AUSTRIA TUTELA
INDIVIDUALE E COLLETTIVA CONTRO IL LICENZIAMENTO
La Cessazione del
rapporto di lavoro:
1. Dichiarazione
unilaterale, risoluzione concordata e revoca
Il rapporto
di lavoro inteso nel suo modello standard, cioè a tempo indeterminato, trova la sua
risoluzione qualora sussista un particolare motivo
di cessazione. Questa caratteristica distingue il rapporto di lavoro a tempo
indeterminato dal rapporto di lavoro a tempo determinato, il quale cessa in linea di massima con lo scadere del termine. il
rapporto di lavoro a tempo indeterminato dura invece finché non viene a cessare attraverso la dichiarazione di una delle parti contraenti o
con la risoluzione
concordata di entrambe le parti contraenti.
La dichiarazione di revoca non è vincolata ad alcuna forma particolare. Per
essere valicata. Però, deve rispettare i termini previsti dalla legge o dai contratti
collettivi, che possono individuare termini diversi da quelli legali. A seconda delle
categorie di lavoratori interessati il termine varia dallassenza di preavviso per le
mansioni più basse, fino a 5 mesi per gli impiegati con una certa anzianità di servizio.
Una revoca non
necessita né di particolari motivazioni né
dellautorizzazione dellaltra parte contrattuale. Con lavvio conforme
alla legge della revoca ha inizio sia il termine di revoca, sia il termine per
limpugnazione di una revoca.
Il procedimento di impugnazione di una revoca in una
azienda (con obbligo di una commissione
interna) è ben regolato dalla Legge Costituzionale sul Lavoro (Arbeitsverfassungsgesetz) del 1974 (v. §§
105 segg. della Legge Costituzionale sul Lavoro (ArbVG)). Una revoca può tuttavia essere
impugnata dal lavoratore se la predetta è socialmente ingiustificata o se esiste
un motivo ricusabile previsto dalla Legge Costituzionale sul Lavoro.
Una revoca è socialmente ingiustificata se danneggia gli
interessi fondamentali del lavoratore, ad eccezione del caso in cui il proprietario
dellazienda produca la prova che la revoca è motivata da:
- circostanze
attribuite alla persona del lavoratore che ledono gli interessi aziendali;
- necessità
aziendali che contrastano con il proseguimento delloccupazione del lavoratore.
Nel caso in cui
la commissione interna dia espressamente la propria approvazione alla revoca, questa non
può più essere impugnata adducendo il motivo che è socialmente ingiustificata (§
105 capov. 6 Legge Costituzionale sul Lavoro).
Qualora
lazienda non preveda la commissione interna, il lavoratore può impugnare la revoca
entro una settimana dalla comunicazione della stessa (§ 107 Legge Costituzionale sul
Lavoro).
Una particolare
tutela è stata prevista nellambito della riforma volta alla eliminazione del
prepensionamento a causa della ridotta capacità lavorativa grazie alla Legge di Modifica sulla Previdenza Sociale (Sozialversicherungs-Änderungsgesetz del
2000 - SVÄG). E stata di
fatto ampliata la tutela generale dalla revoca del contratto per lavoratori vicini al
periodo di pensionamento. Nella fattispecie, i lavoratori nati negli anni dal 1935 al 1942
e le lavoratrici nate negli anni dal 1940 al 1947 impiegati presso aziende senza obbligo
di commissione interna, hanno la possibilità di impugnare in tribunale la revoca entro
una settimana dallavvio della predetta, se la stessa è socialmente ingiustificata e
se i lavoratori lavorano già da 6 mesi presso lazienda.
Come ogni atto
giuridico una revoca può essere impugnata davanti al Tribunale Sociale e del Lavoro per immoralità ai sensi del § 879 del Codice
Civile; lonere della prova spetta tuttavia al lavoratore che ha impugnato la revoca.
Nel caso di una revoca contraria ai termini, ossia se il
termine legale (o contrattuale) della revoca non viene rispettato, è previsto un
risarcimento (applicazione analoga dei §§ 1162b Codice Civile; 29 Legge sugli
Impiegati); il termine di prescrizione per lazione legale è di 6 mesi (§§ 1162b,
34 Legge sugli Impiegati).
2. Il termine
anticipato del rapporto di lavoro (licenziamento/dimissioni Entlassung/Austritt):
Le dimissioni o
il licenziamento significano una risoluzione anticipata
del rapporto di lavoro con effetto immediato per
motivo grave attraverso dichiarazione indirizzata di una delle parti. Se il datore di
lavoro ricorre alla risoluzione anticipata per un motivo grave, si parla di licenziamento, se è il lavoratore a sciogliere
anticipatamente il rapporto di lavoro, si tratta di dimissioni.
I motivi che
giustificano una risoluzione immediata e senza termini del rapporto di lavoro vengono
elencati o in modo dimostrativo (v. § 26 e § 27 Legge sugli Impiegati per i
dipendenti) o in modo tassativo (v. § 82 e § 82a Ordinamento sulle attività lucrative
per gli operai). Per i lavoratori, per i quali bisogna applicare il Codice Civile,
il § 1162 stabilisce che ladduzione di un motivo grave permette a ognuna delle
parti contrattuali del rapporto di lavoro di avvalersi del diritto di risoluzione
anticipata (clausola generale).
Una risoluzione
anticipata motivata, pone fine al rapporto di lavoro con effetto in linea di massima
immediato.
Se la colpa del licenziamento anticipato ricade sul lavoratore, ovvero se il predetto si dimette
anticipatamente senza una ragione valida, il datore di lavoro ha diritto al risarcimento dei danni a lui arrecati (v. § 1162 Codice
Civile, § 29 Legge sugli Impiegati). Il datore di lavoro deve tuttavia dimostrare la
colpa del lavoratore e il danno concretamente subito, ovvero il mancato guadagno.
Daltra parte, anche il licenziamento ingiustificato
obbliga il datore di lavoro a corrispondere un risarcimento (v. §1162b Codice Civile,
§29 Legge sugli Impiegati). Lindennità di
licenziamento è invece il diritto, previsto dal contratto, ad un risarcimento per il
periodo di tempo che avrebbe dovuto trascorrere fino al termine del rapporto di lavoro,
conseguentemente allo scadere della durata contrattuale fissata o alla risoluzione
prevista dallordinamento da parte del datore di lavoro. Se il periodo per il quale
è dovuto il riconoscimento del diritto di risarcimento non supera i tre mesi, il
lavoratore può richiedere lintera somma dovuta, immediatamente e senza obbligo di
conteggio, al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Nel caso in cui il periodo
superi invece i tre mesi, la cifra restante può essere richiesta il giorno previsto dalla
legge o quello concordato
Se la
responsabilità delle dimissioni anticipate ricade unicamente sul datore di lavoro, il
lavoratore ha senzaltro diritto allindennità di licenziamento (v. § 1162b
Codice Civile, §29 Legge sugli Impiegati). Se la responsabilità della risoluzione
anticipata del rapporto di lavoro ricade su entrambe le parti, il giudice deve decidere
secondo libera valutazione se deve essere riconosciuto un risarcimento e di quale entità
(§ 1162c Codice Civile, § 32 Legge sugli Impiegati).
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