Repressione in Kazakhstan
Ultime notizie 6 gennaio 1998
Il processo di Ionur Kurmanov, Sergei Kolokolov e Vasilii Nikolaev
Date: Tue, 6 Jan 1998 15:09:39 +0300 (WSU)
From: pabgem@glasnet.ru
Il 26 dicembre, il processo di Ionur Kurmanov, membro del CIO
[Comitato per un'Internazionale Operaia] e dei suoi compagni
Sergei Kolokolov e Vasilii Nikolaev è stato rinviato dopo cinque
giorni di udienza al 19 gennaio.
I primi due sono stati arrestati il 19 settembre e tenuti in orribili condizioni da quel momento in poi. Il processo è stato rinviato per le pessime condizioni di salute di Sergei, la cui diagnosi è di grave infiammazione renale con rigonfiamento dell'uretra. Benché la temperatura quel giorno fosse di quaranta gradi (centigradi) sotto zero, il giudice ha rifiutato il permesso alla madre di consegnarli degli indumenti caldi, dicendo che doveva aspettare la visita successiva dopo due settimane. Alla fine è stata chiamata un'ambulanza, il processo è stato rinviato e, nonostante una richiesta dell'avvocato di Sergei di rilasciarlo sotto cauzione, è stato inviato in un ospedale carcerario. I compagni sul posto pensano che la sua infiammazione renale sia collegata al pessimo trattamento ricevuto in prigione. Alcune se non ci sono state delle violenze dirette, le condizioni nelle quali sono tenuti sono inumane.
A maggio Sergei era stato costretto a confessarsi colpevole, con la minaccia di una condanna a vent'anni di prigione. Ionur non ha confessato e non intende ammettere la propria colpevolezza. Dopo tre mesi di detenzione in attesa di giudizio, ha iniziato uno sciopero della fame il 1° dicembre, che è proseguito fino al 23, quando ha annunciato di averlo sospeso in attesa del verdetto. Se lo considererà ingiusto, ricomincerà lo sciopero della fame. E' chiaro che la sua salute ne è stata duramente provata. Al processo tremava di continuo e la sua vista è peggiorata terribilmente.
I due sono stati accusati di quattro seri delitti, ognuno dei quali comporta una condanna dai 5 ai 15 anni. Per giustificare tali accuse si dice che abbiano fatto delle scritte sui muri su tutta la città nel corso di una notte di maggio, e quella stessa sera qualcuno (la polizia non sa chi sia stato) ha telefonato in Comune dicendo che c'era una bomba. Nessuno dei testimoni è stato in grado di identificare Ionur, Sergei o Vasilii. Gli unici due elementi di prova materiale presentati dalla polizia (pittura rossa sulle scarpe di Sergei e impronte digitali di Ionur su uno dei volantini) sono state screditate. L'esperto forense è stato in grado di identificare una pittura di tipo simile, ma non necessariamente la stessa, e si è provato che le impronte digitali di Ionur sono apparse sul volantino dopo che lo aveva toccato nel corso delle indagini.
Tuttavia, è chiaro che le autorità intendono incarcerare Ionur e Sergei. Altre due importanti figure dell'opposizione, uno dei quali è un noto scrittore, sono stati incarcerati ad Alma Ata per 15 giorni. Avevano inviato dei messaggi di sostegno a Ionur. Presenti in aula c'erano dei dirigenti del Movimento Operaio (Solidarietà), dei rappresentanti del Partito Comunista a livello locale e nazionale, dei compagni di lavoro e il deputato di Uralsk al Parlamento nazionale.
Ionur, che ha soltanto vent'anni, è stato impegnato in scioperi nella sua fabbrica, la principale fabbrica di Uralsk, per tre-quattro anni. E' stato eletto segretario dei Giovani Comunisti del Kazakhstan a maggio e alla fine di dicembre è stato eletto segretario del Comitato regionale del Partito Comunista del Kazakhstan. Ha svolto un ruolo attivo nella costruzione della sezione nell'ex-Unione Sovietica del movimento "Giovani contro il razzismo in Europa".
Chiediamo di fare il possibile per fare pressione sul regime del Kazakhstan. Le proteste davanti alle ambasciate e alla delegazione all'ONU stanno avendo un grande impatto. Le lettere di protesta sono giunte da tutto il mondo: dal Brasil, dal Giappone, dallo Sri Lanka, dal Pakistan, dalla Moldova, per nominarne sono alcuni. Dinanzi all'ambasciata del Kazakhstan a Mosca si sono già tenuti sei picchetti con una partecipazione media di trentacinque persone.
Le proteste possono essere inviate a:
Per favore inviate copia di ogni protesta a
Mosca, mediante posta all'indirizzo:
125167
Moscow a/ya 37
oppure per posta elettronica a: pabgem@glasnet.ru
dal momento che alcuni messaggi di protesta non sono giunti a
destinazione.
Inviate anche lettere di sostegno per Ionur a questo indirizzo.
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