Sabato 20.01.2001  … abbiamo sentito gli applausi …

Il corteo razzista organizzato dalla Lega Nord  si era dato appuntamento
presso il piazzale antistante la vecchia chiesa de La Commenda di via Prè
intorno alle 17.30. Alcune nostre compagne attendevano in zona per tenerci
informati sul percorso che questi avrebbero seguito.
Non più di 60 persone …
Hanno dunque ritardato la partenza per attendere i “padani” delle altre città
liguri e piemontesi o lombarde …  raccogliendo così circa 200 persone, di età
avanzata, signore impellicciate e ‘distinti’ signorini.
La nostra attesa si è dunque prolungata.
Ci siamo incontrati in piazza Manin, immediatamente sopra alla zona dove si
doveva tenere il comizio del senatur, per evitare di farci notare dalle forze del
disordine, non avendo (ovviamente) dichiarato la nostra intenzione di bloccare
il corteo.
Alla spicciolata siamo scesi verso la zona ‘rossa’. Ci siamo raccolti dalle parti di
via XII ottobre, e tanto per non dare nell’occhio ci siamo rintanati nella galleria lì
vicino approfittando della lunga attesa per sorseggiare chi un caffè, chi una birra,
chi una grappa .. o due: .. faceva freddo!
L’intervento di alcuni compagni di SR e Inmensa e migranti abitanti nella zona,
distribuiti lungo il percorso, ha ulteriormente rallentato il procedere del corteo
E già i primi interventi delle divise blu, a gran voce invocato dai “padani” hanno
allontanato alcuni dei contromanifestanti, raccolto qualche documento d’identità,
iniziando a dar segni di nervosismo.
Erano quasi le 19, quando siamo usciti in via Roma, 20/25 ragazzi e ragazze del
Pinelli più qualche compagno solidale con l'iniziativa antirazzista.
L’abbiamo attraversata tutta, via Roma, e non potevamo certo non dare nell’occhio!
Eppure siamo arrivati in fondo alla via e ci siamo seduti a terra una prima volta ad
una cinquantina  di metri dai primi mezzi della polizia che sbucavano da dietro via
XXV aprile.
Visto che c’era ancora spazio, visto che nessuno sembrava preoccuparsi di noi,
ci siamo rialzati e riseduti più avanti a pochi metri dalla prima camionetta, all’altezza
del palco per il comizio allestito nella parallela Galleria Mazzini.
Incrociando gambe e braccia l’un l’altro, “abbracciati” in un solidale e “solido”
intreccio di corpi, abbiamo creato un blocco lungo l’imboccatura della via.
Il celerino sull’automezzo ha provato ad impressionarci riaccendendo il motore e
dando qualche colpo d’acceleratore.
Un paio di noi hanno tentato di spiegare ai funzionari della Digos che non s’intendeva
fare altro che manifestare pacificamente, si trattava di un sit-in e niente di più; la risposta
è stata: “5 minuti e vi sbaracchiamo!”.
Il tempo di cantare qualche slogan “siamo tutti clandestini”, “nostra partia è il mondo
intero”, poi pochi secondi dopo è partito l’ordine:”sgomberate la strada!”.. mentre i
razzisti urlavano contro di noi le solite frasi: “drogati!” o “andate a lavorare!” , in un
attimo è scattata la ferocia repressa dei celerini; manganello in una mano e scudo
nell’altra si sono prodigati a rialzarci, non hanno neanche provato (salvo pochi,
prontamente allontanati dai più esuberanti..) a sollevarci, d’altra parte con le mani
occupate come avrebbero fatto poverelli!
E’ partita una selva di calci, pugni, manganellate, colpi di scudo.
Ci sono stati strappati i caschi (quando li abbiamo recuperati erano ancora allacciati!)
e lanciati addosso ai compagni che stavano dietro, uno che sono riuscito a vedere si
preparava a battere un calcio di rigore .. io ero la palla. Poi ho chiuso gli occhi stringendo
le braccia sotto le braccia dei compagni di fianco ed ho solo sentito un gran male, alle
gambe, alle braccia, alla schiena. Una bolgia, urla da tutte le parti. I passanti sbigottiti da
tanta ferocia hanno insistentemente urlato ai poliziotti di smettere, alcuni hanno gridato
“basta”, “fermatevi”, “assassini”, uno ha azzardato un “fermatevi bastardi” (era un
avvocato .. è stato denunciato!), i giornalisti sono stati spinti via, uno (de Il giornale)
ha ricevuto manganellate sulle braccia, ho visto la sua macchina fotografica schizzare
via; qualcuno ci ha applaudito, qualcuno addirittura si è frapposto per arginare l’ira
della celere.
Nessuno di noi ha reagito! Sapevamo bene a cosa andavamo incontro, sapevamo che
ci avrebbero massacrati e sapevamo anche che non avremmo reagito.
Foto, immagini e commenti di giornali e TV, hanno denunciato per noi quale reazione
esagerata abbiano avuto le forze del disordine.
Ci hanno impiegato 40 minuti, 40!
Per sciogliere il groviglio di gambe e braccia e respingerci verso l’altro capo della via,
così da far passare il triste corteo xenofobo e neofascista; il commento del Bossi sull’
accaduto è stato: “un po’ di allegria per scaldare una fredda giornata di gennaio”,
mentre quello del funzionario Digos: “i calci si danno e si prendono..” e alla replica
“veramente li avete dati solo voi ..” ha risposto:” Certo! Se voi poteste difendervi ..
sarebbe la guerriglia ..”,  ognuno tragga le proprie conclusioni …
Voleva “solo” essere una protesta antirazzista, con metodi pacifici di disobbedienza
civile, volevamo “solo” far sapere alla gente chi sono i “padani” e chi è che li difende,
chi sono i veri violenti! .
Credo si sia riusciti nell’intento: Genova non è padania!
Questo l’hanno capito anche loro, gli ottusi egoisti in camicia verde.  15 i denunciati
dalla polizia, per cosa non si sa .. ma anche noi intendiamo denunciarli, ma non
c’interessa un procedimento penale, vogliamo denunciarli alla città, vorremmo
che i genovesi aprissero gli occhi su chi sono i tutori dell’ordine, quelli che a Genova
hanno istituito un gruppo di addetti alla “prossimità” dei cittadini, quelli che fanno i
calendari per ricordare tanti anni di “duro” lavoro della sbirraglia, quelli che vorrebbero
far capire alla gente che loro sono vicini ai problemi del cittadino …
Sì, così vicini da lasciargli i lividi!
Problemi del cittadino che il più delle volte sono effetto del loro “lavoro”!
Questi sono i modi (e neanche i peggiori!..) che la polizia adotta … Genova può ben
immaginarsi cosa attendersi da questi per il prossimo luglio 2001 .. in bocca al lupo!
Apri gli occhi Zena!
 

ragazzi e ragazze del CSOA “Pino Pinelli”
MeZcLa Y mOvIdA!