Numero 6 - Novembre 2002 - Anno 1

Perquisizioni a Roma


Martedi 5 novembre dalle ore 5-30 alle 8-30, alcuni agenti della d.i.g.o.s. a Roma hanno effettuato 3 perquisizioni a rispettivi compagni anarchici. Sono entrati senza mandato avvalendosi invece dell'art. 41 t.u.l.p.s., alla ricerca di ami ed esplosivi. Tutte e 3 le perquisizioni hanno avuto esito negativo, non è stato sequestrato niente anche se i digos si sono imboscati una lettera di Marco Camenisch dal carcere ed una rivista anarchica. A casa di due compagni coabitanti si sono presentati in 10 circa nell'altra in 3. Appena entrati hanno provveduto a toglierci i telefoni onde evitare che qualcuno potesse contattare l'avvocato. Già da giorni avevamo notato strani movimenti fuori dalla nostra casa, tra cui la presenza di un furgone Mercedes con i vetri oscurati e dotato di un'antenna ambigua; ci siamo accorti che dal parasole sporgeva la paletta dell'alt. Inoltre uno dei tre compagni perquisiti ha riconosciuto nei pressi del suo posto di lavoro un digos che, da circa un mese, fingeva di fare footing in un parco mentre altre volte passeggiava nei paraggi in compagnia di una ragazza. Proprio lui si è caratterizzato appena entrato in casa, puntando la pistola sul collo del compagno. Riteniamo che queste perquisizioni siano state effettuate soprattutto a scopo intimidatorio dato che la stessa mattina si svolgeva a Roma la I° udienza del II° grado del processo Marini. In quanto anarchici da tempo resistiamo ad ogni forma di attacco repressivo, tra gli ultimi 14 notifiche relative ad un'indagine a seguito del presidio non autorizzato svoltosi a Roma in solidarietà con l'anarchico Marco Camenisch. Concludiamo rivendicando la più totale solidarietà ai compagni indagati e detenuti. Per l'anarchica sempre.


 

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