Nell'acciaieria mille e 200 posti di lavoro a rischio
     dopo che i giudici hanno sequestrato la cokeria

     Genova, gli operai dell'Ilva assediano la Regione

     GENOVA - Un'assemblea veloce in fabbrica e una decisione immediata: tutti in
     corteo verso Genova, verso la sede della Regione, un'assedio del Palazzo
     finché il presidente Biasiotti non parlerà con i mille e 200 operai
     dell'Ilva che rischiano di perdere il posto. Sono arrivati anche a
     scontrarsi con i poliziotti pur di non finire stritolati dallo scontro fra
     la magistratura che ha messo i sigilli alla cokeria accusata di inquinare e
     Emilio Riva, il proprietario dell'acciaieria, che, per tutta risposta ha
     deciso di chiudere pure gli altiforni e di "mettere in mobilità", ovvero
     lasciare a spasso i mille e 200 dipendenti.

     Uno scontro classico tra difesa dell'occupazione e difesa dell'ambiente nel
     quale gli operai sono, ovviamente, dalla parte dell'occupazione. Una presa
     di posizione che hanno deciso di far conoscere con forza. Il corteo si è
     svolto senza problemi ma, arrivati sotto il palazzo della Regione sono
     inziate le tensioni con i poliziotti in assetto antisommossa a difendere
     l'ingresso e gli operai decisi ad entrare nell'androne.

     Un breve confronto poi i manifestanti sono riusciti a superare il primo
     cordone doi polizia, qualche tafferuglio, molta confusione, quattro
     lavoratori feriti dai poliziotti, grande tensione, acuita dal silenzio degli
     amministratori regionali. Nel silenzio di Biasotti è sceso a parlare con i
     manifestanti il presidente del consiglio regionale Gianni Plino con una
     proposta: formate una delegazione per iniziare un confronto con i vertici
     della Regione. Un'idea che ha fatto inferocire gli operai tanto che è dovuta
     intervenire la Digos per far rientrare Plino nei suoi uffici.

     Alla fine la Fiom, per bocca del suo segretario regionale Segretario della
     fiom, Franco Grondona, dà la linea: "Toglieremo l'assedio solo quando sarà
     cancellata la procedura di mobilità avviata dall'imprenditore Riva e dopo la
     convocazione di governo ed enti locali per riprendere da zero la complessa
     trattativa sulla permanenza della siderurgia a Genova".

     (13 giugno 2001)