Il corteo razzista organizzato dalla
Lega Nord si era dato appuntamento
presso il piazzale antistante la vecchia
chiesa de La Commenda di via Prè
intorno alle 17.30. Alcune nostre compagne
attendevano in zona per tenerci
informati sul percorso che questi avrebbero
seguito.
Non più di 60 persone …
Hanno dunque ritardato la partenza
per attendere i “padani” delle altre città
liguri e piemontesi o lombarde …
raccogliendo così circa 200 persone, di età
avanzata, signore impellicciate e ‘distinti’
signorini.
La nostra attesa si è dunque
prolungata.
Ci siamo incontrati in piazza Manin,
immediatamente sopra alla zona dove si
doveva tenere il comizio del senatur,
per evitare di farci notare dalle forze del
disordine, non avendo (ovviamente)
dichiarato la nostra intenzione di bloccare
il corteo.
Alla spicciolata siamo scesi verso
la zona ‘rossa’. Ci siamo raccolti dalle parti di
via XII ottobre, e tanto per non dare
nell’occhio ci siamo rintanati nella galleria lì
vicino approfittando della lunga attesa
per sorseggiare chi un caffè, chi una birra,
chi una grappa .. o due: .. faceva
freddo!
L’intervento di alcuni compagni di
SR e Inmensa e migranti abitanti nella zona,
distribuiti lungo il percorso, ha ulteriormente
rallentato il procedere del corteo
E già i primi interventi delle
divise blu, a gran voce invocato dai “padani” hanno
allontanato alcuni dei contromanifestanti,
raccolto qualche documento d’identità,
iniziando a dar segni di nervosismo.
Erano quasi le 19, quando siamo usciti
in via Roma, 20/25 ragazzi e ragazze del
Pinelli più qualche compagno
solidale con l'iniziativa antirazzista.
L’abbiamo attraversata tutta, via Roma,
e non potevamo certo non dare nell’occhio!
Eppure siamo arrivati in fondo alla
via e ci siamo seduti a terra una prima volta ad
una cinquantina di metri dai
primi mezzi della polizia che sbucavano da dietro via
XXV aprile.
Visto che c’era ancora spazio, visto
che nessuno sembrava preoccuparsi di noi,
ci siamo rialzati e riseduti più
avanti a pochi metri dalla prima camionetta, all’altezza
del palco per il comizio allestito
nella parallela Galleria Mazzini.
Incrociando gambe e braccia l’un l’altro,
“abbracciati” in un solidale e “solido”
intreccio di corpi, abbiamo creato
un blocco lungo l’imboccatura della via.
Il celerino sull’automezzo ha provato
ad impressionarci riaccendendo il motore e
dando qualche colpo d’acceleratore.
Un paio di noi hanno tentato di spiegare
ai funzionari della Digos che non s’intendeva
fare altro che manifestare pacificamente,
si trattava di un sit-in e niente di più; la risposta
è stata: “5 minuti e vi sbaracchiamo!”.
Il tempo di cantare qualche slogan
“siamo tutti clandestini”, “nostra partia è il mondo
intero”, poi pochi secondi dopo è
partito l’ordine:”sgomberate la strada!”.. mentre i
razzisti urlavano contro di noi le
solite frasi: “drogati!” o “andate a lavorare!” , in un
attimo è scattata la ferocia
repressa dei celerini; manganello in una mano e scudo
nell’altra si sono prodigati a rialzarci,
non hanno neanche provato (salvo pochi,
prontamente allontanati dai più
esuberanti..) a sollevarci, d’altra parte con le mani
occupate come avrebbero fatto poverelli!
E’ partita una selva di calci, pugni,
manganellate, colpi di scudo.
Ci sono stati strappati i caschi (quando
li abbiamo recuperati erano ancora allacciati!)
e lanciati addosso ai compagni che
stavano dietro, uno che sono riuscito a vedere si
preparava a battere un calcio di rigore
.. io ero la palla. Poi ho chiuso gli occhi stringendo
le braccia sotto le braccia dei compagni
di fianco ed ho solo sentito un gran male, alle
gambe, alle braccia, alla schiena.
Una bolgia, urla da tutte le parti. I passanti sbigottiti da
tanta ferocia hanno insistentemente
urlato ai poliziotti di smettere, alcuni hanno gridato
“basta”, “fermatevi”, “assassini”,
uno ha azzardato un “fermatevi bastardi” (era un
avvocato .. è stato denunciato!),
i giornalisti sono stati spinti via, uno (de Il giornale)
ha ricevuto manganellate sulle braccia,
ho visto la sua macchina fotografica schizzare
via; qualcuno ci ha applaudito, qualcuno
addirittura si è frapposto per arginare l’ira
della celere.
Nessuno di noi ha reagito! Sapevamo
bene a cosa andavamo incontro, sapevamo che
ci avrebbero massacrati e sapevamo
anche che non avremmo reagito.
Foto, immagini e commenti di giornali
e TV, hanno denunciato per noi quale reazione
esagerata abbiano avuto le forze del
disordine.
Ci hanno impiegato 40 minuti, 40!
Per sciogliere il groviglio di gambe
e braccia e respingerci verso l’altro capo della via,
così da far passare il triste
corteo xenofobo e neofascista; il commento del Bossi sull’
accaduto è stato: “un po’ di
allegria per scaldare una fredda giornata di gennaio”,
mentre quello del funzionario Digos:
“i calci si danno e si prendono..” e alla replica
“veramente li avete dati solo voi ..”
ha risposto:” Certo! Se voi poteste difendervi ..
sarebbe la guerriglia ..”, ognuno
tragga le proprie conclusioni …
Voleva “solo” essere una protesta antirazzista,
con metodi pacifici di disobbedienza
civile, volevamo “solo” far sapere
alla gente chi sono i “padani” e chi è che li difende,
chi sono i veri violenti! .
Credo si sia riusciti nell’intento:
Genova non è padania!
Questo l’hanno capito anche loro, gli
ottusi egoisti in camicia verde. 15 i denunciati
dalla polizia, per cosa non si sa ..
ma anche noi intendiamo denunciarli, ma non
c’interessa un procedimento penale,
vogliamo denunciarli alla città, vorremmo
che i genovesi aprissero gli occhi
su chi sono i tutori dell’ordine, quelli che a Genova
hanno istituito un gruppo di addetti
alla “prossimità” dei cittadini, quelli che fanno i
calendari per ricordare tanti anni
di “duro” lavoro della sbirraglia, quelli che vorrebbero
far capire alla gente che loro sono
vicini ai problemi del cittadino …
Sì, così vicini da lasciargli
i lividi!
Problemi del cittadino che il più
delle volte sono effetto del loro “lavoro”!
Questi sono i modi (e neanche i peggiori!..)
che la polizia adotta … Genova può ben
immaginarsi cosa attendersi da questi
per il prossimo luglio 2001 .. in bocca al lupo!
Apri gli occhi Zena!
ragazzi e ragazze del CSOA “Pino
Pinelli”
MeZcLa Y mOvIdA!