La Spezia, il golfo delle armi
È conosciuto da tutti come il "Golfo dei Poeti": per esser stato dimora dei grandi poeti Shelley e Byron; per "Le Cinque Terre" dove si trova la "via dell'amore" che unisce Riomaggiore a Manarola; per le bellissime località balneari e d'interesse storico come Lerici e Portovenere. Queste e molte altre bellezze della zona sono però affiancate da un altro motivo, per il quale la città di La Spezia è nota in Italia e nel resto del mondo: la produzione di armi.
L'Arsenale Militare, vecchio quanto la stessa città, e l'O.T.O. Melara industria bellica produttrice di carri armati e mine antiuomo, sono oramai da tempo una delle maggiori fonti di sussistenza della provincia ligure. Se poi ci affianchiamo la centrale a carbone ENEL e il porto mercantile in continua espansione che ha invaso la città di container, possiamo bene immaginare quanto di poetico rimanga in questo golfo.
Questa breve introduzione è per dare un minimo l'idea dello stato in cui si trova La Spezia, città che dal 18 al 21 di Giugno di quest'anno ha ospitato la mostra-convegno delle armi subacquee "Undersea Defense Technology". Nessuno sapeva nulla in città, fino a quando nella cronaca locale del quotidiano Il Secolo XIX, è apparso un articolo che annunciava: "conto alla rovescia per la kermesse che porterà in città 2000 managers di 104 industrie del settore della difesa sottomarina, a giugno Under Sea Defense rassegna di armi high tech expò internazionale di sistemi d'arma subacquei che si terrà al Palasport dal 18 al 21....".
Appresa la notizia, come Circolo Libertario "Pasquale Binazzi", abbiamo aderito al Coordinamento Contro i Mercanti di Morte. Quest'ultimo spontaneamente formatosi e composto da gruppi e associazioni di vario genere, ma tutte accomunate su posizioni di antimilitarismo e di riconversione dell'industria bellica. Così in compagnia del Social Forum spezzino, di ARCI, ACLI, Tavola per la pace, Emergency, Rifondazione Comunista, ecc., abbiamo organizzato seppur con notevoli differenze ideologiche, una contromanifestazione di protesta, parallelamente ai quattro giorni della mostra di armi subacqee.
Com'è andata.
Martedì 18 Giugno dalle ore 8:30 fino alle 12:00 di fronte all'ingresso del palazzetto dello sport, dove si teneva la giornata inaugurale della mostra mercato delle armi navali, il Coordinamento ha effettuato un presidio al quale hanno partecipato circa ottanta persone che con: slogan, musica, striscioni e bandiere hanno contestato l'avvenimento. Non male, dal punto di vista dell'affluenza, se si pensa che era una giornata lavorativa ed il tutto si è svolto sotto un sole estremamente torrido. Presenti anche (come potevano mancare d'altronde?) una cinquantina circa fra poliziotti e carabinieri, boccheggianti dal terribile caldo ma sempre all'erta "contro i temibili no-global":-))
La sera dello stesso giorno, alle ore 21:00 al Centro Culturale Allende, si è tenuto il dibattito sull'antimilitarismo e la riconversione dell'industria bellica. Di fronte a circa centoventi persone hanno partecipato in veste di relatori: Giorgio Beretta (Missionario Saveriano); Marco Tamborini (Agenzia Lombarda per la Riconversione Bellica); Pietro Stara (Commissione Antimilitarista della F.A.I.). Molto applaudito l'intervento di quest'ultimo, non è un giudizio di parte ma è la pura verità, che ha fatto una analisi molto attenta e precisa sull'attuale industria bellica mondiale.
Mercoledì 19 Giugno alle ore 18:00, la protesta ha avuto luogo nella centralissima piazza Mentana, con una performance teatrale dell'attore Angelo Tonelli e con un massiccio volantinaggio di controinformazione. Nella serata di Mercoledì 20 Giugno alle ore 21:00, nuovamente al Centro Culturale Allende, si è svolto un altro dibattito avente come argomento principale la presenza di sottomarini nucleari nel golfo spezzino.
E' intervenuto sull'argomento Aldo Lombardi, il segretario del Partito della Rifondazione Comunista di La Spezia, di fronte ad una platea di circa ottanta persone. In occasione di questa serata siamo riusciti ad effettuare, come Circolo Libertario "Pasquale Binazzi", anche un tavolo di diffusione di stampa anarchica. Vendendo copie di Umanità Nova, La rivista "A", opuscoli autoprodotti, libri della casa editrice Malatempora e il numero zero di un giornale da noi prodotto chiamato "Spezie".
La protesta si è conclusa Venerdì 21 Giugno con una manifestazione, che è partita alle ore 18:00 da piazza Brin e dopo aver attraversato tutto il centro città, si è conclusa di fronte alla porta principale dell'arsenale militare dove era in corso una riunione dei vertici europei della NATO.
Al corteo hanno partecipato pacificamente circa trecento persone, alla faccia di quotidiani come La Nazione ed il Secolo XIX, che nelle cronache locali hanno allarmato la popolazione scrivendo del probabile arrivo in città dei "barbari no-global" e dei "temibilissimi black bloc". Slogan, canti, bandiere, striscioni, artisti sui trampoli e gente di tutte le età è stata la forza positiva e costruttiva della manifestazione. Quella negativa e distruttiva era invece aldilà del muro di cinta dell'arsenale militare di La Spezia! Da segnalare inoltre un nutrito spezzone anarchico, con una decina di bandiere rossonere e lo striscione della FAI che aprì il corteo antimilitarista del 2 Febbraio 2002 a Livorno.
Il Coordinamento si è riunito un paio di volte all'indomani della mobilitazione, per tirare le somme su quanto è avvenuto e per organizzare altre iniziative antimilitariste. E' nostra intenzione infatti stimolare l'opinione pubblica, cercando di avviare finalmente un discorso serio in materia di riconversione dell'industria bellica. Vogliamo denunciare inoltre, che in una città con una giunta di centro-sinistra e con un sindaco che ha sbandierato ai quattro venti, durante la recente campagna elettorale per le elezioni amministrative la sua partecipazione al forum mondiale di Porto Alegre, la mostra-mercato di armi subacquee è stata fatta passare falsamente come mostra di apparecchiature belliche asservite all'uso civile (leggi manutenzione dei fondali marini).
Andrea del Circolo Libertario "Pasquale Binazzi", aderente allo Spezia Social Forum
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