Nasce l'assemblea libertaria !
C'è qualcosa di triste nella società. Persone che lasciano scorrere passivamente le proprie vite, un senso di smarrimento, l'indifferenza dilagante, una frenetica corsa alla costruzione della propria immagine, all'inserimento in un ruolo, in uno stereotipo, in uno schema che garantisca sicurezze, ma che inevitabilmente reprime la parte più genuina e spontanea di tutti noi. Ovunque volgiamo lo sguardo, possibile che si debba vedere solo ignoranza, povertà di carattere, appiattimento intellettuale? Possibile che i grandi movimenti che riempivano le piazze allo scoppiare della guerra
in Iraq ora si siano dileguati? I fucili hanno forse smesso di sparare? O forse si è fatto giusto quel poco che bastava a mettersi in pace la coscienza.. e a far comodo alle demagogie dei leader e dei politici? Nell'università vediamo tutti i giorni lo stesso spettacolo: gente che studia senza riflettere, ossessionata dalla necessità di accumulare crediti nel più breve tempo possibile, gente che fra una festa e l'altra si chiude in casa per preparare l'esame, che riversa i frutti della sua fatica di fronte ai docenti, dimenticando tutto il giorno dopo perché bisogna preparare un altro esame, e poi un altro, e un altro, per prendere la laurea e poi inserirsi nel mondo del lavoro, con la propria sicurezza economica garantita, i genitori che approvano e i padroni che guadagnano. E i potenti, quelli che programmano le nostre vite, col controllo della cultura e dell'informazione, col ricatto del salario, con la legge e la polizia quando necessario, loro gioiscono sempre, perché sono sempre più potenti, e noi sempre più schiavi. E la libertà? La libertà della democrazia? Abbiamo provato ad essere davvero noi stessi, e abbiamo capito cos'è la democrazia: il più efficiente inganno dello stato, il bastone nascosto dietro la carota. Solo per fare un esempio, poche settimane fa alcuni studenti sono stati vittime di una assurda repressione per aver espresso le loro idee in un volantino sulla guerra. Una voce troppo fuori dal coro, troppo lontana dal consentito, è bastata a scatenare le ire della destra torinese, a far scattare le perquisizioni, le denunce, le intimidazioni, le minacce di sgombero da aule autogestite degli studenti, a trasformare il luogo della cultura in un luogo di censura. Tutta la nostra solidarietà alle vittime della repressione! La libertà totale di espressione va difesa, a prescindere dai contenuti! Siamo stanchi di essere plasmati e comandati dal potere, e non ci riconosciamo in questo tipo di cultura! Abbiamo visto nel diritto all'istruzione solo uno strumento dello stato per forgiare lavoratori servili e cittadini obbedienti, abbiamo visto nella cultura universitaria una agghiacciante macchina di propaganda e addomesticamento, abbiamo visto nella scuola una forma di dominio. E come studenti, ma soprattutto come persone, abbiamo deciso di non voler diventare semplici numeri! Vogliamo riappropriarci delle nostre vite, della nostra libertà, del nostro sapere, e con spirito critico aprire una discussione con chiunque si ritrovi nel nostro sentire, partendo dal mondo dell'istruzione per abbracciare poi tutta la sfera sociale. Nasce così a Torino l'Assemblea Libertaria, un momento di discussione, un percorso umano, un agire politico che si rifaccia ai valori dell'autodeterminazione e dell'autogestione.
Abbiamo un mondo di liberi ed eguali nel cuore, ma non intendiamo aspettare il sol dell'avvenire: vogliamo realizzarlo qui e ora, coerenti nei nostri mezzi e nei nostri fini. Non c'è libertà dentro lo stato e le sue istituzioni: la libertà che noi vogliamo viene dalle persone e dal sostegno reciproco. Non c'è pace se ci sono polizie ed eserciti, non c'è lavoro se ci sono padroni, non c'è sapere se ci sono stati e tribunali. Al di fuori di ogni logica istituzionale e partitica, ognuno con le proprie ricchezze e diversità, abbiamo deciso di unire le forze per aprire una strada di emancipazione comune, convinti che la critica più forte che possiamo fare a questo sistema sia la libera sperimentazione di alternative!
Libertà! Autogestione! Sapere!
Contatti: Michele 3200778117, Valentina 3402621352, Fabio 3357030081, posta elettronica assemblealibertaria@yahoogroups.com oppure aderisci liberamente alla mailing list, ci vediamo una volta alla settimana nelle aule libere di Palazzo Nuovo
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