da "Contropotere - giornale anarchico" numero 26 - Settembre 2004 - anno 3

Foggia: giù la testa


Il 30 agosto scorso a Foggia un ragazzo senegalese è stato pestato a sangue da alcuni vigili urbani. La colpa? Vendere cd masterizzati. 
Evidentemente qualcuno in città è convinto di poter fare tanto di più quanto meno conta; evidentemente la frustrazione di circolare conciati come pagliacci, influisce. Evidentemente ai nuovi sgherri infami, vigliacchi e raccomandati, non basta più dispensare multe e punire gli automobilisti. Qualcuno ha pruriti da picchiatore. Ed a costui deve dare enormemente fastidio che un “negro qualunque” eserciti la professione di venditore ambulante nel trafficato corso centrale. 
Sta di fatto che il senegalese è stato inseguito, immobilizzato con il pepper-spray e colpito. Cinque contro uno. Ma costoro sono stati visti. Il pubblico cittadino – stavolta – non si è reso grato alla forza pubblica dello spettacolo a cui ha assistito ed ha dimostrato di opporsi. Allora alla municipale non è restato che recitare la vergognosa parte delle pecorelle aggredite dal lupo, rovesciando la vicenda per giornalisti e benpensanti, dando vita ad una sceneggiatura degna di un telefilm d’azione. I loro sindacati di categoria hanno preteso persino di essere forniti di pistole d’ordinanza!
Non bastano i viaggi disumani - che sempre più spesso terminano in vere tragedie - che migliaia di migranti devono effettuare per sfuggire alla miseria cui vengono costretti; non bastano le condizioni di totale disumanità in cui vengono segregati nei cosiddetti “centri di permanenza temporanea” (veri e propri lager per stranieri); non basta l’umiliazione a cui vengono sottoposti quotidianamente per pochi spiccioli...ora è lecito e moralmente giusto anche pestarli a sangue! 
Noi, da amici e sostenitori degli oppressi di ogni sorta, non possiamo che coltivare vendetta e odio contro chi - coprendosi dietro l’autorità conferitagli da una divisa di merda - fa proprie metodologie di pensiero e d’azione meramente razziste.
Contro chi gestisce il cosiddetto “ordine sociale” con manganelli, pistole e manette.
Contro chi fomenta - a gesti e a parole - l’odio contro lo straniero e il “diverso”.
Contro chi, celandosi dietro l’indifferenza pubblica china il capo facendo finta di nulla. 

Sapete da che parte siamo, sapete dove trovarci.

Collettivo Comunista AgitProp (Fg)
Anarchici Foggiani
Laboratorio Politico Jacob


 

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