizione al cattolicesimo romano e per la violenza psicologica scagliata nei confronti dei partecipanti; un secondo ruolo è stato invece assegnato a quei fattori “giuridicamente illegali” quali la violenza fisica e l’uso di sostanze stupefacenti.
Ragionandoci su, spontaneamente viene da chiedermi e da chiedere agli “esperti del settore” che differenze esistano tra i primi motivi d’accusa e l’attività svolta dalla chiesa cattolica nel corso della sua storia, e tra i secondi e l’azione dello stato.
La chiesa cattolica durante il medioevo ha torturato, violentato e ammazzato quasi sei milioni di donne perché considerate streghe; stesso trattamento per studiosi e scienziati, per il semplice motivo che una teoria geocentrica potesse destabilizzare le fragili strutture su cui poggiava la più grande fregatura che l’uomo avesse mai conosciuto!
Il termine stesso katholikòs, (in greco, universale) venne utilizzato nel momento in cui la chiesa si arrogò il diritto di esser unica espressione legittima delle verità contenute nei testi sacri (per questo costantemente depurati e modificati con molta abilità ), rivendicando a sé il carattere di unica dottrina e unica chiesa fedele all’insegnamento apostolico e di avere per questo bisogno di una gerarchia, di un proprio ordinamento giuridico (diritto canonico) e di svilupparsi nei secoli come organizzazione temporale oltre che spirituale.
Ricordo brevemente che i vangeli considerati dalla chiesa più “attendibili” sono quelli sinottici (rispettivamente di Matteo, Marco e Luca) e quello di. Giovanni; tutti e quattro sono stati scritti nella seconda metà del I secolo e quindi molto lontani dagli anni di Cristo.
Assai numerose sono invece le più antiche narrazioni del medesimo argomento, dette vangeli apocrifi, come il libro di Esdra, il libro di Enoch, il Testamento di Giobbe, il Vangelo degli Ebrei, il Vangelo arabo dell’infanzia del Salvatore, il Vangelo di Maria Maddalena, l’Apocalisse di Paolo; testi che pur rivendicando autorità pari a quella dei testi canonici, sono esclusi dal canone. Perché?
Il termine apocrifo inizialmente indicava scritti religiosi che venivano nascosti a causa del loro contenuto politico e filosofico non conforme alle logiche di potere dell’Impero ma col passare del tempo il termine assunse il significato di falso o falsificato: perché?
Tutta questa capillare “costruzione” in che modo è stata possibile se non con feroci violenze psicologiche sulle masse, tenute per secoli in condizioni di miseria e analfabetismo totale?
E allora nello stesso tavolo troviamo grassi vescovi, politicanti corrotti (che permettono ad altri di arricchirsi col commercio della droga usata dai “satanisti”) e graduati sbirri (rappresentanti della violenza legalizzata, stipendiati dai politicanti corrotti per reprimere con violenza il commercio della stessa droga) sproloquiare sul fenomeno satanismo e sul come e perché salvare i giovani dagli artigli di Lucifero!
Nelle scuole e in famiglia la repressione non tarderà ad arrivare: pensate che sono stati già messi al bando alcuni gruppi musicali e inseriti nell’indice dei libri proibiti i romanzi di Charles Bukowski!!
Un ultima osservazione: tutto quello a cui si pensa sentendo parlare di satanismo non rappresenta l’esatto opposto del cattolicesimo, anzi! Di opposto hanno solamente l’immagine dell’inutile divinità venerata, e il concetto dell’una implica l’esistenza dell’altra: credere nei dogmi della falsa dottrina dell’una equivale a dare vita a quelli dell’altra.
Cattolicesimo e satanismo moderno (quello splatter per capirci) sono invece figli dello stesso parto, della stessa corruzione, degli stessi vizi, della stessa sete di potere, dello stesso razzismo, della stessa intenzione: sottomettere le masse a mercanti di falsi paradisi.
Prego quindi i cattolici di non imporsi sempre come i rappresentanti dell’esercito del bene e di utilizzare il termine “cattolicesimo” e non “cristianesimo” quando affrontano discorsi legati alla falsità dell’istituzione ecclesiastica: il secondo termine implica analisi molto più profonde e soggettive che avete sempre rifiutato e che non vi sono mai appartenute.

a cura di Edoardo Puglielli per il Centro Studi Libertari AQ
centrostudi_aq@hotmail.com


 

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