La soluzione alla fame ?
Dal 10 al 13 giugno si terrà a Roma il World Food Summit indetto dalla FAO. Ancora una volta la solita sfilata di funzionari e rappresentanti delle Nazioni Unite e di tecnici e dirigenti delle multinazionali si riunisce per parlare dei progressi raggiunti e delle soluzioni per i problemi della malnutrizione e della fame nel mondo. Punto centrale di discussione del summit sarà l'uso degli OGM come arma finale per la sconfitta di questo grande male. Infatti i signori della terra forniscono due "ottimi" motivi per adottare le nuove tecnologie nel campo alimentare:
Piante modificate per essere resistenti a climi avversi e a parassiti, che porterebbero all'aumento della produzione.
Una nuova generazione di organismi detti "farmalimenti", ovvero prodotti che nutrono e, allo stesso tempo, curano e prevengono scompensi e malattie. Un esempio è il «riso d'oro» della Astra Zeneca, un tipo di riso modificato geneticamente che incrementa la produzione di vitamina A: infatti secondo i dati del WHO la carenza di questa vitamina sarebbe la causa principale della malnutrizione nei paesi del terzo mondo.
Allora perché lamentarsi se loro hanno trovato la soluzione al male che affligge il mondo fin dall'alba dei tempi? Perché in fondo non hanno trovato una soluzione, anzi…
Il problema dei paesi più colpiti non è la poca produzione di generi alimentari, ma il fatto che ciò che producono viene esportato oppure venduto ad una multinazionale e ricomprato dai produttori per il doppio del prezzo. La monocultura, già imposta dalla presenza del latifondo e principale causa della "carenza" di cibo, si rafforzerà con l'introduzione di queste "miracolose" tecnologie. Inoltre un regime alimentare basato su generi modificati in modo da essere ricchi di vitamine, di antivirali e di antibiotici, potrebbe comportare in molti reazioni allergiche e non rappresenterebbe una buona dieta, ma anzi aumenterebbe la malnutrizione. Infine la coltivazione di piante geneticamente modificate porterebbe ad un ulteriore strapotere delle multinazionali nei paesi del terzo mondo: basta pensare agli erbicidi e ai pesticidi compatibili solo con i semi di una determinata multinazionale o alle piante che producono semi sterili obbligando a comprarne nuovi ogni anno.
Se non bastassero queste, ci sono ancora altre ragioni per ritenere la soluzione della FAO e delle multinazionali improponibile: gli OGM rappresentano l'estremo atto da parte dell'uomo di dominio e di mercificazione della natura. La coltivazione di piante modificate provoca la contaminazione dell'ambiente circostante e la distruzione della fauna di insetti e microrganismi presenti nel terreno. Tutto ciò porterà ulteriori e gravissimi danni al nostro ecosistema, che ha sempre mantenuto un proprio equilibrio fin dalla sua formazione. Inoltre attraverso la pratica dei brevetti sulla scoperta di "nuovi" geni o codici DNA, il patrimonio naturale diventa di proprietà delle multinazionali. Non dimentichiamo anche che tra i maggiori finanziatori della vivisezione troviamo proprio aziende come Novartis, Aventis e Monsanto.
A nostro avviso, sperare in una regolamentazione sugli OGM è un atteggiamento del tutto sterile. Basta pensare a uno degli eventi di preparazione al summit di Roma, la Conferenza sulle Biodiversità che si è tenuta a L'Aja dal 8 al 19 aprile. Il risultato mantiene i parametri del Protocollo di Cartagena sulle Biodiversità (CPB) del 2000: il protocollo riconosce il rischio dei danni che le biotecnologie possono causare sull'uomo e sull'ambiente, ma non s'impegna affatto per fermarle o almeno regolarne l'uso. L'unica regolamentazione riguarda l'esportazione di OGM, ma comunque senza prevedere sanzioni o contravvenzioni per chi la viola. Non c'è bisogno di spiegare che alle varie conferenze hanno partecipato anche membri delle multinazionali delle biotecnologie, che hanno impedito qualsiasi provvedimento contro gl'interessi delle loro aziende. Comunque, a nostro avviso, ogni atteggiamento riformista è improponibile: gli OGM vanno eliminati perché dannosi per noi e per il nostro ecosistema. Sembra superfluo, ma non lo è, aggiungere che il mezzo è l'azione diretta di ognuno di noi.
Il summit della FAO è tra le occasioni che abbiamo per lottare contro lo strapotere delle multinazionali, contro i signori della terra, contro chi vuole distruggere la nostra vita ed il nostro pianeta.
La vera soluzione alla fame nel mondo e alla miseria non sono né gli OGM né organizzazioni come la FAO, ma l'abbattimento di ogni autorità e del capitalismo.
La vera soluzione siamo noi.
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