da "Contropotere - giornale anarchico" numero 20 - Febbraio 2004 - anno 2

Viterbo: comunicato contro la repressione


Volevamo con questo comunicato informare i compagni della situazione repressiva in quel di Viterbo. Da anni ormai in questa città vivono alcune persone che fanno della libertà e della ribellione la loro scelta di vita. La situazione generale è sicuramente poco felice in tutte le città di questo immenso mondo galera, ma ultimamente qui a Viterbo si sta sempre più inasprendo. Lunedì 19 gennaio con il solito 41 Tulps sono state perquisite 4 abitazioni di altrettanti compagni fra Viterbo e provincia. Il pretesto era lo scoppio di una bomba davanti al tribunale. Naturalmente l'esito delle perquisizioni ha dato esito negativo. L'infamia degli sbirri ha però toccato l'apice in quanto una delle abitazioni è stata letteralmente devastata, azione ancora più ignobile se si pensa che gli sbirri erano a conoscenza che in quell'abitazione vivono dei bambini. Nonostante ciò non hanno avuto scrupoli ed hanno rotto porte e finestre, distruggendo anche i giocattoli dei bambini stessi. A chi ciò susciterà indignazione rispondiamo che a noi non stupisce questo atteggiamento, questa è la vera faccia della brutalità degli sbirri. La settimana successiva altri 3 compagni vengono denunciati per vilipendio alle forze armate per un manifesto attacchinato per i muri della città. Il giorno dopo un altro compagno viene fermato da due volanti e perquisito con il pretesto di accertare l'eventuale possesso di armi ed esplosivi. Anche in questo caso la perquisa risulterà vana. Tutto ciò condito da pedinamenti continui e "presidi" da parte della digos sotto le abitazioni dei compagni. Una semplice presentazione di un libro viene criminalizzata e durante un volantinaggio per la stessa iniziativa un compagno viene minacciato di andarsene se non vuole correre il rischio di essere riempito di botte. Naturalmente la determinazione del compagno stesso fa si che il volantinaggio prosegua. 
Martedì 17 febbraio su mandato dell'infame procuratore Vitello coordinato dall'altra carogna Ionta, vengono perquisite più di 40 abitazioni tra Viterbo, Roma, Abruzzo e Rieti. Con il solito 270bis, per reati riconducibili ad attacchi contro alcune istituzioni statali, si cerca di criminalizzare quell'insieme di individui che praticano la doverosa scelta della non sottomissione. Arrivando a far congetture di tipo associativo vorrebbero ridurre ad una sterile associazione gerarchica l'insieme di coloro che hanno nel cuore il desiderio di un mondo veramente libero. Rispondiamo a questi servi che l'unica associazione sovversiva è lo Stato, formato dai suoi uomini pronti ad ubbidire ad ogni comando! Ribadiamo la nostra avversità per qualsiasi ruolo leaderistico, consapevoli che organizzazioni gerarchiche e prevaricatrici possono appartenere solamente a menti dalle miopi vedute! Precisiamo che questo comunicato non è un pianto vittimistico, ma è la consapevolezza di opporre alla diffusa rassegnazione la volontà di ribellarsi a questo esistente ormai in putrefazione! Quindi siamo ora più che mai convinti di continuare la lotta contro i nostri aguzzini. Non si sognino i vari procuratori e sbirri prezzolati di zittire le nostre voci! Finché esisterà questo stato di cose, sarà sempre viva e vigile la nostra determinazione nel combatterlo.

VIVA L'ANARCHIA ! ! !

alcuni anarchici viterbesi indagati


 

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