1° Maggio per organizzare la lotta contro
lo Stato ed il padronato
Volatino distribuito a Napoli, durante la manifestazione del 1°maggio, dall’O.AC.N. / F.A.I.
Il bisogno dei lavoratori di opporsi alla politica neoliberistica dell’attuale governo è oramai manifesto, dopo l’enorme dimensione dello sciopero del 15 febbraio di tutto il sindacalismo di base, la manifestazione del 23 marzo ed il gigantesco sciopero generale del 16 aprile scorso. Il governo però ha dichiarato a chiare lettere che non farà marcia indietro rispetto ai suoi propositi sull’art. 18, così come non farà marcia indietro sulla legge Bossi-Fini sull’immigrazione, figlia della già razzista legge Turco-Napolitano del governo di centro-sinistra. Berlusconi, Bossi e Fini non possono nascondersi, in questo momento, dietro la finzione giuridica d’essere “espressione” del paese reale in nome del quale agiscono, ed ergersi per di più a garanti di un’impunità poliziesca degna dell’Argentina di Videla. Vanno colpiti, allora, il padronato e lo Stato negli unici ambiti in cui sono sensibili: l’accumulo di profitto e la formazione di consenso, per lottare seriamente contro questo governo e contro tutti i governi (quelli passati di “centro-sinistra” non sono stati certo da meno del presente, nelle loro politiche filopadronali). Lo sciopero generale contro l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori è nato come espressione diretta della base del mondo del lavoro, ed è stato un momento importante per la riscossa delle classi subalterne. Questo 1° Maggio deve essere il momento per prepararci ad ulteriori mobilitazioni cui partecipino, oltre ai lavoratori, il maggior numero di studenti, disoccupati, lavoratori nativi o immigrati, e comprendere che il nemico non è solo questo, ma anche ogni futuro governo. Occorre sviluppare sempre di più, fuori dai sindacati di Stato, i momenti di autoorganizzazione e di azione diretta dei lavoratori, degli studenti, dei disoccupati in difesa dei propri interessi.
* Contro la guerra e lo sfruttamento
* Autodeterminazione di tutti le genti oppresse
* Solidarietà tra individui di qualsiasi colore o provenienza
* Contro il governo Berlusconi-Bossi-Fini ed ogni altra forma di governo
* Contro la legge Bossi-Fini e qualsiasi altra legge razzista
* Sanatoria generalizzata
* Maggiori e pieni diritti per tutti, anche per i lavoratori immigrati
* Autoorganizzazione dal basso e sviluppo delle lotte
* Contro ogni forma di dominio dell’uomo sull’uomo
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