Solidarietà
con i lavoratori
della Jugoslavia

Dai lavoratori Italiani un aiuto concreto con la campagna di "Adozioni a distanza" a favore dei figli dei lavoratori della Zastava  bombardata dalla NATO

 

Su tutto il territorio della Jugoslavia sono centinaia le aziende distrutte o danneggiate dai bombardamenti. L’intera economia è bloccata dalla distruzione di importanti infrastrutture.

Oltre 800.000 lavoratori della Jugoslavia, stanno pagando, e pagheranno per diversi anni ancora, i costi e le distruzioni in termini di disoccupazione, pesante riduzione del reddito, delle tutele sociali e delle aspettative previdenziali.

La Zastava di Kragujevac, la più grande fabbrica della Jugoslavia completamente distrutta dai bombardamenti del 9, del 12 e 14 aprile 1999, è uno dei simboli più eclatanti di questa distruzione.

I 50 capannoni, tutte le linee di produzione, l’intera palazzina della "progettazione" sono stati bombardati e distrutti.

I 36.000 lavoratori della Zastava ed i 60.000 lavoratori dell’indotto, rimasti senza lavoro sono ancora in assenza di sostentamento.

I lavoratori della Zastava indipendentemente dalle etnie di appartenenza si sono impegnati in un difficile lavoro di rimozione delle macerie ed in una altrettanto difficile iniziativa che mira a far ripartire, anche se al minimo, l’attività dello stabilimento.

Mancano però di aiuti concreti che li sostengano e che li aiutino almeno a sopravvivere mentre tentano di dare vita ad una possibilità di ritorno al lavoro .

Non abbiamo condiviso questa guerra
Le guerre non risolvono nulla e, come dimostra quanto sta ancora succedendo, non risolvono neppure i pretesi e sbandierati "obiettivi umanitari". Ad essere colpiti sono sempre ed esclusivamente i piu’ deboli, i meno difesi, i lavoratori e le loro famiglie che di questa guerra non portano alcuna responsabilità, a qualsiasi etnia essi appartengano.

Uno strumento utile per realizzare azioni concrete di solidarietà si sta dimostrando la campagna di "adozione a distanza" dei figli dei lavoratori della Zastava di Kragujevac bombardata dalla NATO. Ad oggi, grazie alla disponibilità di tanti, si sono realizzate a livello nazionale già 1.300 adozioni a distanza, ma le necessità sono ancora enormi se consideriamo che solo alla Zastava di Kragujevac sono ancora migliaia i lavoratori senza sostentamento e senza reddito.

I lavoratori, le RSU, le strutture sindacali, le associazioni che già si sono mossi in questa direzione propongono a tutti, a quanti riescono a comprendere la necessità di aiutare questi lavoratori, un'impegno forte e concreto di solidarietà internazionale per garantire a queste migliaia di lavoratori ed alle loro famiglie un sostegno al reddito che permetta loro di affrontare con piu' coraggio questa difficile situazione, di poter guardare con piu' speranza allo sforzo che stanno compiendo, da soli e senza aiuto alcuno, per ricostruire il loro lavoro ed il loro futuro.


Dai lavoratori Italiani un aiuto concreto con la campagna di "Adozione a distanza" dei figli dei lavoratori della Zastava di Kragujevac bombardata dalla NATO.

In cosa consiste l'iniziativa

Consiste nel versamento di 310 Euro all'anno (600.000 lire) alle famiglie di questi bambini/e o ragazzi/e, realizzabile in un'unica soluzione oppure in due semestrali (da 155 Euro) o in 4 rate trimestrali (da 78 Euro).

I bambini/e o i ragazzi/e beneficiari dell’iniziativa di solidarietà vengono indicati in base ad una graduatoria di bisogni stilata dal comitato dei lavoratori della Zastava che ha promosso l'iniziativa in collaborazione con associazioni, comitati, RSU e strutture sindacali Italiane.

A chi aderirà all'iniziativa verrà consegnata una scheda del bambino/a o del ragazzo/a destinatario della "adozione a distanza" con foto, dati anagrafici, indicazioni sulla classe scolastica frequentata, indirizzo e numero diA chi aderirà all'iniziativa verrà consegnata una scheda del bambino/a o del ragazzo/a destinatario della "adozione a distanza" con foto, dati anagrafici, indicazioni sulla classe scolastica frequentata, indirizzo e numero di telefono, e con una descrizione sulla consistenza del nucleo familiare, ed altre informazioni utili a comprendere le condizioni in cui vive attualmente.

Nello stesso modo il bamino/a "adottato/a" riceverà una scheda con i dati e l'indirizzo del "sostenitore Italiano". In questo modo ogni sostenitore, singolo o gruppo, ricevendo la scheda potrà inviare e ricevere corrispondenza direttamente con il bambino/a "adottato/a" .

La "adozione a distanza" è possibile sia da parte di singoli, di gruppi, di amministrazioni pubbliche ed associazioni.

Come è organizzata l'iniziativa

I soldi raccolti vengono portati in delegazione (aperta a tutti) circa ogni 4 mesi e distribuiti direttamente alle famiglie convocate in assemblea nei locali della fabbrica, alla presenza dei delegati sindacali che coordinano in loco il progetto.

Aderire al progetto è molto semplice

Per attivare l'adozione devi fare subito il versamento sul Conto Corrente

c.c. 601.88
ABI 3400 - cab 38070
presso Banca Toscana - Agenzia 244 di S.Piero a Sieve (Fi)
intestato all'Associazione "Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus"
Via provinciale 42 S.Piero a Sieve (Firenze)

Contemporaneamente devi farci pervenire il modulo di adesione compilato in ogni sua parte:

per email: all'indirizzo di posta elettronica alma@pmp.it

per posta: ad Alma Rossi Localià il Trebbio 2/a - 50037 S.Piero a Sieve (FI)

 

per ulteriori informazioni è possibile andare al sito internet del coordinamento rsu all'indirizzo http://www.ecn.org/coord.rsu/ - oppure rivolgendosi a Rossi Alma:  telefono: 055- 8498256