Sulla chiesa
Mi sembra importante riportare qui 2 notizie divulgate il 4 agosto da Televideo e quasi ignorate dai media nazionali riguardanti lo "Stato del Vaticano", notizie "freschissime"come si dice, che però mi hanno riportato indietro nei secoli bui e tetri del Medioevo. Riporterò dapprima le 2 notizie e poi farò delle mie brevi considerazioni in merito:
1)E' stata ufficializzata da un decreto firmato dal mons.De Magistris la data della giornata per l'Indulgenza plenaria, sarà la prima domenica dopo la Pasqua del 2003 e gli è stato dato il nome di "Divina Misericordia". Per il fedele cattolico che vuole ottenere tale beneficio ci sarebbero 4 condizioni da rispettare:
-Si deve confessare ed essere perdonato
-Deve fare la comunione
-Deve pregare
-Deve compiere una (non meglio precisata) azione di carità cristiana
Cos'è un'indulgenza? E' una remissione davanti a dio delle pene temporali che si dovrebbero scontare nell'altra vita per i peccati fatti in questa, l'aggettivo plenaria sta ad indicare che l'indulgenza libera completamente dalla pena da scontare. Voglio solo ricordare che il mercato delle indulgenze è stato fra le maggiori cause della nascita del Protestantesimo, quando per ogni peccato c'era una cifra ben precisa da pagare al prete per essere subito liberato dalla pena.
2)Il card. Joseph Ratzinger, in qualità di prefetto della "Congregazione per la dottrina della Fede" (va detto che suddetta congregazione non è nient'altro che il nuovo nome dato al vecchio "dicastero permanente della Santa Romana ed Universale Inquisizione") ha reso effettiva con apposito decreto la scomunica per 7 donne consacrate prete il 29 giugno scorso dal vescovo Romulo Antonio Braschi (anch'esso scomunicato per aver fatto prete delle donne). Queste 7 donne tedesche ed austriache, fra cui una suora, il 22 luglio erano state chiamate a pentirsi pubblicamente dinnanzi alla Curia, ma dal momento che l'abiura non aveva avuto luogo dopo 2 settimane è scattata la scomunica, ossia l'esclusione permanente di chi ne è colpito dalla comunità cattolica con il divieto di prendere parte a cerimonia, sacramento o incarico ecclesiastico di qualsiasi natura.
Lette queste notizie sono subito andato con la memoria al 12 marzo 2000, spero che qualcuno si ricordi, quando il papa in mondovisione ha denunciato gli errori del passato. Errori compiuti non della Chiesa-Istituzione ma (si noti l'astuzia papale) dai suoi figli che hanno agito male ed incoscientemente, deturpando il sacro volto della Chiesa, è rimasto anche sul vago senza fare nessun nome. In maniera ipocrita il papa si è autoperdonato davanti a dio e, si badi bene, non ha chiesto perdono a tutte le vittime del (l'anti)pensiero cattolico che oggi come ieri tutto bolla e scarta (se oggi non ci sono più i roghi c'è l'emarginazione più totale per "i diversi", i non conformi) a proprio piacimento, ma ha chiesto scusa a Dio se altri hanno "inteso male il messaggio di Cristo". Non può essere considerato questo come un'auto-indulgenza? Confessando e pentendosi si cancella la colpa? Evidentemente per i cattolici sì, io non mi stupirei se il prossimo papa chiederà perdono per tutto il male che ha fatto Wojtyla, e così via nei secoli dei secoli. Riguardo le scomuniche ci si ricordi innanzitutto che Pio XII con un'apposito decreto del'49 ha scomunicato perpetuamente tutte le persone che professano l'ateismo ed il materialismo appoggiando quindi apertamente la fazione Occidentale durante la guerra fredda, quindi io mi ritengo già scomunicato e non mi pesa affatto,anzi ne andrei pure fiero. Cosa ci si può aspettare da persone che scrivono:"L'opera e la parola di dio ci dicono chiaramente che le donne debbono servire al matrimonio ed alla casa" (Pio X) oppure: "Certi lavori non si confanno alle donne, fatta da natura per i lavori domestici, ed hanno naturale corrispondenza con la conduzione dei figli ed il benessere della casa" (Leone XIII) o ancora:"...l'autorità dello sposo,alla quale Iddio negli ordinamenti della natura e della grazia vi ha sottoposto, voi dovete nella vostra sincera sottomissione amarla..." (Pio XII)?
Nel corso dei secoli qualsiasi religione ha sempre più desoggettivizzato la donna pensandola utile esclusivamente per i lavori domestici e per la procreazione,può essere questa "elevata" a casta di prete, colui che guida il gregge smarrito di pecorelle dell'Umanità? Sempre ricordando quel fatidico 12 marzo 2000, il papa anche ha chiesto scusa a tutte le donne per le streghe bruciate e, subito dopo ha invitato tutte a "non fare quei peccati che feriscono la vostra dignità" alludendo all'aborto e alla contraccezione, se questa non è ipocrisia bieca… La cosa peggiore? La dice lunga quel proverbio: morto un papa se ne fa un altro...se non ci rimbocchiamo le maniche però! Amen.
Saluti atei, Andrea
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