da "Contropotere - giornale anarchico" numero 22 - Aprile 2004 - anno 3 |
F.A.S.: liberazione Quest'anno, il 25 Aprile è una data la cui importanza e il cui significato vanno ben oltre la tradizionale e giusta commemorazione della liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista avvenuta nel 1945 dopo anni di resistenza. Dopo quasi sessant'anni, il fascismo è ancora vivo e vegeto e si nasconde (senza riuscirvi neanche tanto bene) dietro le facce rassicuranti dei criminali che tengono il mondo in ginocchio. È un fascismo subdolo, ipocrita e sorridente: è il fascismo di George Bush che si è lanciato in una guerra criminale e insensata i cui effetti perversi stanno ricadendo su tutti: sugli iracheni massacrati, sui soldati ammazzati, sugli ostaggi catturati e su tutti noi, vittime di una guerra il cui fronte interno è fatto di attentati, di bombe, di repressione, di precarietà, di aumento del costo della vita. È il fascismo dei signori della guerra e del terrore, come Bin Laden o chi per lui, che ieri prendevano soldi dagli americani e oggi reggono il gioco affinché la guerra sia infinita, "santa" e permanente. È il fascismo degli alleati USA, Berlusconi in testa, che scodinzolando dietro il padrone americano trascinano i loro paesi in una spirale di incertezza infischiandosene dell'opinione pubblica internazionale, che nell'ultimo anno ha espresso in mille modi e con manifestazioni imponenti il proprio rifiuto alla guerra e al terrorismo.
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