Contro il G8
IL POTERE A CONSULTO
Il 26 e il 27 Giugno si è tenuto in Canada l’ennesimo summit dell’esecutivo del capitalismo globale per decidere e pianificare il destino economico, sociale e culturale di miliardi di persone. Gli 8 Primi Ministri, leader dei Paesi più industrializzati, (Silvio Berlusconi – Italia, George W. Bush – U.S.A., Tony Blair – Gran Bretagna, Jacques Chirac – Francia, Vladimir Putin – Russia, Gerhard Schroeder – Germania, Jean Chrétien – Canada, Junichiro Koizumi – Giappone) si sono riuniti a Kananaskis, nell’Alberta, Canada Occidentale.
Hanno deciso di rintanarsi sulle Montagne Rocciose, in un villaggio raggiungibile da una sola superstrada e quindi facilmente isolabile e controllabile, attorniato da chilometri di foreste abitate solo da orsi, cervi e lupi…
Pensate soltanto al fatto che, nonostante la particolare morfologia del paesaggio, sono stati stanziati dal Governo canadese ben 500.000.000 di dollari per le misure di sicurezza per gli 8 aguzzini.
Il Primo Ministro canadese aveva la facoltà di dare l’ordine di aprire il fuoco contro qualsiasi velivolo “sospetto” nei cieli di Kananaskis prima ancora che esso violasse la “no-fly zone” (perché c’è stata anche quella!).
Non solo: aerei militari e missili antiaereo posti a protezione del perimetro dell’area riservata agli incontri.
Ovviamente a terra le “solite” migliaia di militari e forze dell’”ordine”, compresi i “soliti” reparti speciali.
Bene, evidentemente i G8 hanno capito almeno una cosa: hanno qualcosa da cui devono difendersi…
AGIRE
Facendo cinicamente appello alla "civiltà” ed alla “libertà", alla necessità di maggiore sicurezza e quindi della "guerra al terrorismo", i G8 continuano a militarizzare e brutalizzare il mondo.
Dall'Afghanistan alla Colombia, dalle Filippine alla Somalia, le potenze occidentali vanno avanti ad esercitare l’autoproclamato diritto a dominare e determinare ogni giorno di più il destino del Sud del mondo.
L’economia di guerra dei G8 diffonde ovunque le proprie armi. A livello locale la guerra accresce l'oppressione e trasforma le comunità di immigrati e rifugiati in capri espiatori per sempre nuove leggi liberticide e proclamate "antiterrorismo" ma di fatto un attacco ai diritti civili sottese da chiari intenti razzisti.
Proseguono in questo senso le politiche economiche al servizio delle multinazionali che accrescono la povertà, la distruzione ambientale, i tagli alla spesa sociale. La loro offerta spazia tra sfrenata privatizzazione sino ai nuovi eserciti di soldati cibernetici.
Per contrastare le politiche neoliberistiche e le economie di guerra si sono andati organizzando diverse forme di protesta e di lotta.
Anche questo summit ha richiamato l’attenzione di diverse aree antiglobalizzazione. Si è passati dalla controinformazione (anche Indymedia-Alberta è stata molto attiva) ai blocchi stradali, dai cortei agli accampamenti (allestita una tendopoli ai limiti del parco naturale di Kananaskis), dagli incontri con la popolazione alle azioni dirette delocalizzate nelle diverse città nelle quali si è di agire.
Calgary, la città più vicina (a circa 100 km), ha ricoperto il ruolo di centro di convergenza informativo ed è stato il luogo dove si è potuto mangiare e dormire, avere assistenza medica e legale.
Nel Luglio di un anno fa le iniziative contro il G8 a Genova hanno visto migliaia di persone scontrarsi con una repressione poliziesca così brutale da arrivare ad uccidere Carlo Giuliani.
Nel contempo sono state affiancate da manifestazioni decentrate in tutto il mondo. Anche quest'anno, oltre alle manifestazioni programmate nell'Alberta, è partito un appello affinché si svolgessero azioni di lotta e controinformazione contro il G8.
Ovunque. Agiamo anche noi. Ora. Lo stiamo già facendo.
Individualità Molfettesi per la Controinformazione
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